Carissime sorelle,
Oggi, 29 febbraio 2012, alle 10.30 (ora locale), a Kinshasa (Repubblica Democratica del
Congo) il Signore ha chiamato a sé la nostra sorella
SUOR M. AGNÈS -MARIE SHAMBA
Nata a Kabongo (RDC) il 12 febbraio 1957.
Crediamo che la comunità del Cielo è in festa perché la prima sorella africana, discepola di
Gesù Maestro, è entrata a far parte della loro comunione di vita in Dio, una sorella ricordata da molte per il suo volto sorridente, tranquillo e per il suo sguardo di pace.
Dopo un adeguato periodo di accompagnamento e discernimento Maria entra nella nostra
comunità di Lubumbashi il 29 giugno 1981. Prima dell’entrata in noviziato, Maria è consegnata alla nostra Congregazione dai genitori, profondamente cristiani, con un atto formale di assenso: “In data 20 maggio 1983, noi genitori di Shamba Marie, abbiamo dato il nostro perfetto accordo a Marie che desidera farsi religiosa nella Congregazione delle Suore Pie Discepole del Divin Maestro. Che Dio eterno possa inondare nella sua anima le molteplici grazie in vista di rispondere favorevolmente a questa vocazione divina”. Il suo parroco, della parrocchia di San Cipriano (Lubumbashi) esprime: “Ritengo che Maria abbia, se ben seguita, le qualità per tale vocazione, e che quindi possa giungere a buon termine” (Lubumbashi, 14 dicembre 1983). Il 7 ottobre 1984 Maria è a Roma per iniziare il noviziato e l’8 dicembre 1986 emette, sempre a Roma, la prima professione religiosa.
Emetterà i voti perpetui a Lubumbashi, nella parrocchia di origine, il 15 agosto 1993. La sua
domanda per i voti è accompagnata dalla storia della sua vocazione che merita di essere trasmessa, per ricevere il dono di una freschezza tutta africana, che traspare da questa testimonianza di vita: “Nell’anno 1979 incontrai le suore Pie Discepole del Divin Maestro nel loro centro di Apostolato Liturgico; mi colpirono molto le loro opere per la Chiesa universale, per il mondo. Subito dopo sentii risuonare in me queste parole: “VAI ANCHE TU, NON AVERE PAURA”!. Poco per volta, seguendo la voce del Signore, mi interessai ad impegnarmi di più per conoscere meglio l’Istituto. Ogni volta che vedevo le sorelle spinte dallo spirito di vita apostolica, specialmente con l’adorazione eucaristica, sentivo il desiderio di seguire Gesù Maestro, colui che insegna ed è salvezza per gli uomini. Nel giorno dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria mi recai nella piccola cappella delle Suore per pregare e onorare Gesù, vera luce. Nell’incontro con Gesù Eucaristico ho rinnovato il mio credo battesimale per alimentare la mia fiducia in Dio. Cresce sempre più in me il desiderio di amare solo Gesù Via e Verità e Vita. Attratta da Maria SS.ma, colei che ha detto sì al Signore, per essere la Madre del Salvatore, nasce in me il desiderio di fidarmi sempre di Lei con molta fiducia.
Cammin facendo, la gioia di seguire Cristo si irradiò nel mio cuore; nonostante le difficoltà
incontrate ad ogni passo o tappa della mia vocazione e formazione, Maria SS.ma mi è stata sempre vicina in questo cammino di discepolato. Ora mi trovo fra le Pie Discepole da 12 anni, ho sempre sentito parlare molto di Maria SS.ma come modello di ogni vocazione particolarmente per ogni Pia Discepola, ne uscì un motto, un programma di vita per me molto significativo: FARE COME LA MADONNA, COME MARIA… ELLA EBBE CURA DI GESÙ FINO AL CALVARIO. Mi sentii interpellata e guidata da queste parole. Nella semplicità del cuore mi sentii convocata a mia volta dallo stesso spirito di umiltà, come Maria nella casa di Nazaret. E in questi 6 anni del mio discepolato e di vita religiosa ho pregato il Maestro Divino che mi guidi a compiere solo la sua volontà e a vivere sempre nello spirito del Fondatore la vera missione delle pie discepole nella Chiesa oggi, per i fratelli più bisognosi attraverso l’apostolato eucaristico, sacerdotale e liturgico. Per l’intercessione di tutti i defunti chiedo la grazia di poter servire i fratelli nella carità per tutta la vita” (Roma, 1 maggio 1993).
La sua missione di Pia Discepola è scandita da queste tappe: dal 1993 al 1998 è a
Lubumbashi, attendendo alla confezione dei paramenti liturgici, data la sua competenza e
preparazione specifica in tale ambito; nel 1997 viene nominata consigliera di Delegazione; nel 2000 è a Kimwenza, collaboratrice in noviziato; nel 2003 ritorna a Lubumbashi. Nel 2005 è chiamata a dare la sua collaborazione per un anno a Ouagadougou (Burkina). Nel 2006 viene a Roma per la formazione in Spiritualità missionaria all’Università Urbaniana, e partecipa anche al Corso di formazione sul Carisma della Famiglia Paolina. È nominata consigliera di Delegazione e, ritornata nella Repubblica Democratica del Congo, si occupa principalmente della pastorale giovanile vocazionale a Kinshasa. Per un tempo è ancora a Kimwenza e quindi superiora locale a Lubumbashi. Circa un mese fa era venuta a Kinshasa per una sessione di consiglio e qui era stata colpita da emorragia cerebrale. Era ormai considerata in fase di ripresa tanto che anche oggi era stata accompagnata per la fisioterapia. Al termine degli esercizi riabilitativi di routine è colpita da un malore ed è trasferita subito all’ospedale, ma per lei era giunta la chiamata dello Sposo alle nozze definitive!
Sr. M. Agnès ci lascia la testimonianza di una ricerca costante di Gesù Maestro, di un forte
senso di appartenenza alla Congregazione e di una volontà di costruire la Delegazione Africa
nell’unità e nell’amore, camminando “main dans la main”. Credo possa essere considerata come una sua preziosa eredità anche una lettera di ringraziamento che scrisse lasciando Roma nel 1993: “Ricorro alle parole di Madre Scolastica: DIO SOLO E BASTA! Sì la mia decisione è quella di scoprire sempre più la volontà di Dio. Il Signore mi ha fatto un dono, il dono di scoprire poco per volta che la vita è un servizio d’amore; questo è un richiamo, un rivestire l’abito di festa, splendido; DOPO DI CHE DI CHE SI È ACCESA UNA CANDELA CHE NON SI SPEGNE PIÙ, così dice il proverbio zairese” (a Sr. M. Paola Mancini, Roma 7 luglio 1993).
Sr. M. Agnès, il dolore della separazione da te, specie per le care sorelle dell’Africa, è misto
a tanta speranza, alla speranza che sicuramente ci precedi nella Pasqua eterna verso la quale tutte siamo in cammino!