Carissime sorelle,
Ieri, 30 marzo 2017, alle ore 19.00, nella nostra Comunità Beato Timoteo a Roma, il Signore ha rivolto il suo sguardo di misericordia, chiamando alla gioia del suo Regno, la nostra sorella
SR. M. AGOSTINA BONARIA PODDI
nata il 20. 02. 1936 a Cabras (Cagliari)
Bonaria entra in Congregazione ad Alba (CN) l’8 settembre 1958, nel fiore della sua giovinezza, portando alla comunità il dono della ricca sensibilità alla bellezza propria del popolo isolano della Sardegna. Era cresciuta in una famiglia profondamente unita, rallegrata da otto figli e animata da tanta fede. É compagna di noviziato di Sr. Pinuccia Cauli, pure sarda e che, novizia 17enne, portò il profumo della sua gioventù in paradiso.
Dopo il noviziato emette la Professione religiosa a Roma il 7 maggio 1961 e i voti perpetui il 7 maggio 1966, sempre a Roma. Nel compimento della missione viene valorizzata la sua abilità nel ricamo, appresa in famiglia. Dopo la professione religiosa è inizialmente a Genova in sartoria, quindi al ricamo al Alba (1962), a Roma, (1964-1966) e a Parigi (1970). Dal 1968 al 1970 si trova a Nice (Francia) per la propaganda. Sarà poi nell’apostolato sacerdotale presso le comunità San Paolo: ad Alba (1970-1973), a Vicenza (1980-1988). Nel 1988 le è chiesta una collaborazione al Centro diffusione Souvenir di San Pietro (Vaticano). La troviamo poi al Centro di Apostolato liturgico di Milano (1992) e a Bordighera (1994). Dal 1995, dopo un breve periodo a Nice, sarà destinata alla comunità di Nogent per il servizio al Centro di Apostolato liturgico di Parigi. Nel 2009 attenderà alla Cappella, con l’accoglienza degli adoratori e si occuperà della portineria della casa.
Sensibile alla liturgia e al canto ben curato, con la sua voce, potente e armoniosa insieme, donava bellezza alle celebrazioni. In diversi periodi è stata accanto ai sacerdoti, rendendosi utile nel servizio alle loro persone in cui onorava Gesù stesso, manifestando la sua sensibilità delicata e umana, sempre in modo gioioso.
Alcune lettere recenti indirizzate alla Madre generale, Sr. M. Regina Cesarato, manifestano la sua fisionomia interiore e potrebbero essere considerate come un testamento spirituale: «Ti scrivo per dirti che il Dio della pace e della gioia mi ha convocata qui in questi giorni per dire a Lui il mio grazie per il Giubileo di consacrazione a Lui, Egli è stato fedele. Mi ha detto: non ti abbandonerò, come una madre non abbandona suo figlio, creato dalle sue viscere, ti custodirò come la pupilla degli occhi perché mi sei preziosa. Al Maestro Divino cosa posso dire? Che la mia povertà è grande di fronte a tanto amore e a tanta fedeltà! Solo grazie per avermi custodita fino a ora, per cantare le sue meraviglie; nonostante la mia infedeltà, Lui è stato fedele. Il mio cuore giubila per il suo grande amore e questo amore e questa gioia la voglio gridare al mondo, che non c’è un Dio giusto e santo come Lui. Ora che i miei giorni stanno correndo veloci, non so quanto tempo mi concederà ancora per servirlo, ma con l’aiuto della sua grazia voglio essergli fedele fino alla fine per cantare ancora le sue meraviglie a chi mi circonda, per far comprendere che non c’è un Dio grande come Lui. Ti saluto con tanto affetto e continuo a intercedere presso il Signore per tutte le tue intenzioni e per la Congregazione» (Roma, Casa Betania, 28.06.2011).
«…Grazie anche per la Congregazione e per la Famiglia Paolina che cammina verso il centenario di fondazione. Abbiamo tanto da ringraziare il Maestro Divino per le grandi opere che ha compiuto e compie in noi. Ho pregato e continuo a pregare per i buoni frutti dell’8° Capitolo Generale perché ognuna di noi abbia un cuore aperto e uno spirito generoso per compiere le opere di Dio, facendole fruttificare per il bene della Congregazione e per l’avvento del Regno di
Dio…Tutto passa, il bene compiuto con amore e per amore resta per la vita e per l’eternità. Per questo mi sforzerò ogni giorno di più per compiere con amore ogni mio apostolato, per testimoniare che vale la pena spendere tutte le forze per Colui che mi ha scelta» (Nogent, 04.09.2011).
Quando sopraggiunge la malattia si affida al Signore e ha la certezza che Dio l’aiuterà a superare la prova. Sr. M. Agostina nel 2013 infatti, mentre si trovava in Francia, venne operata per adenocarcinoma del colon già metastatizzato al fegato e polmone. Nel 2014 rientra in Italia e passerà alla Comunità Beato Timoteo a Roma. Qui prosegue il trattamento chemioterapico, che ha rallentato, solo momentaneamente, il decorso della malattia. Affrontò con grande coraggio e in tanto silenzio il progredire inesorabile del male, consapevole della sua preziosità perché unita alla croce del suo Signore. Un calvario che non le fu facile affrontare, ma progressivamente è entrata nell’abbandono alla volontà di Dio, in una pace serena. In questo ultimo periodo, aiutata dalle sorelle a pregare, partecipava intensamente, facendosi offerta vivente per le intenzioni che le venivano suggerite.
Ha potuto ancora una volta sperimentare il sostegno dei famigliari, che si sono resi presenti e vicini. La Superiora provinciale Sr. M. Giovanna Colombo, le sorelle infermiere e altre sorelle erano accanto a lei nel momento del suo passaggio alla nuova vita.
Sr. M. Agostina, ora starai nuovamente cantando al tuo Sposo e Signore per le meraviglie che ti ha fatto sperimentare nella tua esistenza terrena, meraviglie che ti si stanno svelando in modo ancora più sorprendente. Invita Gesù Maestro, Maria Regina degli Apostoli, San Paolo e tutte le nostre sorelle del Cielo a volgere il loro sguardo d’amore sulla Famiglia Paolina, in Francia, in Italia e nel mondo intero!