Carissimi,
alle ore 2 di questa notte, presso l’Istituto di Medicina di Curitiba (Brasile) il Maestro divino ha chiamato a sé per inondare di luce e di pace la nostra sorella
THOMASI HELENA sr ESTHER
nata a Jacinto Machado SC (Brasile) il 18 aprile 1928
Come sottolineano le sorelle, sr Esther si può davvero considerare una colonna della fondazione paolina in Brasile, una persona che ha lasciato un’impronta indelebile nella provincia assumendo con entusiasmo la spiritualità paolina e donandosi senza riserve all’evangelizzazione nei vari ambiti della comunicazione. Cordiale, fiduciosa, entusiasta… dal suo volto e dalle sue parole traspariva la gioia di essersi consegnata completamente al Maestro divino. Comunicatrice nata, era una sorella molto amata, un’amica, un vero punto di riferimento per le giovani e le sorelle più anziane ma anche per le tante persone incontrate nella missione che ricorrevano a lei con grande fiducia.
Era la maggiore di altre due sorelle che l’hanno seguita nella vita religiosa paolina: sr Tarcila e sr M. Ema. Entrò in congregazione nella casa di Porto Alegre il 10 giugno 1941, a tredici anni di età portando in cuore un grande desiderio di bene. Dopo il tempo della formazione iniziale nel quale apprese i segreti della tecnica libraria e concluse la scuola secondaria, visse nella casa di São Paulo DM il noviziato al termine del quale, il 21 marzo 1948, emise la prima professione religiosa. Considerando i doni di grazia di cui era arricchita, venne presto inviata a Roma per lo studio della filosofia. Al rientro in Brasile, nel 1950, le venne affidato a Porto Alegre, l’insegnamento alle giovani formande mentre si dedicava con amore alla diffusione dalla libreria. Nel 1961 fu chiamata ad accompagnare, come superiora, la numerosa comunità di Porto Alegre e le venne poi affidato, per tre mandati non consecutivi, il servizio di consigliera provinciale per l’ambito apostolico insieme a quello di segretaria provinciale. Fu poi una superiora molto amata nelle comunità di Cidade Regina, Curitiba, São Luis, Canoas. La sua presenza in mezzo alle sorelle creava festa, comunione, letizia.
Una delle caratteristiche più evidenti di sr Esther è l’amore alla missione e alla gente. Nelle librerie di Belo Horizonte, São Luis, Porto Alegre, Manaus, Recife si distingueva per l’accoglienza incondizionata, semplice e spontanea, per il rapporto che riusciva a stabilire con ogni persona, per la capacità di farsi carico delle situazioni più difficili che portava immancabilmente davanti al Signore nei tempi prolungati di preghiera. Viveva davvero la mistica del quotidiano contemplando il Creatore nei piccoli avvenimenti della giornata.
Con il sopraggiungere dell’anzianità, per oltre dieci anni, nelle comunità di São Paulo si è dedicata alla promozione della rivista “Família Cristã” attraverso i programmi radio. Era felice di approfittare di ogni tecnologia per divulgare il bene, diffondere la Parola, seminare speranza. Era aperta alla Famiglia Paolina, desiderosa di stabilire rapporti di comunione. Per diversi anni, con molta saggezza ha appoggiato e accompagnato il cammino delle Annunziatine aiutandole a superare anche momenti difficili.
Scriveva nell’anno 2016: «Davanti a un mondo diviso, che vive tanta sofferenza, desidero essere ponte per trasmettere amore, tenerezza, pace, cominciando dalla mia comunità, nel desiderio che questo ponte si estenda a tutta la congregazione, a tutto il mondo.
Sento che con l’avanzare degli anni, le difficoltà aumentano ed esigono attenzione e cure. Questa situazione è provvidenziale per me perché il senso della mia fragilità e debolezza possa permettere alla forza di Dio di lavorarmi e completare in me l’opera iniziata».
Nel 2017 era stata accolta nella comunità di Curitiba. Il suo fisico diventava di giorno in giorno più fragile ed era riconoscente per le molte cure che continuamente riceveva. Qualche giorno fa, è stata ricoverata presso l’Istituto di Medicina di Curitiba a motivo di un’infezione polmonare che provocava gravi problemi respiratori. Questa notte il Signore l’ha accolta nelle sue braccia per realizzare il suo più vivo desiderio: «.. costruire ponti, essere un ponte, non importa se piccolo o grande ma che sia utilizzato per portare il vangelo di Gesù fino ai confini del mondo”.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 27 marzo 2025