Devo, essendo figlio, rassomigliare al Padre per piacergli… a parlare è Don Alberione all’inizio del suo libretto di meditazioni su San Paolo. Un testo dallo stile scarno di sole 54 pagine ma che possiede una forza spirituale profondissima. Dentro quelle pagine il Beato fondatore si mette più a nudo del solito parlando dell’Apostolo Paolo, da sempre visto come padre e modello per tutta la Famiglia Paolina. Ora, a chi di noi non è avvenuta la stessa cosa quando si parla della nostra intimità familiare? O quando si vuole narrare il legame più intenso? Ecco possiamo affermare che è proprio questo l’effetto che il convertito di Damasco provoca nel nostro Don Alberione: il suo animo è simile a chi si sente tranquillo e sereno come un bambino svezzato in braccio a sua madre (Sal 130). Del resto parliamo di un’esperienza comune a tutti noi quando dinanzi ad un amore forte ci si sente dire che ce lo si legge negli occhi… nel respiro… e tu stesso lo percepisci e lo trasudi da tutti i pori!