FSP Italia: Sr M. Veritas Mattuzzi

Nazione di nascita: Italia
+ 05/11/2012 Albano

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nel mezzo della notte, durante il sonno, nella comunità di Albano, lo Sposo divino ha invitato al suo banchetto nuziale la nostra sorella

MATTUZZI MARIA Sr MARIA VERITAS
nata a Cellore d’Illasi (Verona) il 23 novembre 1937

Da qualche tempo Sr Veritas si era ritirata dal servizio ospedaliero a motivo di una salute sempre più fragile. Aveva infatti subito due interventi chirurgici al cuore e alcuni anni fa era stata sottoposta a una delicatissima operazione alla colonna vertebrale, alla spina dorsale, per la quale aveva rischiato seriamente di morire. Ma nonostante la salute debilitata, partecipava con amore alla vita comunitaria ed era usuale incontrare il suo volto sempre sorridente e nella pace, accanto ai letti di degenza o nei corridoi della casa di Albano, che è stata la “sua” casa per oltre quarantacinque anni.

Sr M. Veritas entrò in Congregazione nella casa di Verona, il 29 ottobre 1960 seguendo l’esempio della sorella, Sr Filomena, che aveva lasciato la famiglia quattro anni prima e di un fratello missionario in Giappone, già deceduto. Trascorse i primi anni di formazione nelle comunità di Alba e Como e dopo l’anno di noviziato, vissuto a Milano, emise la prima professione, il 30 giugno 1964, pochi mesi dopo la morte di Maestra Tecla. Da giovane professa, svolse l’apostolato paolino ad Alba e nel 1967 fu chiamata, insieme a qualche altra connovizia, a inserirsi nella comunità di Albano per prestare aiuto come infermiera generica. Considerando la sua maturità e le attitudini al servizio degli ammalati, le venne offerta la possibilità di frequentare la Scuola per infermieri professionali presso l’Ospedale Fatebenefratelli e nel 1977, superò gli esami di Stato ottenendo l’abilitazione a funzioni direttive nell’assistenza infermieristica.

Dal 1978 al 1981, negli anni in cui Albano costituiva ancora una provincia, svolse pure il servizio di consigliera provinciale. Per quasi vent’anni, fu chiamata a dirigere il reparto di degenza di chirurgia presso l’Ospedale “Regina Apostolorum”. Era una capo sala esperta, stimata dai medici e dal personale laico, sempre preoccupata di porre al centro delle premure e delle attenzioni gli ammalati. E quando lasciò il servizio tra le corsie dell’Ospedale, si prestò volentieri fino a circa un anno fa, al servizio ambulatoriale, in particolare presso l’ambulatorio di oculistica. .