PDDM Italia: Sr. M. Ancilla Belesso

Nazione di nascita: Italia
+ 01/09/2014 Sanfrè

Carissime sorelle,
Il Signore ci ha visitato nel cuore della notte, alle ore 3,15, di oggi 1° settembre 2014, chiamando all’eternità

SR. M. ANCILLA MARIA SECONDA BELESSO
nata a Brugine (PD) il 10 luglio 1924.

Sedicenne entra in Congregazione a Sacile (Pordenone) il 18 maggio 1940. Dopo il noviziato emette la prima professione ad Alba (CN) il 24 marzo 1943 e la professione perpetua, sempre ad Alba il 25 marzo 1948. Dà il suo contributo di servizio in laboratorio ad Alba quando viene raggiunta da una chiamata particolare. I suoi appunti o lettere ci aiutano a ricostruire i tratti della vita straordinaria di questa sorella, missionaria nel cuore oltre che nei fatti. Le sorelle del Giappone ci consegnano, a memoria, una preziosa testimonianza in cui Sr. M. Ancilla narra quanto segue: “Era una domenica di settembre 1949. In attesa della Santa Messa mi trovavo accanto a Madre Maestra. A un certo momento mi passa un’immaginetta ove c’era un piccolo angioletto e dietro uno scritto: “vuoi venire con me oltre mare?”. Chinata la testa in profondo silenzio e riflessione dopo un momento risposi: Se posso essere utile: Ecce Ancilla Domini! Fiat!”. Dopo i dovuti preparativi il 17 novembre 1949 siamo partite in 4 dal porto di Genova, con la nave, e siamo arrivate a New York il 29.11.1949. Madre Maestra mi ha detto: Vai a New York, impara un po’ di inglese e poi andrai in Cina o in Giappone. Non potendo entrare in Cina nel mese di settembre 1951, il giorno 13 sono partita per Tokyo ove sono arrivata il 15 all’una p.m. dell’ora locale. Vi erano ad attenderci Don Testi e un Discepolo. A casa vi erano 5 suorine appena vestite, 2 aspiranti che andavano a scuola. Sr. M. Ilaria Vaio e Sr. M. Cordis Drudi erano a Fukuoka per gli Esercizi spirituali. Nella grande diversità tra Occidente e Oriente ignoravo completamente tutto: lingua, cultura, abitudini, ecc. ma nel cuore sentivo già di amare tanto quel popolo e quelle sorelle, desiderando di farmi il più possibile in tutto come loro per poter fare assieme qualcosa di bene. Allora per me nessun sacrificio lo sentivo pesante, ma era una gioia poter avere qualcosa da offrire. Era finita la guerra da poco tempo e vi era molta povertà, ma il Signore ci benediceva con tante belle vocazioni, e anche molta provvidenza da parte degli americani. Allora la speranza di come svolgere il nostro apostolato e la nostra missione era completamente al buio ma la fiducia nel Signore che ci avrebbe aperto la via, era grande. La circolare interna Divin Maestro, ottobre1951 riporta a conferma: Sr. Maria Ancilla Bellesso è partita in settembre da New York diretta a Tokyo. Sono sempre commoventi questi arrivi e partenze per lontane terre e ci dicono come la Congregazione, e noi con essa, dobbiamo avere un cuore universale; ci ricordano l’avvertimento dell’Apostolo: la nostra Patria non è su questa terra ma nel Cielo dove chi più avrà donato più sarà glorificato”. In Giappone Sr. M. Ancilla, è una delle pioniere che hanno assunto la spinta missionaria del Fondatore: Quando il Rev.mo Primo Maestro ha chiesto a Madre Maestra le Pie Discepole per il Giappone così scriveva: «Vadano le Pie Discepole ad adorare fra i settanta milioni di Scintoisti e di Buddisti». E’ motivo di grande fiducia l’aver iniziato la nostra missione in Giappone all’alba di Maggio, mentre la Chiesa tutta inneggia alla Madonna. Ella saprà aiutare le prime Sorelle a superare le difficoltà inevitabili a ogni inizio e le renderà preziose per il loro apostolato (DM giugno 1950).
Sr. M. Ancilla ha svolto le mansioni più varie e comuni, come ha ricoperto la responsabilità di superiora locale a Fukuoka, a Nagoya, a Osaka. Ella nella sua vita missionaria ha sostenuto o dato inizio alla nostra missione nelle sue diverse espressioni e servizi. Considerando che la missione in Giappone stava
crescendo con vigore in vocazioni e in apostolato le viene chiesto di allargare lo sguardo e il cuore verso la Corea del Sud dove si reca nel 1965 con alcune sorelle giapponesi e dove erano già presenti i fratelli paolini.
Nel 1969 ritorna per due anni negli Stati Uniti e nel 1971 viene nominata Superiora Regionale del Giappone. Ritornerà in Corea nel 1975 dove assume il servizio di superiora locale, di Superiora regionale e di maestra delle Juniores; negli ultimi anni, prima di rientrare in Italia definitivamente, si dedica a mansioni varie.
In Corea aveva sostenuto e favorito l’ampia promozione e collaborazione dei laici, Amici del Divin Maestro affrontando insieme alle sorelle grandi iniziative. Sr. M. Ancilla scrive: “Il Signore continuamente ci benedice con tanto apostolato e buone vocazioni. Madre Maestra abbiamo un solo desiderio: comprendere pienamente la nostra vocazione, nella fedeltà e nel fervore. Tutto il resto affidiamo a Dio cominciando dalla nostra ignoranza e incapacità …Ci aiuti con la preghiera e chieda per me al Signore che io non sia di impedimento al bene che Gesù vuole compiere in questa Nazione, tra queste sorelle” (Seoul, 6.2.1982). Qualche anno dopo racconta della benedizione della statua del Divin Maestro e di una casetta sulla montagna: “La statua del Divin Maestro è alta 5 metri, è la più alta della Corea, pesa 9 tonnellate. È posta sulla punta di una collina alta 600 metri. Da lontano si scorge il Divin Maestro il cui sguardo sembra ci segua ovunque ci si gira. È ormai diventato meta di tante persone che vanno a pregare” (22.10.1986). Certamente il segreto della fecondità apostolica è la cura costante della vita interiore e della preghiera. Dopo il corso di esercizi del 1990 si propone: “Dare Gesù Cristo con una vita di silenzio e di nascondimento, l’ultimo posto, l’ultima parola, l’ultima scelta sempre per me. Come la Madonna nel silenzio portare nel cuore la parola di Dio e meditarla. Donare tutto sempre con grande gioia nel cuore e fede…” (Seoul 7.2.1990).
Nel 2003 rientra in Italia con destinazione Sanfrè, per le sue precarie condizioni di salute. Da Sanfrè, il 17.5.2008 lei stessa offre ancora una bella sintesi della sua vita scrivendo alla Madre Generale, Sr. M. Regina Cesarato: “Ringrazio il Signore e la Congregazione per il dono che mi concede di trascorrere l’ultimo periodo della mia vita in questa comunità ove posso prepararmi meglio all’incontro con il Padre Celeste nell’eternità. Ho vissuto 54 anni all’estero: 3 in America, 18 in Giappone e 33 in Corea ma ora mi sento più missionaria di quando ero in Oriente. Temo di avere sprecato tanto tempo e tante grazie, ma il Signore mi userà misericordia, lo spero, lo credo. Voglio ora riparare al grande male che posso aver fatto, riempire i buchi vuoti del bene che non ho fatto, offrendo con generosità e amore ciò che il Signore mi chiederà, sempre tutto con la fiducia e sostegno del suo aiuto”.
Sr. M. Ancilla è stata missionaria fino all’ultimo, informandosi delle sorelle e delle iniziative della Provincia Corea ma l’interesse era reciproco. Oggi hanno scritto: “La sera del 23 agosto 2014, Sr. M. Gianna Kwon, superiora provinciale ha chiamato M. M. Ancilla per dare notizie della visita del Papa Francesco. Come al solito parla con tanta emozione e gioia dicendo che ogni mattina durante la Celebrazione, in modo particolare il momento dell’elevazione ricorda tutte le sorelle coreane. Quando telefoniamo, dice che anche se è un piccolo servizio, ma lei desidera aiutare in lavanderia fino all’ultimo momento della sua vita terrena e chiede anche a noi di pregare per il suo ultimo Sì, che sia ben preparato secondo il volere di Dio. Madre Ancilla, ha offerto tutta la sua vita come missionaria in Corea e noi siamo quei frutti dei suoi sacrifici e della sua preghiera”.
Sr. M. Ancilla era diabetica da lungo tempo e cardiopatica, si è spenta in seguito a edema polmonare, nel giro di 15 minuti, durante la notte, dopo essere stata soccorsa. Ha udito il grido: “ecco lo Sposo, andategli incontro!” La sua lampada era pronta, con l’olio delle beatitudini vissute ogni giorno. Ora preghiamo per lei e ne invochiamo l’intercessione specialmente per la missione della Famiglia Paolina in Oriente.
Sr. M. Ancilla, tu discepola forte nella debolezza, chiedi a Dio il dono di vocazioni e l’ardore apostolico di San Paolo per l’evangelizzazione e l’avvento del Regno di Dio anche in Asia! Vivi in Dio e riposa nella pace.


ITENESFR