Carissimi,
ci giunge la notizia che alle ore 15,02 (ora locale) nella struttura per anziani denominata “Hiratsuka Fujishiro-en” nella prefettura di Kanagawa (Giappone), il Signore ha attirato dolcemente a sé la nostra sorella
NAGATA AIKO sr MARIA ELISA
nata a Nagasaki (Giappone) l’11 ottobre 1936
Alcuni anni fa, già ammalata e accolta nella casa di cura, confidava alla superiora provinciale: «La mia vita è colma di gioia e di gratitudine. Ho ricevuto molte grazie, sono entrata in una congregazione missionaria che mi ha donato forza, incoraggiamento e la gioia di annunciare il Vangelo. La congregazione mi ha fatto crescere, molte persone mi hanno sostenuta e anche in questa struttura mi sento circondata da tante cure. Desidero morire con gratitudine». Una bontà davvero commovente quella di sr M. Elisa che lungo il corso degli anni ha donato tutta se stessa, con grande semplicità e amore, specialmente nei vari servizi alla comunità anche come cuoca.
I suoi genitori erano buddisti ma prima di entrare in congregazione il padre le confidò che la famiglia era di origine cristiana, apparteneva infatti ai “cristiani clandestini”, cioè a quei cristiani costretti a vivere nascosti che durante la persecuzione continuarono a trasmettere la fede alle nuove generazioni attraverso la contemplazione dei misteri del rosario. A ventun anni di età, ricevette il battesimo ma ancor prima di questa tappa fondamentale della vita, aveva avuto l’opportunità di partecipare a un ritiro organizzato dalle Figlie di San Paolo che fece nascere in lei il desiderio di una risposta radicale. Un opuscolo vocazionale riportava la sua testimonianza: «Sono stata afferrata da Cristo. Il Signore mi ha scelta per primo, perciò credo che egli mi proteggerà fino alla fine. Desidero seguirlo fin dove egli vuole, fidandomi della sua potenza».
Entrò in congregazione nella casa di Nagoya (Giappone) il 4 maggio 1958. In questa comunità maturò nella fede e il 30 giugno 1962, al termine del noviziato, emise a Tokyo la prima professione. Sperimentò poi, per dieci anni consecutivi, l’apostolato librario nella comunità di Nagasaki. Nel 1972 venne trasferita a Sendai dove fu impegnata specialmente in compiti amministrativi. Ebbe poi la gioia di diffondere la Parola del Signore nella diocesi di Kagoshima e quindi, per quasi trent’anni svolse il servizio della cucina nelle comunità di Tokyo, Sapporo, Osaka. Era una sorella silenziosa e discreta, desiderosa di offrire la vita perché anche attraverso il suo impegno nascosto, il Vangelo potesse correre e raggiungere quanti sono assetati di Verità.
Nel 2011, considerando la salute sempre più fragile, venne accolta nella casa di Hiratsuka continuando, fino a quando le forze gliel’hanno consentito, a prestare piccoli servizi alla comunità. Nel 2014 fu costretta in carrozzella e due anni dopo, venne ricoverata nella struttura per anziani per ricevere l’assistenza di cui aveva bisogno. Ha trascorso questo tempo serenamente, in un continuo rendimento di grazie e in una particolare intimità con il suo Maestro e Signore che continuava a ripeterle, nel profondo del cuore: «Vieni a me, tu che sei stanca e oppressa e io ti ristorerò» (cfr. Mt 11,28). Questa era infatti la parola che aveva orientato la sua vita, come lei stessa aveva testimoniato.
Mentre dal nostro “mondo paolino” si innalza al Padre il “grazie” per il dono delle Costituzioni a settant’anni dalla loro approvazione definitiva, eleviamo la lode per le molte sorelle che nel corso della nostra storia hanno confermato con la vita le parole di M. Tecla in quel lontano 15 marzo: «Il sentiero che battiamo… è una via sicura e spaziosa su cui possiamo camminare con celerità verso la meta: il Paradiso» (M. Tecla, 1953).
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 15 marzo 2023