Vergine, tu splendente come sole,
brilli di luce e di candor,
in Patria guida noi esuli figli,
confortaci col tuo amor.
Il peccato che l’uom primo commise,
la tua beltà non intaccò:
il Re dei re dal ciel quando discese,
in te dimorar si degnò.
Tempio sacro, sulle nostre rovine,
il Dio potente t’innalzò:
fra le spine giglio sei profumato
che fece l’alma inebriar.