pagina: 365
Tu che il cielo prescelse alle gentiVai alla preghiera
Tu che il cielo prescelse alle genti,
Sant’Apostol da Cristo formato,
Ogni errante in sentiero fuorviato
Deh! tu salva e lo porta al Signor.
Odi, Paolo, dei figli la prece
Che fervente s’innalza dal cuore,
Fa’ che forti di zelo e d’ardore,
Possiam l’orme tue sante seguir.
La tua vita di Cristo al volere
Avvincesti in un solo pensiero,
Poiché al verbo divino del vero
Offeristi la mente ed il cuor.
Odi, Paolo, dei figli la prece…
Il tuo zelo non seppe confini:
Tutto il mondo d’amore infiammasti
Con la stampa ricantinsi i fasti
Della croce, del regno d’amor.
Odi, Paolo, dei figli la prece…
p. 364Pel tuo Dio tu desti la vita,
Di giustizia ne avesti corona.
Su nel cielo, deh, tutti ci sprona
Dell’apostolo il premio a goder.
Odi, Paolo, dei figli la prece…
p. 365Desidero ascenda il mio cantoVai alla preghiera
Desidero ascenda il mio canto
a Paolo maestro e dottore:
desidero aprirgli umilmente
i voti del cuore.
Dal dì della via di Damasco
al vespro di Roma cruento
quali voli compisti, o maestro!
ch’io t’emuli attento.
Vo’ leggerti ognora negli alti
messaggi trasmessi alle genti:
ch’io giunga a gustarne gli eterni
mirabili accenti.
Concedimi, o Paolo, ch’io sappia
formarmi un pensiero profondo;
concedimi teco una larga
visione del mondo.
Maestro, che desti un messaggio
d’un alto e solenne mistero,
ti chiedo un reale e sapiente
possesso del vero.
Vorrei che mia vita intendesse
che cosa significhi «amore»:
tu infatti tenesti a cantarlo
quel sommo valore.
Ti prego, buon Padre, nell’ardue
battaglie m’infondi vigore:
accrescimi ognora la fede,
la speme e l’amore.
Io nutro gioiosa speranza
di compiere un retto cammino:
te, Paolo, io assumo qual guida
al regno divino.