Carissime sorelle
Oggi 22 maggio 2009, nel cuore della notte, alle ore 0.15, nell’Ospedale San Camillo di Rieti (Italia), è tornata alla Casa del Padre la nostra sorella,
SUOR M. LOREDANA – CAROLINA VITO
nata a Pignataro Maggiore (Caserta), il 7 giugno1936.
Entra in Congregazione all’età di 14 anni, il 23 agosto 1950 a Roma San Paolo, così presentata dal suo parroco: “Sono ben lieto di presentare questa giovinetta, che è molto intelligente, proveniente dall’Azione Cattolica. Prego di volerla curare religiosamente perché suscettibile di una soda formazione cristiana e religiosa. Ringrazio umilmente il Signore che va benedicendo in un modo così mirabile questa nuova Parrocchia in cui mi ha posto a lavorare. Mi raccomando alle loro preghiere affinché in mezzo a questo risveglio di vocazioni voglia il Signore benedetto rendere sempre più cristiani i fedeli tutti della parrocchia…”. Dalla famiglia riceve una grande testimonianza di fede, come riconosceva Sr. M. Loredana: “Papà in questo ultimo periodo ha avuto modo di purificarsi maggiormente. La sofferenza non è stata per lui un peso, ha accettato tutto con serenità dalle mani di Dio, si è spento nella silenziosità così com’era vissuto. Ora ha raggiunto la cara mamma che lo attendeva da 14 mesi. Li penso insieme felici e beati a godere eternamente Dio” (19.11.1978).
La giovane Carolina è ad Alba per la prima formazione e compie il noviziato a Roma, emettendo la prima professione il 25 marzo 1955 e i voti perpetui il 25 marzo del 1961, sempre a Roma. Svolse la sua missione, per alcuni anni, nelle case San Paolo di Roma. Per la maggior parte del tempo fu però nei Centri di Apostolato Liturgico: a Milano, a Firenze, a Bologna, a Napoli. Dal 1997 è stata chiamata a dare la sua collaborazione in Vaticano, come responsabile della Comunità San Pietro e ultimamente incaricata del Centro Souvenir presso la Cupola di San Pietro. Aveva ricevuto la nuova missione, accolta nella fede, di essere superiora locale nella Comunità della Centrale telefonica. Il Divin Maestro venne a incontrarla prima, invitandola a partecipare al suo mistero pasquale. Nel pomeriggio del 3 aprile, venerdì prima della domenica delle Palme, Sr. M. Loredana è stata colta da un malore improvviso mentre era sul lavoro. Soccorsa prontamente è stata portata prima all’Ospedale Santo Spirito e quindi trasferita al Policlinico Umberto I. La sua situazione si è rivelata subito gravissima, con diverse complicazioni: setticemia, problema intestinale e poi polmonare. Trasferita in rianimazione all’ospedale di Rieti, si è reso necessario praticarle la tracheotomia. Questo le aveva dato la possibilità di lasciare la rianimazione e di essere trasferita, da alcuni giorni, nel reparto di geriatria. A un’apparente iniziale ripresa era succeduto l’aggravarsi che non lasciava molte speranze. Il Signore è venuto così ad associarla al mistero della sua Ascensione. La nostra sorella medico, Sr. M. Loretta Cariati, le è stata vicina in tutto il decorso. Il periodo della sua malattia si configura come una speciale associazione al mistero pasquale di Gesù: la sua Pasqua ha conosciuto, come quella del Maestro, molte sofferenze, alleviate dalla vicinanza delicata delle sorelle e dei familiari. Sua Eminenza il Card. Angelo Comastri, arciprete della Basilica San Pietro, si era pure recato all’ospedale a portarle la sua benedizione. Sr. M. Loredana ci fa dono di un grande amore e dedizione alla missione, non risparmiandosi mai, neppure quando, ultimamente, si erano resi evidenti disturbi di salute, specie cardiaci. Trasmetteva nel suo volto bellezza interiore, sensibilità per le persone, gentilezza d’animo, velata da un carattere energico. Sapeva gioire e gustare il bello, amava la partecipazione attiva alla liturgia, occupando volentieri i posti più vicini all’altare. La sua vita era caratterizzata dall’assiduità alla vita di preghiera, da un ordine interiore che certamente le favoriva un costante progredire nelle vie di Dio.
Adoriamo nella fede il misterioso disegno d’amore di Dio che si manifesta nella vita delle persone, rese segno e richiamo anche per noi.