Questa Messa si dice la sera del 28 giugno,
prima o dopo i primi Vespri della Solennità e come votiva.
ANTIFONA D’INGRESSO
Pietro apostolo e Paolo dottore delle genti
hanno insegnato a noi la tua legge, Signore.
Si dice il Gloria.
COLLETTA
Signore, Dio nostro,
che nella predicazione dei santi apostoli Pietro e Paolo hai dato alla Chiesa le primizie della fede cristiana, per loro intercessione vieni in nostro aiuto e guidaci nel cammino della salvezza eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA
At 3.1-10
Quello che ho te lo dò: nel nome di Gesù, alzati e cammina!
Dagli atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta «Bella» a chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, domandò loro l’elemosina. Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. Ma Pietro gli disse: « Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo dò: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina! ». E presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio, e riconoscevano che era quello che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio ed erano meravigliati e stupiti per quello che gli era accaduto.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 18,2 3 4 5
R/. La loro voce si è diffusa per tutta la terra.
I cieli narrano la gloria di Dio,
e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R/.
Non è linguaggio e non sono parole,
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce
e ai confini del mondo la loro parola. R/.
SECONDA LETTURA
Gal 1,11 -20
Dio mi scelse fin dal seno di mia madre.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati
Fratelli, vi dichiaro che il vangelo da me annunziato non è modellato sull’uomo; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, ma solo Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo, io attesto davanti a Dio che non mentisco.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO
Gv 21,17
Alleluia, alleluia.
Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo.
Alleluia.
VANGELO
Gv 21,15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle.
+ Dal vangelo secondo Giovanni
Dopo [che Gesù si fu manifestato ai suoi discepoli ed ebbe mangiato con loro], disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: « Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
Si dice il Credo.
SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, i doni
che portiamo al tuo altare
nella festa dei gloriosi apostoli Pietro e Paolo,
e alla povertà dei nostri meriti
supplisca la grandezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
Rendiamo grazie al Padre per l’opera e la gloria di Pietro e Paolo, colonne della Chiesa.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai voluto unire in gioiosa fraternità
i due santi apostoli:
Pietro,
che per primo confessò la fede nel Cristo, Paolo,
che illuminò le profondità del mistero; il pescatore di Galilea,
che costituì la prima comunità con i giusti di Israele,
il maestro e dottore,
che annunziò la salvezza a tutte le genti.
Così, con diversi doni,
hanno edificato Tunica Chiesa,
e associati nella venerazione del popolo cristiano
condividono la stessa corona di gloria.
E noi, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode:
Santo…
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Gv 21,15 17
« Simone di Giovanni,
mi ami tu più di costoro? ».
«Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo».
DOPO LA COMUNIONE
Sostieni i tuoi fedeli, Signore,
con la forza di questi sacramenti
e conferma nella verità coloro
che hai illuminato con la dottrina degli apostoli.
Per Cristo nostro Signore.
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