Carissime Sorelle,
Oggi, 27 ottobre 2016, alle ore 15.15, nella Comunità DM di Albano Laziale (RM), il Signore ha avvolto per sempre nel suo abbraccio di misericordia la nostra sorella
Oggi, 27 ottobre 2016, alle ore 15.15, nella Comunità DM di Albano Laziale (RM), il Signore ha avvolto per sempre nel suo abbraccio di misericordia la nostra sorella
SR. M. ERNESTINA AGNESE CAREDDU
nata il 9 febbraio 1936 a Cabras (Oristano).
nata il 9 febbraio 1936 a Cabras (Oristano).
Agnese, presentata dal suo parroco, che ne esalta la buona condotta, entra in Congregazione a Roma, il 5 luglio 1956, nella promettente età dei 20 anni. Aveva il desiderio ardente di donarsi generosamente al Signore e di seguirlo con totalità di amore. Dotata di sensibilità artistica e attratta dal bello, Agnese avrà in seguito la possibilità di mettere a servizio i suoi doni. A Roma fa il noviziato ed emette la Professione religiosa il 25 marzo 1959 e i voti perpetui il 25 marzo 1964. Nelle domande per i vari passi nella vita consacrata, manifesta la gioia di appartenere alla Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro. Com’era consuetudine in quel tempo, Sr. M. Ernestina prima della professione religiosa, ha dato la sua disponibilità piena in ordine alla missione affermando di «essere sempre pronta e disposta ad accettare qualsiasi luogo e ufficio; adattarmi volentieri con generosità a ogni lavoro anche più umile, in riferimento al fine specifico delle Pie Discepole del Divin Maestro» (Roma, 23.09.1959).
Tale disponibilità diviene concreta nella sua vita di discepola. Viene destinata dall’obbedienza a collaborare nelle tipografie della Società San Paolo, come parte dell’apostolato sacerdotale. Può così mettere a frutto la sua capacità artistica nel fine lavoro di ritocco. Interveniva con mano sicura sulle fotografie pubblicate nelle varie riviste paoline, ravvivandone il colore e la vivacità. Insieme ad altre sorelle, ha fatto questo apostolato a Roma nel 1959, ad Alba nel 1960 e nuovamente a Roma nel 1963. Nel 1966 è inviata a Kinshasa (Congo) per tale collaborazione ai fratelli paolini e, dietro indicazioni del Primo Maestro, per avviare i giovani congolesi a tale arte.
Di ritorno dal Congo, nel 1968 è ai Souvenir a San Pietro, in Vaticano. Nel 1973 è superiora locale per un beve periodo a Pescara quindi, sempre come superiora locale, passa ad Alba presso i paolini. Nel 1977 è al centro di Apostolato Liturgico di Firenze e nel 1978 è superiora locale a Toulouse (Francia). Nel 1984 è superiora locale a Roma Santa Maria Maggiore, poi nuovamente in Francia a Nizza, a Toulouse e, nel 1986 a Nogent sur Marne, consigliera di Delegazione. Nel 1988 rientra in Italia per offrire il suo contributo nelle Case dipendenti dal Governo Generale: prima in Vaticano, poi a Casa Betania e successivamente in Casa Generalizia.
Sr. M. Ernestina scrivendo a Madre M. Lucia Ricci, nel Natale del 1989, manifesta il suo spirito missionario: «Come le sarà noto sono cittadina vaticana! Faccio parte di questa comunità, con sorelle conosciute o meno ma tutte impegnate per raggiungere lo stesso fine: Gesù Maestro! Per quanto mi riguarda sono contenta, lieta di collaborare nel cuore della Chiesa a favore della Congregazione, a testimonianza dell’immenso popolo di ogni lingua e razza, che ogni giorno avviciniamo. Certo è un cammino non sempre facile e agevole. Più volte al giorno devo
riconfermarmi e riprendermi, specie nei momenti di maggior stanchezza. Ma in tutto c’è la volontà e la fiducia nel Signore che non mi abbandona».
Sr. M. Ernestina era presente con tutta se stessa in ogni attività e agiva con determinazione. Aveva molta cura della pulizia, dell’ordine e della bellezza, anche negli ambienti. Le stava a cuore il cammino spirituale, il lavoro su se stessa perché Gesù Maestro divenisse sempre più il Centro dinamico della sua vita.
Proprio due anni fa, nel settembre del 2014 Sr. M. Ernestina aveva accettato con fatica il trasferimento nell’infermeria di Albano, per problemi di salute. Questo periodo è stato per lei particolarmente faticoso e la sua sofferenza si è aggravata a causa della malattia. Infatti nel luglio di quest’anno le indagini mediche rivelarono la presenza di una neoplasia intestinale già in forma avanzata. Così questa nostra sorella si è preparata al grande passo con piena coscienza, in spirito di preghiera e di offerta per la Congregazione, per le vocazioni e per i sacerdoti, rendendosi gradualmente disponibile al volere divino.
La comunità dell’infermeria, in esercizi spirituali proprio in questi giorni, l’ha accompagnata e sostenuta. Per la misteriosa comunione tra i santi, ebbe il conforto dei sacramenti, della preghiera e della carità fraterna, talvolta come cammino di riconciliazione.
Sr. M. Ernestina, ora che per te sono passate le cose di questo mondo, intercedi per noi e per tutta la Famiglia Paolina. Ti consegniamo, in particolare, il cammino della Congregazione verso il 9° Capitolo generale e il prossimo capitolo provinciale in Italia. Riposa in pace e vivi in Dio per sempre!
Tale disponibilità diviene concreta nella sua vita di discepola. Viene destinata dall’obbedienza a collaborare nelle tipografie della Società San Paolo, come parte dell’apostolato sacerdotale. Può così mettere a frutto la sua capacità artistica nel fine lavoro di ritocco. Interveniva con mano sicura sulle fotografie pubblicate nelle varie riviste paoline, ravvivandone il colore e la vivacità. Insieme ad altre sorelle, ha fatto questo apostolato a Roma nel 1959, ad Alba nel 1960 e nuovamente a Roma nel 1963. Nel 1966 è inviata a Kinshasa (Congo) per tale collaborazione ai fratelli paolini e, dietro indicazioni del Primo Maestro, per avviare i giovani congolesi a tale arte.
Di ritorno dal Congo, nel 1968 è ai Souvenir a San Pietro, in Vaticano. Nel 1973 è superiora locale per un beve periodo a Pescara quindi, sempre come superiora locale, passa ad Alba presso i paolini. Nel 1977 è al centro di Apostolato Liturgico di Firenze e nel 1978 è superiora locale a Toulouse (Francia). Nel 1984 è superiora locale a Roma Santa Maria Maggiore, poi nuovamente in Francia a Nizza, a Toulouse e, nel 1986 a Nogent sur Marne, consigliera di Delegazione. Nel 1988 rientra in Italia per offrire il suo contributo nelle Case dipendenti dal Governo Generale: prima in Vaticano, poi a Casa Betania e successivamente in Casa Generalizia.
Sr. M. Ernestina scrivendo a Madre M. Lucia Ricci, nel Natale del 1989, manifesta il suo spirito missionario: «Come le sarà noto sono cittadina vaticana! Faccio parte di questa comunità, con sorelle conosciute o meno ma tutte impegnate per raggiungere lo stesso fine: Gesù Maestro! Per quanto mi riguarda sono contenta, lieta di collaborare nel cuore della Chiesa a favore della Congregazione, a testimonianza dell’immenso popolo di ogni lingua e razza, che ogni giorno avviciniamo. Certo è un cammino non sempre facile e agevole. Più volte al giorno devo
riconfermarmi e riprendermi, specie nei momenti di maggior stanchezza. Ma in tutto c’è la volontà e la fiducia nel Signore che non mi abbandona».
Sr. M. Ernestina era presente con tutta se stessa in ogni attività e agiva con determinazione. Aveva molta cura della pulizia, dell’ordine e della bellezza, anche negli ambienti. Le stava a cuore il cammino spirituale, il lavoro su se stessa perché Gesù Maestro divenisse sempre più il Centro dinamico della sua vita.
Proprio due anni fa, nel settembre del 2014 Sr. M. Ernestina aveva accettato con fatica il trasferimento nell’infermeria di Albano, per problemi di salute. Questo periodo è stato per lei particolarmente faticoso e la sua sofferenza si è aggravata a causa della malattia. Infatti nel luglio di quest’anno le indagini mediche rivelarono la presenza di una neoplasia intestinale già in forma avanzata. Così questa nostra sorella si è preparata al grande passo con piena coscienza, in spirito di preghiera e di offerta per la Congregazione, per le vocazioni e per i sacerdoti, rendendosi gradualmente disponibile al volere divino.
La comunità dell’infermeria, in esercizi spirituali proprio in questi giorni, l’ha accompagnata e sostenuta. Per la misteriosa comunione tra i santi, ebbe il conforto dei sacramenti, della preghiera e della carità fraterna, talvolta come cammino di riconciliazione.
Sr. M. Ernestina, ora che per te sono passate le cose di questo mondo, intercedi per noi e per tutta la Famiglia Paolina. Ti consegniamo, in particolare, il cammino della Congregazione verso il 9° Capitolo generale e il prossimo capitolo provinciale in Italia. Riposa in pace e vivi in Dio per sempre!