verso le ore 12, nel reparto di Terapia Intensiva dell’European Hospital di Roma, dopo lunghi giorni di sofferenza, il Padre ha chiamato a sé la nostra sorella
D’ADDARIO GIUSEPPINA Sr MARIA AMABILE
nata a Civitacampomarano (Campobasso) il 28 dicembre 1933
Contemplando l’icona della Trinità, Sr M. Amabile trascriveva queste parole che l’avevano particolarmente colpita: “La porta è aperta, la sala illuminata, la tavola imbandita. O gioia dell’universo, banchetto di grazia, tu dissipi le tenebre della morte, tu apri le vie della vita. In te le promesse sono compiute”. In quest’ultimo mese Sr Amabile ha contemplato a lungo questa porta aperta, vivendo per diverse settimane consecutive nel reparto di Terapia Intensiva. Lo scorso 7 luglio, era stata operata al cuore ma l’insorgere di problemi polmonari aveva fatto subito comprendere che umanamente non c’erano molte soluzioni. E Sr Amabile da tempo era consapevole che la sua vita era in forte rischio: “Ora vivo nella provvisorietà. Se il Signore mi chiamerà presto sono felice e contenta di passare all’altra riva e di pronunciare l’Eccomi…”.
La vita di Sr Amabile è stata un vero e proprio miracolo d’amore, frutto dell’offerta di un’altra Figlia di San Paolo, cieca, Sr Amabile Lombardo, deceduta il 14 marzo 1952 e additata dal Fondatore come il modello delle propagandiste. La giovane Giuseppina D’Addario era ancora postulante quando a motivo di una peritonite, si era trovata in grave pericolo di morte. Sr Amabile Lombardo si offerse al suo posto. Lo comprova l’annuncio mortuario di questa sorella pubblicato sulla Circolare “Regina Apostolorum” del 1952: “La scomparsa della Suora cieca ha lasciato un rimpianto in tutte; e il fatto che una giovane postulante, molto grave e spacciata dai medici, abbia incominciato a star bene appena deceduta Sr Amabile, fa pensare alle parole che un giorno ella le diceva: «Mi hanno detto che sei una giovane, piena di speranze; glielo dirò io al Signore di lasciarti qui a lavorare e di prendere me: intanto sono cieca»”.
Sr Amabile, seguendo l’esempio della sorella Sr Lucilla, entrò in Congregazione l’11 marzo 1948 nella comunità di Roma dove visse gli anni del postulato e il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1954. Buona, silenziosa, un po’ timida, è vissuta in diverse comunità dell’Italia donandosi con generosità nell’apostolato e nella vita comunitaria.