Carissime Sorelle,
oggi, 01 agosto 2016, alle ore 07.00, nella comunità Divin Maestro di Albano Laziale (RM)
Gesù Maestro ha chiamato per l’incontro definitivo con sé la nostra sorella
SR. M. JOSEPH – FRANCESCA MULASSANO
nata l’11 febbraio 1939 a Bra (Cuneo).
L’8 marzo 1960, raggiunta da poco la maggiore età, presentandosi come la nipote delle Pie
Discepole, Sr. M. Adalgisa e Sr. M. Alessandrina Tavella, scrive a M. M. Lucia Ricci, allora Madre generale: “Conosco da tempo le Suore Pie Discepole del D.M. tramite Sr. M. Anselmina e Sr. M. Ecclesia e i vari corsi di Esercizi che ho frequentato ad Alba. Ora con l’aiuto e il consiglio del Sacerdote mi sono decisa a consacrarmi al Signore nella sua Congregazione”. Accolta, fa il suo ingresso in Casa Madre ad Alba (CN) il 29 aprile. Chi l’accompagna nella prima formazione sottolinea le sue doti di determinazione, impegno e generosità in ogni aspetto della vita paolina: pietà, studio, apostolato e povertà. Terminato il noviziato, il 25 marzo 1963 emette la professione religiosa, e il 25 marzo 1968 la professione perpetua sempre ad Alba. Nel frattempo, indirizzata agli studi superiori, consegue la maturità magistrale e frequenta con successo l’Istituto superiore di Servizio sociale dal 1967 al 1971 discutendo la tesi dal titolo: “Collaborazione tra responsabili delle vocazioni ed esperti in scienze fisio-psico-sociali”. Promettente e ben motivata parte come missionaria in Brasile, dove è incaricata della prima formazione delle giovani. L’inserimento in questo Paese così vasto e complesso e il servizio alla Chiesa di Dio presente in questa terra sviluppano in lei le attitudini pastorali e la capacità di dialogare con il popolo di Dio, portando a maturazione quanto si auspicava durante il periodo dello studio: “Le scienze umane devono
concorrere ad aiutare la persona a svilupparsi armonicamente in tutte le sue componenti:
biologica, psicologica, spirituale, soprannaturale. La vocazione religiosa e sacerdotale (…) si
manifesta come dono di Dio e come conquista umana; risposta libera dell’uomo in un dinamismo continuo che implica tutta l’esistenza personale” (Lettera a M. M. Lucia, 02.01.1971).
Nel 1973 Sr. M. Joseph con altre sorelle danno inizio alla comunità DM di Brasilia. Come
apostolato coordinano la programmazione liturgica e la catechesi nella Cattedrale. Ha svolto anche il ministero straordinario della comunione. In questo periodo ha collaborato, con una suora salesiana, alla Metodologia della Catechesi (CNBB), struttura pastorale che ancora oggi porta i suoi frutti.
Dal 16.11.1972 presta il suo servizio di consigliera regionale per un triennio: sono gli anni in
cui si percepisce l’esigenza di investire nella pastorale liturgica per la formazione dei presbiteri, dei catechisti e di tutto il popolo di Dio. Sulle orme dell’edizione italiana, nasce la rivista di Liturgia “A Vida em Cristo e na Igreja” e Sr. M. Joseph, fin dai primi numeri, dà il suo contributo costruttivo. Nel 1979, dopo un mandato di superiora locale in Brasilia, ritorna in Italia arricchita da questa esperienza missionaria e pastorale che farà la differenza qualitativa anche nel suo stile di relazioni interpersonali. Per due anni presta il suo servizio nell’Ufficio diocesano per i religiosi del Vicariato in Roma, fino al 11.01.1981 quando parte missionaria in Portogallo, felice di vivere come discepola di Gesù Maestro, a servizio dell’Eucarestia, del Sacerdozio e della Liturgia, ovunque l’obbedienza al Vangelo la invia. È breve la sua permanenza a Lisbona, giacché il 12.09.1982 rientra definitivamente in Italia, a Bordighera (IM).
Gli anni successivi li trascorre a Roma, dove ricopre numerosi incarichi: dal 1984 al 1990 è impegnata presso l’Ufficio Liturgico Diocesano in Vicariato. Sono gli anni in cui consegue la licenza in liturgia presso il Pontificio Istituto teologico S. Anselmo (18.12.1989).
Ricopre per due mandati (1990-1996) il compito di consigliera regionale in Italia e cura in modo particolare la spiritualità liturgica, la formazione dei Cooperatori Paolini – Amici di Gesù Maestro.
In seguito, dal 1996 al 2009, è membro della comunità Betania e coordina il Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina, iniziativa voluta e sostenuta dai superiori generali della Famiglia Paolina per la formazione all’identità carismatica. È un servizio che ha svolto con passione e intelligenza, totalmente dedita alla crescita delle nuove generazioni paoline. Un servizio apprezzato da molti, nel quale si è distinta per la generosità e l’identificazione carismatica di Pia discepola. In molti ricordano la sua dedizione, attenta, competente e gioiosa; e anche i professori conservano come prezioso dono il ricordo dei tanti anni di collaborazione al Corso, nei quali hanno potuto far esperienza della bellezza di essere Famiglia Paolina unita.
Al termine di questo impegno ha assunto l’incarico di delegata della Superiora generale nella comunità Madre Scolastica, che si caratterizza per l’accoglienza e il servizio alle studenti internazionali della Congregazione che, a vario titolo e grado, devono permanere un periodo più o meno lungo in Roma. L’ultimo impegno ecclesiale dove Sr. M. Joseph ha messo a servizio la sua esperienza di coordinamento e di animazione, è stato il trimestre di formazione continua intercongregazionale, presso la sede Nazionale dell’USMI (settembre-dicembre 2015). In questo periodo ha cominciato ad accusare una stanchezza insolita con una tosse persistente che attribuiva alla doppia responsabilità all’USMI e a casa Madre Scolastica. È qui che il Signore l’ha visitata facendola passare attraverso la prova della sofferenza e della malattia e purificandola come oro nel crogiuolo. Colpita da neoplasia intestinale ha ricevuto le cure necessarie e soprattutto l’attenzione amorevole e premurosa delle consorelle della comunità di Albano Laziale. La comunità l’ha accompagnata nel decorso della malattia, con la preghiera più intensa, rispettando il suo carattere schivo e silenzioso, proprio di chi è orientata da tempo, nelle sue scelte quotidiane, all’Essenziale. Si è preparata all’incontro con il Signore della Vita che oggi, all’inizio del giorno nuovo, mentre la comunità celebrava le Lodi mattutine, l’ha presa definitivamente nel suo abbraccio di misericordia e di pace. Ha lasciato questo mondo a conclusione della preghiera che il presbitero paolino venuto per la celebrazione dell’Eucaristia della comunità, pregava su di lei impartendole l’ultima benedizione.
Siamo grate a Dio per il dono di questa sorella che ha saputo attualizzare il carisma e la missione nelle culture in cui ha vissuto, incoraggiare l’inserimento nella chiesa locale, senza perdere di vista l’originalità del carisma paolino. A lei affidiamo le Juniores, che questa mattina iniziano il trimestre di preparazione più immediata alla professione perpetua, e tutte le iniziative di pastorale giovanile e liturgica che in questo periodo sono in programma: iniziative di vita che trasmette vita. Questo certo la farà sorridere, con quel sorriso di chi sa che, con la morte, la vita non è tolta, ma trasfigurata.