SSP Spagna: + Fratel Graciliano Francisco Javier Bañuelos Díez

Alle prime ore dell’alba del 6 ottobre, presso l’Ospedale Ramón y Cajal di Madrid (Spagna), è tornato alla Casa del Padre il nostro fratello Discepolo del Divin Maestro

FRATEL GRACILIANO FRANCISCO JAVIER BAÑUELOS DÍEZ
84 anni di età, 73 di vita paolina, 66 di professione religiosa

Graciliano nasce il 31 maggio 1936 a Barrio Panizares, un piccolo paese non lontano da Burgos, una delle città principali della Regione di Castilla, nel Nord della Spagna. È il più giovane di sei fratelli nati in una famiglia semplice, dove papà Ciriaco è agricoltore e mamma Basilisa Díez casalinga. Viene battezzato il 2 giugno nella parrocchia di San Cristobal e cresimato il 16 gennaio del 1947 nella parrocchia di San Miguel Arcangel.

Segue a distanza di quattro anni le orme di suo fratello Eugenio, anch’egli Discepolo del Divin Maestro – deceduto nel 1995 a Madrid – ed entra in Congregazione l’11 settembre 1947 nella comunità di Zalla. Il 7 settembre 1953 inizia il noviziato nella comunità di Bilbao, dove l’8 settembre 1954 emette la Prima professione, assumendo il nome religioso di Francisco Javier. La rinnoverà in perpetuo l’8 settembre 1959 a Zalla.

Vive la sua prima esperienza apostolica nel reparto di incisione della tipografia: prima nella comunità di Zalla (1959-1977) e poi in quella di Madrid-Las Rozas (1977-1979). Segue, negli anni che vanno dal 1980 al 1987, un periodo di apostolato nell’agenzia della San Paolo Film di Bilbao.

Dal 1988 al 1995 lo ritroviamo a Madrid–Vizconde de los Asilos con un incarico nel settore amministrativo della rivista Familia cristiana. Passa successivamente nella comunità di Madrid–Resina, prima inserito nel magazzino (1995-2012) e poi dedito ai molteplici servizi comunitari (2012-2018). Dopo la chiusura di quest’ultima comunità nel dicembre del 2018, giunge in Casa provinciale fino alla fine dei suoi giorni, quando, a causa di complicazioni respiratorie dovute al Covid-19, è deceduto.

Fratel Graciliano amava le cose fatte bene; non era conformista nel suo modo di pensare ed era sicuramente una persona generosa e capace di spendersi per l’apostolato. Sapeva mescolare al suo impegno anche una buona dose di allegria. Amava la lettura, sopratutto quella dei libri di storia ed era contento per la sua chiamata ad essere Discepolo del Divin Maestro.

Nel giorno del suo 50° di Professione religiosa, celebrata nel 2005 insieme ad altri tre Discepoli, così si esprimeva il Superiore generale, don Silvio Sassi: «Vi siamo grati per l’esemplare fedeltà e per il generoso contributo offerto alla Congregazione durante il vostro lungo servizio apostolico. In simili occasioni, il beato Giacomo Alberione soleva dire che le tappe significative di vita paolina “sono una grandissima grazia, che comprenderemo solo in cielo; meritano la riconoscenza di tante anime e sono consolazioni per la vita e per la morte”. Il Signore non mancherà di ricompensare la vostra operosità e le vostre fatiche con il “centuplo” promesso agli apostoli».

E proprio questo “centuplo” è ciò che fratel Graciliano ora riceve in Paradiso, accolto dal Beato Giacomo Alberione insieme al Venerabile fratel Andrea Borello e a tutta la Famiglia Paolina.

 

Roma, 7 ottobre 2020

Don Domenico Soliman, ssp


In accordo alle locali norme civili, a causa della pandemia di Covid-19 non si terrà il tradizionale rito delle esequie funebri. La salma è stata immediatamente cremata. Le ceneri verranno deposte nella cappella della Società San Paolo presso il cimitero di Las-Rozas.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


ITAESPENG