PDDM Brasile: Sr. M. Pierângela Dalla Riva

Nazione di nascita: Brasile
+ 16/09/2024 São Paulo

Carissime Sorelle,
il 16 settembre 2024, presso l’ospedale Lefort a São Paulo (Brasile), alle ore 17:00, il Maestro Divino ha chiamato definitivamente a sé la nostra sorella

SR. M. PIERÂNGELA – ILIDA DALLA RIVA
nata il 14 settembre 1945 ad Aratiba (Rio Grande do Sul – Brasile)

È la primogenita di sei figli dei coniugi Pedro Dalla Riva e Ângela De Ré. Una famiglia unita, lavoratrice e animata dalla fede e dallo spirito di sacrificio. Partecipa volentieri alla vita parrocchiale, all’animazione delle celebrazioni liturgiche e delle feste popolari e, nella preghiera,
matura progressivamente il desiderio di consacrarsi totalmente a Dio, sull’esempio di Maria, la Madre di Gesù, che considera come sua vocazionista e maestra di vita.
Incontrate le Pie Discepole del Divin Maestro, finalmente, all’età di 25 anni, può entrare in Congregazione a Sao Paulo DM il 4 marzo 1971. Terminato il noviziato emette la Professione religiosa, sempre a Sao Paulo DM, il 10 febbraio 1974, nel 50° anniversario di fondazione dell’Istituto. Il 10 febbraio 1980 emette la Professione perpetua, nella medesima comunità Divin Maestro a Sao Paulo.
Provata anche dalla vita e dalla situazione familiare sr. M. Pierangela si dimostra, fin dai primi passi della vita religiosa, una giovane matura, buona e serena che partecipa attivamente alla vita comunitaria e svolge l’apostolato con amore e dedizione. Coltiva uno spirito di orazione e di lode profondo e progredisce nella comprensione e nella fedeltà al carisma delle Pie discepole del Divin Maestro.
Soprattutto nei primi anni di vita religiosa si dedica alla pastorale vocazionale e alla formazione delle aspiranti e, in seguito, accoglierà nell’obbedienza l’incarico di coordinatrice di comunità a Rio de Janeiro (1985 – 1988) e a Caxias do Sul (1989 – 1990). La maggior parte
della sua vita consacrata la trascorre dedicandosi alla missione nei Centri di Apostolato Liturgico.
Sr. M. Pierângela è affascinata dalla forza e dalla bellezza della nostra missione di Pie Discepole. Tutti i presbiteri e le altre persone che entrano nel CAL, in qualche modo cercavano la suora, sia per ricevere aiuto sia per essere ascoltati. Nella relazione che instaurava con i sacerdoti e gli amici si avvertiva l’impronta di fede e di gratuità che ha guidato la sua donazione di vita. Ogni giorno, con gioia, speranza e con la certezza della Divina Provvidenza, si disponeva al servizio con la preghiera iniziale insieme ai collaboratori dipendenti e, nel limite del possibile, desiderava che si dedicasse un tempo di adorazione al Santissimo Sacramento nella cappella interna del Centro. I sacerdoti e i laici che lo frequentavano percepivano il CAL di San Paolo come un’oasi ospitale e un luogo di incontro.
Suor M. Pierângela ha avuto modo di testimoniare apertamente: «Da parte mia continuo a ringraziare e benedire il Signore per le innumerevoli esperienze di fede avvenute in questi anni. Ho sempre cercato e riscontrato che il miglior aiuto è l’ascolto: accogliere tutti nel miglior modo possibile. Nella nostra cappella c’è posto per tutti. La Parola di Dio ci pone sempre in atteggiamento di umiltà e di apertura interiore per accogliere il mistero dell’amore che non ha limiti.
Ho riflettuto, alla luce degli scritti di Don Alberione, di Madre Scolastica e degli articoli della Regola di Vita come essere testimone vivente della presenza del Signore Risorto, in ogni tempo della nostra storia. La nostra cara e amata Madre Scolastica, nei suoi scritti ci ricorda
che qui è “terra di meriti e il paradiso è luogo di gioia”; è anche nostro desiderio che il Signore sia Lui stesso in noi, l’unico tutto, affinché tutti lo possano vedere e amare».
Sr M. Pierângela trascorre gli ultimi anni affrontando con serenità e pazienza l’acutizzarsi di diverse patologie che rendono sempre più fragile la sua persona minuta e che purificano il suo spirito interiore come oro nel crogiuolo. Nella celebrazione del centenario di fondazione si unisce al rendimento di grazie per il dono del giubileo della sua consacrazione religiosa continuando a benedire il Divin Maestro per il grande dono della vocazione e della missione che scaturisce dal Mistero Pasquale di Cristo Gesù. E si consuma nel fisico, lentamente e inesorabilmente, come “una candela accesa per illuminare”.
E ora confidiamo che possa intercedere per tutte noi il dono della fedeltà creativa e dell’interiorità che si alimenta nella docilità allo Spirito di Dio e nell’ascolto della Parola di Vita eterna.


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