Carissimi,
all’una e cinquantasei minuti (ora locale filippina), a motivo di un’insufficienza respiratoria acuta, nell’infermeria “Mother Thecla” di Pasay City (Filippine) il Padre ha chiamato a sé la nostra sorella
GORNIS ANITA sr MARIA GIACINTA
nata a Davao City (Filippine) il 9 febbraio 1938
«Pregare e amare… questa è la felicità dell’uomo sulla terra». Queste parole del Santo Curato d’Ars, di cui oggi facciamo memoria, sintetizzano bene la vita di sr M. Giacinta, passata tra noi spandendo il profumo delle virtù e specialmente la sua profonda intimità con il Maestro e una grande benevolenza verso ogni sorella, verso ogni persona incontrata sul suo cammino. Era dolcissima, con il sorriso sulle labbra, sempre pronta all’accoglienza, sempre disponibile e affettuosa, sempre rilassata e gentile.
Entrò in congregazione nella casa “Regina Apostolorum” di Pasay City (Filippine) il 26 giugno 1955, insieme alla gemella, sr M. Fatima. Pochi mesi dopo le avrebbe seguite la sorella maggiore, sr Eugenia M. deceduta qualche anno fa. Giovanissima, ebbe l’opportunità di sperimentare per alcuni anni l’apostolato tecnico e quello diffusivo, nella diocesi di Cebu, prima di entrare in noviziato, a Lipa. Con tanta gratitudine, emise la prima professione il 30 giugno 1960. Aveva scritto nella richiesta d’ammissione: «Aspettavo l’occasione di consacrarmi a Dio, pur sentendomi indegna di farlo. Ma confido nell’infinita misericordia e bontà del Signore che mi ha scelta…».
Nel 1961 ebbe la gioia di recarsi come missionaria a Taipei, insieme alla gemella sr M. Fatima. La casa era aperta solo da un anno e la piccola comunità era impegnata specialmente nello studio della lingua cinese, nell’avvio della libreria, nella diffusione dei vangeli che il cardinale di Taipei aveva donato perché fossero diffusi a piene mani. Quando si poté avviare l’apostolato tecnico, sr M. Giacinta si dedicò alla stampa e alla confezione delle prime edizioni di libri per bambini in lingua mandarina.
Nel 1975 rientrò per qualche anno nelle Filippine e ripartì poi per Taiwan dove, nelle comunità di Taipei e Kaohsiung fu impegnata specialmente nella diffusione itinerante e nel compito di cuoca. Al rientro definitivo nelle Filippine, nel 1983, scriveva anche a nome della gemella: «Essendo rimaste diciott’anni a Taiwan, non possiamo negare che una parte del nostro cuore è rimasta lì, soprattutto negli ultimi due mesi di permanenza a Kaohsiung, dove abbiamo sempre sognato una futura casa apostolica per poter rendere partecipi della missione i Cooperatori paolini. Avevamo anche deciso di ottenere la patente di guida per raggiungere un maggior numero di persone e portare molti libri, dato che le nostre mani non sono più forti. Ma tutti questi desideri sono stati sicuramente accolti da Gesù e ciò che noi non siamo state in grado di fare, Lui ispirerà altri a farlo».
Docile alla volontà di Dio che si manifestava attraverso le superiore, al rientro nelle Filippine proseguì la missione con grande entusiasmo. A Pasay, Davao, Cebu, Baguio si dedicò all’accoglienza dei clienti dalla libreria. A Tacloban, Cagayan de Oro, Lipa fu una superiora molto amata, sempre impegnata a ricercare risorse presso i benefattori per sostenere le opere apostoliche della provincia e soprattutto la radio e la TV. Era molto sensibile alle necessità delle candidate alla vita religiosa e, con l’aiuto di benefattori, aiutava anche economicamente quelle più povere a completare il corredo in vista dell’ingresso in congregazione. Fino a qualche mese fa, si trovava nella comunità di Cebu dove ha continuato a fare volontariato in libreria e occuparsi della ricerca di fondi per la missione. Nello scorso mese di novembre, le venne diagnosticato un tumore polmonare che in pochi mesi l’ha condotta a contemplare il volto di Dio in tutto il suo splendore. Ê consolante pensare che finalmente si è realizzata anche per lei quell’unione intima sottolineata dal Santo di cui facciamo memoria: l’unione nella quale Dio e l’anima sono come due pezzi di cera fusi insieme, che nessuno può più separare (Dal Catechismo di San Giovanni Maria Vianney). Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 4 agosto 2023