Carissime Sorelle,
Ieri, 27 febbraio 2015, alle ore 22.30, nella Comunità di Sanfrè (CN), il Signore ha chiamato alla vita senza fine la nostra sorella,
SR. M. CLETA PIERINA TARICCO
nata a Narzole (CN) il 1° maggio 1927.
Cresciuta in una famiglia numerosa (8 sorelle e 1 fratello), nel clima spiritualmente fecondo del paese natale del Beato Timoteo Giaccardo, Pierina nella primavera della sua vita, all’età di 19 anni decide di farsi religiosa ed entra ad Alba (CN) tra le “Pie Discepole”, l’11 novembre 1946, in una Congregazione, in quel momento giuridicamente inesistente perché alcuni mesi prima, ad agosto, aveva ricevuto il “decreto di morte”. Quello che esercitava attrattiva su di Lei era però la persona stessa di Gesù Maestro, la fede nella chiamata, come risulta in una nota scritta per l’ammissione al noviziato: “contenta di donarsi a Gesù”. Esprime questa volontà ferma di mettersi alla sequela del Maestro Divino nella sua domanda scritta per essere ammessa alla prima professione. È un desiderio che tocca l’intimo della persona: “con grande desiderio chiedo di essere ammessa alla professione religiosa tra le Pie Discepole del Divin Maestro” (Alba 24.02.1950). Emette quindi la prima professione ad Alba in Casa Madre il 25 marzo 1950. Terminato il tempo della formazione iniziale scrive: “con volontà ferma di voler proseguire nella mia vocazione, chiedo di essere ammessa alla Professione Perpetua”, che emette, sempre ad Alba, il 25 marzo 1955.
Compie una prima esperienza apostolica ad Alba Società San Paolo nel servizio in cucina e lavanderia e dal 1952 al 1954, sempre alla Società San Paolo, a Cinisello Balsamo (MI). Dopo la professione perpetua le è chiesto di partire per la Spagna dove rimarrà per una decina di anni, prima a Bilbao poi a Madrid in laboratorio presso la Società San Paolo. Nel 1965 torna in Italia con destinazioni inizialmente brevi, quasi provvisorie: Alba, alla Società San Paolo in cucina, quindi a Vicenza DM in sartoria, poi a Milano SSP. Nel 1970 si dedica con maggior continuità alla confezione nei laboratori di cucito delle comunità DM, prima a Cinisello Balsamo e per il periodo più lungo dal 1973 al 1991 a Firenze dove la sorella ha sperimentato tranquillità, con buon rendimento nell’apostolato. In seguito passerà a Torino sempre in laboratorio confezione e nel 2007 è destinata a Sanfrè per motivi di salute.
Sr. M. Cleta si distingue per la generosità nell’apostolato, per l’amore alla Congregazione e una particolare sensibilità per i Sacerdoti. Scrivendo a M. M. Lucia Ricci così si esprimeva: “Grazie degli auguri per il mio onomastico e anche per le intenzioni che mi suggerisce: per i sacerdoti, che è anche mio desiderio, perciò tutti i giorni offro preghiere e sacrifici perché siano tanti e santi” (Firenze 22.5.1977).
Sr. M. Cleta passava molto tempo in preghiera e questo la rendeva una persona che sapeva irradiare pace ed era grata per ogni più piccolo servizio. Diabetica da lungo tempo, cardiopatica, prima di Natale era stata ricoverata all’ospedale di Alba e si era ben ripresa. Ieri sera, dopo aver condiviso la cena con le sorelle e fatta la sua visitina in cappella come di solito, si era ritirata per il riposo. Un improvviso malessere, con problema cardiaco, l’ha portata a concludere il suo pellegrinaggio terreno. In questa vigilia della II domenica di Quaresima, Gesù Maestro Trasfigurato, le ha voluto rivelare definitivamente il suo volto e ammetterla alla contemplazione senza fine. Dall’eternità continuerà a esercitare il ministero d’intercessione per tutti i sacerdoti che si trovano in necessità, particolarmente per la Società San Paolo che inizia il suo cammino post-capitolare. Vivi nella pace e nella gioia, sorella!