Carissimi,
questa mattina, alle ore 8, nel reparto “San Raffaele” della comunità di Albano, la Beata Vergine Maria del Rosario ha portato in paradiso la nostra sorella
VANZETTA PAOLA sr MARIA RENATA
nata a Ziano di Fiemme (Trento) il 9 agosto 1933
Era una sorella schiva, precisa, essenziale, scrupolosa negli impegni, di poche parole come la gente delle splendide montagne del Trentino. Fedelissima al carisma che trovava pienamente espresso nelle Costituzioni, coltivava una grande passione missionaria nonostante avesse trascorso quasi tutta la vita paolina negli uffici di diversi ambiti congregazionali ed ecclesiali.
Entrò in congregazione ad Alba il 26 settembre 1949 e, dopo il tempo di formazione e alcune esperienze apostoliche nella comunità di Brescia, visse in Casa Madre il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1953. Da giovane professa si dedicò alla diffusione nell’estesa diocesi di Milano e poi ad Ancona e a Pavia ma ben presto dovette essere accolta nella casa di Albano per curare un’infermità polmonare. A Bolzano sr M. Renata ebbe poi la possibilità di respirare le arie salubri della sua terra mentre svolgeva l’apostolato itinerante. Sono commoventi le letterine che Maestra Tecla, come madre premurosa e affettuosa, le scriveva per avere sue notizie:
«Come stai? Hai ancora la tosse? Come ti trovi a Bolzano? Vorrei saperlo e, se ti trovi bene, magari lasciarti un bel po’ in codesta casa. Dimmi con libertà serena. Stai più volentieri in una libreria o in una casa grande come Alba, Roma, o ti pare di trovarti meglio ad Albano? Lo so che sei generosa e vuoi sempre dire il tuo “sì”, ma io ho piacere di sapere da te, dove ti potresti trovare meglio sia per la salute che per lo spirito».
Accogliendo il dolce invito della Prima Maestra, sr M. Renata rientrò ad Albano per vivere in un ambiente protetto mentre prestava aiuto nell’assistenza delle sorelle ammalate e nel servizio della sacrestia e della portineria. Per tutta la vita si sentì legata a quella comunità che le ricordava incontri importanti con il Fondatore e Maestra Tecla. Nel 1962, venne inserita a Roma, nell’amministrazione della rivista femminile Così. Ebbe poi il compito, tra il 1967 e il 1969, di coordinare l’équipe riunita a Grottaferrata per lo studio e l’approfondimento del pensiero del Fondatore e preparare una prima raccolta, per argomento, dei suoi scritti e della predicazione orale. Il Primo Maestro ne era al corrente e benedisse il lavoro con una battuta: «Se non avete altro di più importante da fare!…». Fu una ricerca preziosa che venne valorizzata in occasione dei Capitoli speciali delle diverse congregazioni e fu la base per ogni futuro approfondimento. Sr M. Renata si dedicò poi, per brevi periodi, nell’ufficio documentazione di Via Antonino Pio (Roma) e nella segreteria diocesana dell’USMI.
Dal 1972 al 2018, risiedette in Casa generalizia dove fu chiamata a curare l’archivio internazionale delle edizioni e avviare il Segretariato Internazionale d’apostolato. In seguito, la sua abilità nel gestire le macchine da stampa venne valorizzata nell’ufficio tecnico fino a quando, nel 1987, assunse la responsabilità dell’archivio storico della congregazione. Si preparò a questo servizio con scrupolosità frequentando la Scuola Vaticana di Archivistica e lasciandosi istruire dall’esperienza di altri istituti. Con pazienza, amore e competenza proseguì la sistemazione dei documenti ufficiali della nostra storia mentre si rendeva disponibile per i vari servizi comunitari, dal centralino alla sacrestia, alla correzione dei testi dell’Opera Omnia preparati dalle sorelle incaricate. Non tralasciava l’impegno in parrocchia, dove fu membro del consiglio pastorale e svolse il servizio come ministro straordinario dell’eucaristia.
Nell’anno 2018, la fragilità della salute consigliò il suo inserimento nel reparto “San Raffaele” della comunità di Albano. Ha vissuto gli ultimi tempi nella serenità e nella pace, nel silenzio e nella docilità, in intima comunione con il Maestro divino, il grande “sole” di tutta la sua vita. Ringraziamo questa cara sorella perché, attraverso lo scavo nei documenti storici e negli scritti alberioniani, ha fatto brillare la luce del carisma, a bene della Famiglia Paolina e della Chiesa.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 7 ottobre 2021