Carissime Sorelle,
nel cuore della notte, nella solennità dell’Assunzione al Cielo della Beata Vergine Maria, 15 agosto 2018, alle ore 22.00 circa, nella Comunità Madre Scolastica a Cordoba (Argentina), è stata chiamata alle Nozze eterne la nostra sorella
SR. M. TERESITA – MARIA ANGELICA MOYANO
NATA IL 30 GIUGNO 1929 A CALAMUCHITA – ARGENTINA.
Cresciuta in una famiglia numerosa e unita, profondamente cristiana, Maria Angelica entra in Con-gregazione giovanissima, il 26 dicembre 1945 a Florida (Cordoba), nella comunità delle Pie Disce-pole del Divin Maestro presso la Società San Paolo. Il 10 settembre 1947 inizia la comunità Divin Maestro in Cordoba e il 2 ottobre 1948 arriva in Argentina Madre Scolastica Rivata, inviata dal Fondatore per assumere l’importante e delicatissimo compito della Maestra di noviziato e per curare lo sviluppo della missione. Così il 29 agosto 1949 quando la postulante Maria Angelica entra in no-viziato è guidata nel suo cammino formativo dalla “Maestrina”, come amabilmente chiamavano Madre Scolastica. L’anno successivo, il 29 agosto 1950 emette la professione religiosa a Florida e il 29 agosto 1955 la professione perpetua a Buenos Aires.
Trascorre buona parte della sua vita religiosa presso le comunità paoline, dove le Pie discepole svolgono il servizio nello spirito di Maria Ss.ma, modello per le discepole di tutti i tempi. Donna di preghiera e di dedizione generosa, ha compreso e vissuto la vocazione specifica alla sequela di Gesù Maestro che sapeva riconoscere presente e vivente ogni giorno nell’Eucaristica, nel sacerdozio e nella liturgia.
Le sorelle argentine la ricordano con affetto e testimoniano di lei: “Sr. M. Teresita è una Pia disce-pola della prima ora. Novizia di Madre Scolastica e da lei formata nei valori umani, cristiani e cari-smatici che hanno plasmato la sua vita quotidiana e l’hanno trasformata in una testimonianza di di-scepola – missionaria alla quale nulla passava inosservato. Cioè tutto era per lei un’occasione per imparare, secondo la studiosità paolina assimilata fin dai primi passi formativi.
Manifestava un grande, appassionato amore a Dio e lo esprimeva nella quotidiana preghiera di ado-razione eucaristica. Durante la preghiera con frequenza mostrava un volto sorridente, luminoso, as-sorto in Dio: ed era bello fermarsi ad osservarla. Anche nella preghiera liturgica e comunitaria, a cui partecipava con tanta devozione, esprimeva spontaneamente intenzioni e preci dettate dal suo vivo interesse per gli avvenimenti della Congregazione, della Chiesa, della Patria e dell’umanità. Cerca-va sempre di essere informata, connessa con la realtà, chiedeva spiegazioni, discuteva i dettagli con vivacità e interesse. Una discepola cresciuta alla scuola di Madre Scolastica, che era solita sostare in adorazione eucaristica con l’Osservatore Romano quotidiano, per portare il mondo a Dio. Una don-na di preghiera consapevole di appartenere, nella Chiesa alla Famiglia Paolina, famiglia per la co-municazione. Per Sr. M. Teresita la normalità consisteva nel “camminare con i tempi” nello spirito del Beato Don Giacomo Alberione.
Questo amore si manifestava anche concretamente in un generoso servizio, attenta alle necessità della comunità, ovunque: Buenos Aires, Mar del Plata e fin dal 1989 a Cordoba, nella casa di pre-ghiera e poi, quando le forze fisiche sono venute meno, nella Comunità Madre Scolastica. Anche i poveri che bussavano alla porta la stimavano molto. Silenziosa, attenta, sollecita sempre.
Si è distinta per la sua apertura e flessibilità ai cambi, in obbedienza ai superiori, riconoscendo in ogni passaggio un segno della volontà di Dio.
La ricordiamo per la grande sensibilità verso le nuove generazioni. Si intendeva bene con i giovani, a prima vista. Era molto amata e apprezzata da loro. Pregava e offriva i sacrifici quotidiani per le vocazioni e stava sempre attenta alle ragazze che frequentavano la comunità. Presente nella casa di preghiera per molti anni, fu una discepola di riferimento che ha dato un importante contributo nella formazione alla vita religiosa. Ugualmente testimoniano i Paolini: nel Seminario era, tanto per i Sa-cerdoti quanto per i giovani in prima formazione, una presenza saggia e coerente, fedele al carisma ricevuto”.
Mentre con tutta la Chiesa, celebriamo Maria Assunta in Cielo, segno di sicura speranza che ci indi-ca la meta finale della vita, ringraziamo il Divin Maestro per il dono di questa sorella e affidiamo alla sua intercessione il cammino della Chiesa verso il Sinodo dei Vescovi sui giovani: che sia un evento rinnovatore per la Delegazione e la Famiglia Paolina in Argentina.