poco dopo la mezzanotte, nel reparto “Regina degli Apostoli, della comunità di Alba, il Padre della Luce ha chiamato alla gioia eterna una delle più grandi missionarie paoline
SCARPA ADALGISA Sr ELISEA
nata a Tissi (Sassari) il 20 aprile 1928
Le motivazioni che hanno sempre accompagnato la vita di questa cara sorella, si possono già cogliere nella letterina autografa, scritta il 2 settembre 1949, alcuni giorni prima dell’ingresso in Congregazione: “Prometto fin d’ora di mettermi completamente nelle mani delle superiore sia per la formazione spirituale che per qualsiasi incarico mi vogliano affidare. Mi sembra che qualsiasi mansione nella casa di Dio, anche la più umile, sarà per me il più grande onore di cui mi riterrò sempre indegna”. Questo scritto delinea bene la personalità di Sr Elisea, la sua umiltà e fede, il desiderio di piena donazione nella missione che il Signore, attraverso l’obbedienza, le affidava. Lei stessa aveva sperimentato nella giovinezza la potenza del Vangelo che aveva convertito la sua vita. E da allora aveva avuto il solo, grande desiderio di portare il Vangelo a quante più persone possibili. La sua persona, come fragile vaso di creta, conteneva uno zelo, un amore, una passione indescrivibile che l’ha portata a farsi “tutta a tutti”, come l’apostolo Paolo.
Al termine del noviziato, il 19 marzo 1953 emise a Roma, la prima professione. Nella comunità di Avellino ebbe subito occasione di esercitarsi in quella modalità apostolica che l’avrebbe caratterizzata: la propaganda. E dopo qualche mese dalla professione perpetua, nell’estate del 1958, venne chiamata ad affiancare le prime sorelle che stavano avviando la fondazione in Congo, a Kinshasa. Per quarant’anni, Sr Elisea si dedicò all’annuncio del Vangelo in Africa e fu davvero un’apostola infaticabile, protagonista, come Paolo, “di viaggi innumerevoli, pericoli nelle città e nel deserto, pericoli sul mare e nell’aria; fatica e travaglio…”. Quante borse, quanti pacchi di libri sono passati attraverso le sue mani mentre le sue braccia diventavano sempre più forti, più capaci di spostare pesi per il Regno di Dio! …