Carissime Sorelle,
mentre stava per concludersi il primo giorno del 2022, nella solennità della Ss.ma Madre di Dio, alle ore 19,20, nella comunità Divin Maestro a Nogent sur Marne (Parigi) la Vergine Maria ha introdotto al banchetto della vita eterna la nostra sorella
SR. ANNA MARIA – PAOLA BURCI
nata il 20 ottobre 1942 a Bologna (Italia).
Portata al Fonte battesimale il 29 ottobre, riceve il nome di Paola. All’età di diciannove anni incontra le Pie Discepole del Divin Maestro e la Famiglia Paolina, e manifesta fin da subito lo zelo missionario dell’Apostolo delle genti. Entra in Congregazione a Roma il 7 settembre 1961.
Emette la Professione religiosa a Roma, a conclusione del noviziato, il 25 marzo 1964 e, sempre a Roma, il 15 agosto 1969 emette la Professione perpetua.
Trascorre il periodo dei voti temporanei in Francia, a Nogent sur Marne, dove si confronta subito con le sfide e la bellezza di una missione in uscita, oltre la frontiera nazionale e i piccoli orizzonti. È felice della comunità in cui si trova, della missione e, con profitto, impara bene il francese.
Subito dopo la Professione perpetua parte per Lubumbashi (RDC) dove incomincia ad organizzare il Centro di Apostolato Liturgico, con entusiasmo superando le fatiche e le resistenze degli inizi. Vi rimane per cinque anni (1969-1974) e in seguito ritorna in Francia dove trascorrerà tutta la sua vita nelle diverse comunità lì presenti: Nogent sur Marne e Nizza.
Sorella dotata di un grande amore alla nostra Famiglia religiosa e alla missione dell’apostolato liturgico ha ricoperto, a più riprese, diversi incarichi istituzionali: superiora di Delegazione, consigliera ed economa di Delegazione. Ma le energie migliori le ha investite nel Centro di Apostolato Liturgico a Parigi di cui era responsabile, gestionale e amministrativa, fino a quando l’insorgere di un tumore polmonare, con metastasi diffuse, non l’ha costretta a rallentare sottoponendosi alle cure necessarie. Purtroppo, per il complesso quadro clinico che si è andato delineando nelle ultime settimane, il declino fisico è stato rapido e si è concluso con un arresto cardiaco la sera del primo gennaio 2022.
Le sorelle che hanno condiviso il cammino della vita con lei testimoniano la sua gentilezza e amabilità; raramente si arrabbiava così tanto da ferire gli altri. Aveva l’arte di affrontare la vita con il sorriso, anche quando, ultimamente, la malattia si è manifestata in tutta la sua aggressività. Davanti alle difficoltà inevitabili sapeva trovare le parole adatte per minimizzarla. Certo poteva essere la manifestazione di un suo meccanismo di difesa, ma spesso era il suo modo per andare avanti e non far pesare sugli altri la durezza della prova. Questo rendeva gradevole il rapporto con lei e diversi amici, sacerdoti, laici e collaboratori la ricordano come una persona luminosa.
Da questo aspetto sorridente della sua persona traspariva un senso di responsabilità molto forte, sia nel lavoro al Centro, che altrove sino al sacrificio di cui raramente si lamentava. Anche la sua famiglia la ricorda come una persona sempre allegra e gioviale, aperta alla missione e piena di positività.
Manifestava un amore spiccato per l’arte, e in speciale, per la musica. Come autodidatta, nel tempo libero, aveva imparato a suonare la cetra e accompagnava volentieri il canto liturgico della comunità celebrativa, nella ferialità e nelle festività. I numerosi laici che partecipano alla domenica alla celebrazione eucaristica nella cappella della nostra comunità a Nogent sur Marne hanno potuto godere e lodare il Signore an-che grazie alla sua animazione.
Questa sensibilità musicale si estendeva anche in altri campi artistici: gioiva per la bellezza della preghiera e dello spazio liturgico.
Ha seguito per anni la formazione degli Amici di Gesù Maestro, Cooperatori paolini associati al nostro Istituto, e per le vocazioni: sempre con speranza e rinnovato coraggio.
Alcuni giorni fa, partecipando alla lectio divina comunitaria ha condiviso la consapevolezza di ciò che stava vivendo nella malattia e ha confessato: “quello che sto vivendo in questo momento è una grazia! Mi dà la possibilità di prendere la croce an-che se è molto pesante, e di seguire Gesù più da vicino”. Purificata dalla sofferenza in un colloquio personale ha ribadito l’assoluta priorità dell’amore a Gesù e diceva in modo toccante: “Una sola cosa conta nella nostra esistenza: essere distaccate da tutto e da tutti e dare il nostro amore a Dio solo! Ecco che cosa è importante!”.
La comunità l’ha accompagnata con cura e tenerezza nelle diverse fasi della malattia, pregando con lei e per lei e facendole percepire la presenza fraterna di chi sa farsi prossimo a chi è messo alla prova dalla sofferenza.
Per lei risuonano vere le parole che la liturgia cristiana dei defunti ci fa cantare: “Ti accolga la Vergine, dolce madre di Cristo qui in terra; tu possa abitare con la dolce tua madre del cielo”.
E ora riposa, cara Sr. Anna Maria, e prega per noi ancora pellegrini: intercedi per la nostra presenza di Pie discepole del Divin Maestro in Francia e per le promettenti comunità nella Repubblica Democratica del Congo che tu hai amato con il cuore appassionato di Paolo, apostolo senza confini, poiché a lui, con fiducia, affidavi il tuo cammino missionario, ogni giorno.