PDDM Giappone: Sr. M. Lucia Matsumoto

Nazione di nascita: Giappone
+ 16/10/2024 Nagasaki

Carissime Sorelle,
mercoledì, 16 ottobre 2024, presso la Clinica Hirata, di Nagasaki (Giappone), alle 04:05 Gesù Maestro ha chiamato definitivamente a sé la nostra sorella

SR. M. LUCIA – HIROKO TERESIA MATSUMOTO
nata il 30 giugno 1934 a Hirado – Nagasaki (Giappone)

Di famiglia cattolica la piccola è portata al Fonte battesimale il 1° luglio 1934 e, con il dono della fede, riceve il nome nuovo: Teresia.
Grazie all’azione pastorale e vocazionale dei primi sacerdoti e fratelli paolini la giovane conosce la missione delle Pie Discepole del Divin Maestro e ne è attratta. Il 26 marzo 1950, all’età di sedici anni, lascia la famiglia ed entra a Fukuoka, presso la comunità della Società San Paolo, in attesa dell’arrivo delle prime missionarie italiane. Nel 1999 scrive alcuni appunti sulla sua storia vocazionale: «Un giorno dopo la scuola, in prossimità del diploma, dopo una breve visita eucaristica con cinque compagne di classe come al solito, ci sedemmo sui gradini di pietra davanti alla Chiesa e iniziammo a chiacchierare. Un uomo che era venuto a diffondere la Bibbia con i sacerdoti della Società San Paolo di Fukuoka si avvicinò e ci parlò. Parlava di una nuova Congregazione di suore che collaborava con la Società San Paolo: “Le Suore pregano molto davanti al Santissimo Sacramento. E ricamano e cuciono cose per la Chiesa”. Quando ho sentito queste parole, sono rimasta un po’ affascinata. All’epoca non mi rendevo conto che la Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro non esisteva ancora in Giappone, ma decisi di unirmi a loro. Il convento di Fukuoka, dove io e un’altra amica arrivammo nel marzo del 1950, era la Libreria della Società di San Paolo. Tre aspiranti attendevano l’arrivo delle suore e svolgevano l’apostolato delle PDDM. Il sacerdote italiano della Società San Paolo, che sarebbe stato il nostro superiore fino all’arrivo delle suore, e queste tre aspiranti ci accolsero. Quaranta giorni dopo, il 2 maggio 1950, due suore – Sr. M. Ilaria Vaia e Sr. M. Cordis Drudi – arrivarono dall’Italia attraverso gli Stati Uniti. Fu un giorno memorabile, quarantanove anni fa. Dio continua a chiamare in molti modi. Invita tutti i cristiani a vivere e testimoniare Gesù nell’Eucaristia. Ogni giorno rinnovo lo spirito delle Pie Discepole del Divin Maestro, che “rispondono a questa vocazione seguendo il Maestro più da vicino e donandosi senza riserve a Dio che ama sopra ogni cosa”».
Terminato il noviziato, il 5 maggio 1954, Sr M. Lucia Matsumoto emette la Professione religiosa a Kawaguchi, con le sei compagne che costituiscono il primo gruppo di Pie Discepole autoctone giapponesi. Il 20 ottobre 1957, è inviata missionaria in Canada, a Montréal, dove il 5 maggio 1959 emette la Professione perpetua. Rimane in Canada fino al giugno 1968, quando viene destinata a Roma in Italia, quindi a Nizza (Francia). In seguito andrà a Sanfrè e ad Alba per vivere la sua vocazione e missione di preghiera e di servizio nella carità.
Rientrata in Patria nello stesso anno, trascorre alcuni anni nelle comunità di Tokyo e Osaka, impegnata prevalentemente nel laboratorio di ricamo o nel servizio sacerdotale.
La sua vita consacrata trascorre nella fedeltà alla missione della Pia Discepola, nel servizio eucaristico, sacerdotale e liturgico, nelle diverse comunità in Giappone, impegnata soprattutto nei laboratori di ricamo e confezione. Consapevole del valore apostolico di questo impegno che è frutto anche di un contributo cosmico e sinergico scriveva: «Ora sono impegnata ad aggiungere gli ultimi abbellimenti ai tessuti e ai bellissimi fili di tanti colori, che mi sono arrivati grazie al lavoro di tante persone che non posso conoscere o vedere le capacità e il lavoro, a cominciare dal lavoro dei meravigliosi bachi da seta. Ricamo su stole e paramenti, sperando di dare loro una bellezza degna di Cristo. “O Signore, che sei nella Bellezza stessa, quanto sono meravigliose le tue opere di creazione! Rifletti ancora una volta la tua bellezza in ciò che viene usato per i riti sacri, al di sopra di ogni altra cosa al mondo”. Purifica e santifica le mie mani e il mio cuore, che offro come piccolo strumento. Questo è per il tuo santo banchetto e destinato all’uso dei tuoi santi sacerdoti».
Nel 1979 è nominata superiora della comunità DM di Tokyo Hachioji; nel 1988 superiora della comunità presso la Società San Paolo in Casa Provinciale e nel 2002 della comunità di Nagasaki.
Seppur fragile di salute mostrava grande entusiasmo e generosità nella missione che svolgeva con la caratteristica silenziosità di chi coltiva una vita interiore profonda. Era costantemente alla ricerca di una crescita progressiva, coerente e impegnativa, senza scendere a facili compromessi. Ripeteva spesso a sé stessa: «È sufficiente?». Per progredire nel cammino di santità, credeva nel confronto e nella correzione fraterna; interrogava umilmente perfino le sorelle più giovani al fine di ricevere suggerimenti e consigli. Anche negli anni della malattia e dell’anzianità i suoi bellissimi occhi, dallo sguardo trasparente e profondo, trasmettevano speranza e gioia per la consapevolezza di essere, ogni giorno, sempre più vicina all’incontro definitivo con il suo Maestro Gesù, sposo amato.
Nel 2017, a marzo, si è reso necessario il ricovero nella Clinica Hirata in Nagasaki, vicino alla nostra comunità DM per assicurarle le cure adatte al suo stato di salute. Spesso le sorelle andavano a visitarla, ma ultimamente le era diventato difficile mangiare e parlare: e la sua fragilità fisica era sempre più manifesta. Tuttavia, perseverava, partecipando alla recita delle preghiere e ricevendo, consapevole, il sacramento dell’Unzione degli infermi. Finché, di buon mattino, quando era ancora buio, ha udito il grido che annunciava: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Ed ella, pronta, con la lampada accesa si è alzata per entrare nella sala delle Nozze (cfr Mt 25,1-13).
Ora, mentre ci prepariamo al 75° anniversario dell’arrivo delle Pie Discepole in Giappone (1950 – 2025), Sr. M. Lucia è per noi una testimone di speranza e di fiducia che nulla è impossibile a Dio e che, anche nella sterilità e nella vecchiaia, la Sua Parola può far germogliare vita nuova e generosa. L’intercessione della comunità paolina giapponese del Cielo, di cui ora fa parte anche Sr. M. Lucia, ottenga, a noi e alla Chiesa tutta, il dono di nuove e sante vocazioni per l’avvento del Regno di Dio nel mondo.


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