Alle ore 11.40 (ora locale) di ieri 11 settembre, presso l’ospedale Los Ángeles di Acoxpa (Città del Messico) dove era ricoverato da un mese, è tornato alla casa del Padre, a motivo di complicazioni dovute al diabete, il nostro confratello
DON RODOLFO GUILLERMO CIRA SORIA
73 anni di età, 55 di vita paolina, 49 di professione e 41 di sacerdozio.
Un Paolino gioviale e laborioso al contempo, che soprattutto negli ultimi anni della sua vita ha dovuto affrontare la precarietà della salute, mostrando però forza interiore e voglia di vivere, nonostante fosse costretto a muoversi su una sedia a rotelle.
Queste qualità umane Rodolfo le ha vissute fin da quando abitava nel suo paesino di origine, Teremendo (Stato del Michoacán), a poco più di 250 km da Città del Messico, in una zona collinare. Vi era nato il 23 giugno 1945, in una famiglia contadina, ultimo di cinque figli.
Il 15 gennaio del 1963 fa il suo ingresso in Congregazione nella comunità di México Vocazionario, solitamente denominata di Taxqueña, e nella medesima comunità il 7 settembre del 1968 inizia il noviziato che conclude con la prima Professione religiosa l’8 settembre dell’anno dopo, prendendo il nome di Guillermo. Rimane in questa comunità anche gli anni di juniorato, fino a quando viene ordinato presbitero, nel suo paese natio, il 6 luglio 1977 da mons. Estanislao Alcazar.
Dopo l’ordinazione don Rodolfo parte per Guadalajara dove prima è impegnato nell’apostolato della diffusione (1977-1989) e successivamente Superiore della comunità (1989-1992). Negli anni che seguono lo troviamo a Guadalajara (1992-1993), a México Casa provinciale (1993-1999) come direttore della litografia Edilux, ad Aguascalientes come Superiore (1999-2002) e a Coatzacoalcos poco più di un anno.
Nel 2004 sorgono i primi problemi di salute che lo costringono a un nuovo ritmo di vita. Dopo tre anni a Guadajara (2004-2007) è delegato in due comunità: a México Casa provinciale (2007-2013) e a Coatzacoalcos (2013-2015). Lascerà quest’ultima per dedicarsi maggiormente alla salute, prima a Guadajara e dal 2016 a México Casa provinciale.
Negli ultimi anni, don Rodolfo non si è risparmiato nel ministero, sempre disponibile per le celebrazioni dell’eucarestia, l’accompagnamento spirituale, le confessioni e momenti di formazione, soprattutto rivolto ad alcune congregazioni famminili, alimentato anche da una profonda amicizia.
Un Paolino che ha vissuto intensamente l’apostolato, anche quello della sofferenza, donandosi nella semplicità, gioviale e sempre attento alla vita comunitaria. Un uomo ottimista, capace di esprimere la gioia di vivere e la lode al Signore con il canto. In una occasione, ricordando gli inizi della sua vocazione, condivideva un motivo che lo ha aiutato a decidere per la nostra Congregazione: pensava cioè che, occupandosi i Paolini della comunicazione, avrebbe avuto la possibilità di incidere molti dischi. Anche se questo sogno non si è realizzato, la sua vita è stata una lode al Padre.
Ora don Rodolfo canta la misericordia di Dio in cielo. A lui affidiamo il prossimo Sinodo dei Vescovi sui giovani e le nuove generazioni paoline perché esprimano con tutta la vita e con i linguaggi moderni il loro magnificat alla Trinità, e siano testimoni della vita nuova.
Accompagniamo il nostro confratello con il suffragio e affidiamolo al Signore; possa gioire in eterno insieme al nostro Beato Giacomo Alberione e ai tanti Paolini ora nell’Eternità.
Roma, 12 settembre 2018
Don Domenico Soliman, ssp
I funerali si sono svolti martedì 12 settembre alle ore 10.30 presso la cappella della comunità di México Vocazionario. La salma sarà tumulata nel Pantheon della Famiglia Paolina a San Nicolás Tolentino (Città del Messico).
I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).