Carissime Sorelle,
Oggi, 22 marzo 2012, alle ore 9.30, nella Comunità di Sanfrè, il Divin Maestro ha chiamato a sé la nostra sorella,
SUOR M. NIVEA – IDA MAESTRO
Nata a Viola (CN) il 13 maggio 1929.
Battezzata lo stesso giorno della nascita, festa di nostra Signora di Fatima, la piccola Ida cresce in un ambiente cristiano per tradizione e convinzione. Appartenente all’Azione Cattolica Italiana e proveniente da una delle migliori famiglie del paese, secondo la testimonianza del suo parroco, poco più che diciottenne, il 27 novembre 1947, lascia i suoi monti per seguire la particolare vocazione di Pia Discepola che l’affascinava. Entra ad Alba (CN) in Casa Madre, nel primo dopoguerra, rispondendo con generosità a tutto ciò che comporta la vita di consacrazione. Nonostante il periodo di prova che la Congregazione sta vivendo per giungere al pieno riconoscimento dell’autonomia giuridica dell’Istituto non mancano nuove vocazioni che comprendono la bellezza e l’importanza di una Famiglia religiosa tutta dedita all’amore di Gesù Maestro presente nell’Eucarestia, nel Sacerdozio e nella Chiesa.
Le responsabili della sua prima formazione hanno fiducia in lei: “Bella vocazione! – scrivono –
intelligente, di buon carattere e buon spirito. Ancora un po’ piccola per ogni genere di apostolato, ma facilmente educabile e capace di progredire”. Il 24 marzo 1949 entra in noviziato ad Alba e, l’anno successivo, il 25 marzo 1950 emette la Professione religiosa ricevendo il nome nuovo – Maria Nivea – ad onore della Beata Vergine Maria della Neve venerata al suo paese natale e in ricordo anche delle sue belle montagne che d’inverno si ammantano di neve.
Rimane ad Alba per alcuni anni prestando il servizio dell’accoglienza come portinaia e
telefonista. Il suo tratto delicato, discreto e attento è noto a tutti e la caratterizzerà sempre, anche in seguito quando si trova a contatto diretto con le persone nei Centri di Apostolato Liturgico. Il 25 marzo 1955, a Roma, emette la Professione perpetua. Inizia per lei un lungo periodo di apostolato a servizio della liturgia, missione che svolge nei CAL di Roma SMM, Firenze, Genova, Milano RA e Alba. Nel 1971, nel tempo in cui le Pie Discepole collaboravano con la Soc. San Paolo per le edizioni, è a Milano in legatoria. Coloro che l’avvicinano apprezzano la sua precisione, la sensibilità artistica e musicale che ha imparato ad affinare in Casa come autodidatta, fin dai primi anni della formazione. Descrivendo le sue impressioni sull’arte afferma: «La Pia discepola ha “la brama della bellezza” e deve cercare di
cogliere l’incanto che si trova sulla terra e manifestarlo alle creature nel suo apostolato. L’arte è l’espressione della vita spirituale per mezzo di forme materiali. L’arte si propone di attuare quanto di più bello vi possa essere nell’esercizio del culto dovuto a Dio».
Ama la Congregazione e la sua vocazione: la sua corrispondenza epistolare testimonia la
gratitudine alle Superiore che negli anni si susseguono nel governo dell’Istituto.
Di costituzione fisica minuta e fragile di salute non si risparmia. Finché le forze la sostengono, con generosità si ingegna per servire le sorelle più inferme quando, nel 2006, è trasferita nella comunità di Sanfré. Fedele all’adorazione eucaristica, che ha vissuto per tutta la sua vita come ministero d’intercessione, continua a pregare per la Chiesa, i sacerdoti, le vocazioni.
Colpita da un carcinoma ovarico e peritoneale, nel 2011 ha subito un intervento chirurgico, ed è stata sottoposta a chemioterapia. Anche la sofferenza è vissuta in unione alle sofferenze di Cristo, come prezioso apostolato ricco di intenzioni di bene. Sostenuta dal conforto dei sacramenti e dalla comunità ha concluso il suo terreno pellegrinaggio in serenità, lasciando attorno a sé molta pace, così come è vissuta.