Carissimi,
questa mattina alle ore 10,30, nell’infermeria della comunità di Alba “Divina Provvidenza”, ha concluso la sua lunga vita paolina, la nostra sorella
SARTOR MARIA sr CLAUDIA
nata a Villanova Istrana (Treviso) il 22 gennaio 1920
Qualche settimana fa, circondata dall’affetto dei parenti e delle sorelle delle due comunità albesi aveva celebrato, nella lode e nella riconoscenza al Signore, i cent’anni di vita. In quell’occasione anche il Vescovo della diocesi, Mons. Marco Brunetti, si era reso presente benedicendo la sua bella esistenza vissuta nella fedeltà, nella bontà, nella gioia.
Settima di dieci figli, sr Claudia entrò in congregazione nella casa di Treviso, il 6 gennaio 1932, a dodici anni di età, con un grande desiderio di offerta e di amore.
La sua vita è stata semplicissima: ad eccezione di un breve periodo, nel 1935, vissuto nella casa di Alessandria, ha donato tutta la vita in Casa Madre. Ad Alba ha vissuto il tempo di formazione, ad Alba ha emesso la prima professione, il 15 gennaio 1939 e, sei anni dopo, la professione perpetua. Da Alba ha predicato la Parola attraverso il silenzio e una instancabile laboriosità. Scriveva nell’anno 2009, in occasione dei settant’anni di professione: «Mi sento felice, contenta, non mi manca nulla, ho tutto: Gesù guarda me e io guardo Lui e con semplicità vivo e agisco alla sua presenza. Grazie di tutto il bene ricevuto in congregazione…. Io ho lavorato sempre attorno a un tavolo che ho ritenuto il mio pulpito dove ho predicato la Parola in semplicità e dedizione».
Impegnata da sempre nel lavoro della legatoria, suo luogo di annuncio, seppe avviare un processo produttivo che ebbe un importante sviluppo apostolico qualificando Casa Madre nell’ambito tecnico. Si specializzò nella rilegatura dei libri di preghiera, nella doratura, nella legatura in pelle semplice, imbottita o di seta, nella confezione di copertine con simboli religiosi in rilievo… Era espertissima nelle rifiniture dei libri che passavano tra le sue mani. Tutta la sua persona sprigionava bontà, attenzione, accoglienza, amore alla missione. Le sorelle del suo reparto si sentivano con lei unite, tutte coinvolte, tutte corresponsabili di ogni risultato.
La precisione, l’accuratezza nei dettagli, la puntualità, l’amabilità e la generosità sono state le doti umane, arricchite dall’immancabile, caldo e luminoso sorriso che incantava quanti l’avvicinavano, anche negli anni di malattia.
Ad Alba ha avviato all’arte libraria centinaia e centinaia di giovani paoline che trattava con grande dolcezza e che da lei hanno imparato a vivere, nella concretezza di ogni giorno, la mistica apostolica, l’offerta della preghiera e delle fatiche del lavoro tecnico, per la salvezza dell’umanità.
Nel 1999, nella ricorrenza dei sessant’anni di professione, dava questa testimonianza: «Sono nella pace profonda e riposo serena nella volontà del Signore unico bene di tutta la mia esistenza. I desideri e tutto l’essere sono conformi alla sua volontà e offro serena la sofferenza per la congregazione che ho sempre amata come madre. Mi sento felice di essere Figlia di San Paolo fin dalla tenera età. Ora offro quanto mi domanda col desiderio di grande uniformità al suo volere».
Dall’anno 2013, il suo letto era diventato l’altare di una continua offerta per le moltissime intenzioni che abitavano nel suo cuore. Da fedele apostola paolina, anche il suo forzato silenzio, è divenuto una viva comunicazione di Dio per quanti l’assistevano o la visitavano. Ha continuato ad annunciare quello in cui aveva sempre creduto: che Gesù Maestro è il Signore della vita e non della morte, della gioia e non della tristezza.
Nel ricordo di questa carissima sorella, lodiamo il nostro Maestro perché in sr Claudia ha compiuto meraviglie di grazia; perché nella sua piccolezza e semplicità, nella sua sapienza evangelica, ha rivelato a tutte noi la ricchezza e la profondità dei misteri del regno.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 16 febbraio 2020.
