Carissimi,
anche nell’ultimo giorno dell’anno il Signore ci ha visitate chiamando a sé, verso le ore 10,30, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, la nostra sorella
LI CASTRI MARIA CONCETTA sr MARIA JOSEPH
nata a Palermo il 12 dicembre 1931
Da circa tre anni, sr M. Joseph si trovava nella comunità “Giacomo Alberione” per ricevere le cure più appropriate per il morbo di Alzheimer che le impediva di vivere nelle case filiali e soprattutto di continuare a prestare attenzione ai clienti dal bancone della libreria. Ma la nostalgia era grande… sognava giorno e notte la libreria, la “sua” libreria, il suo “pulpito”, il luogo nel quale per quasi tutta la vita ha incontrato ogni categoria di persone, si è fatta “tutta a tutti”, si è instancabilmente donata. La sua figura minuta e agile che, anche con il passare degli anni, si muoveva con una sveltezza sorprendente, il volto sempre aperto al sorriso, la capacità di ascolto, di relazione e di comunicazione, hanno reso sr M. Joseph una librerista davvero “unica”.
La vocazione nacque dall’incontro illuminante con l’apostolo Paolo. Lei stessa raccontava di non avere avuto alcun interesse per la vita religiosa anche se in parrocchia diffondeva con piacere le “Edizioni Paoline”. Conobbe le Figlie di San Paolo tramite uno zio che però considerava quelle suore “comuniste” perché lavoravano tanto… Ma un mattino ebbe come una folgorazione e decise: «Devo farmi suora e suora paolina».
Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 18 novembre 1951. Ebbe subito la possibilità di sperimentare la missione nella libreria di Cagliari e poi venne trasferita a Roma per il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1955.
Da giovane, sperimentò l’apostolato nell’Agenzia “San Paolo Film” di Cagliari e subito dopo la professione perpetua, emessa nel 1960, iniziò il lungo curriculum come librerista riuscendo a stabilire ovunque rapporti indelebili, relazioni indimenticabili con i parroci, i seminaristi, le famiglie e ogni categoria di laici. Como, Brescia, Perugia, Reggio Calabria, Cagliari e infine, Bologna, sono state le librerie testimoni del suo zelo apostolico e della sua non comune competenza. Aveva l’unica preoccupazione di favorire a tutti una conoscenza adeguata della Parola di Dio, dei documenti ecclesiali, degli scritti dei Santi Padri della Chiesa come degli autori più moderni e attuali. La libreria non aveva per lei alcun segreto: la memoria formidabile le faceva ricordare i volti, i colloqui, i bisogni delle persone con cui veniva a contatto.
Si era impegnata, in anni giovanili, a perfezionare la propria cultura anche frequentando la Scuola Magistrale e conseguendo il diploma in teologia. Ma era soprattutto un’autodidatta, impiegando le ore notturne e i periodi di riposo per aggiornarsi, conoscere i libri e gli autori. Le “pile di libri” che portava nella stanza parlavano della sua “studiosità” e della premura apostolica che non andava mai in vacanza. A Como e a Perugia aveva assommato al compito di librerista anche quello di superiora della comunità.
L’avanzare dell’età, non le aveva fatto perdere lo slancio e il dinamismo. Scriveva nel 2011, mentre si trovava a Bologna: «Dentro di me c’è sempre il desiderio del meglio, la spinta apostolica rimane e tutti i giorni ringrazio il Signore per questa vocazione di cui non mi sono mai pentita. Vivo ancora l’entusiasmo dei primi tempi; sono povera e incapace ma ce l’ho sempre messa tutta e mi sono sempre sentita a casa».
Ringraziamo il Signore per aver dato alla nostra Famiglia religiosa sorelle tanto fervorose, tanto convinte, tanto “sante”. Sono il seme che oggi muore per dare nuova vita, nuova speranza, nuova energia; per ravvivare il fascino della vita consacrata nel suo incanto originario. Davvero, come ricordava il card. C. M. Martini, «lo Spirito sta giocando, nell’invisibilità e nella piccolezza, la sua partita vittoriosa».
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 31 dicembre 2020.