Alle ore 9.15 circa (ora locale) di martedì 10 luglio 2018, è deceduto a Montreal (Canada), il nostro fratello Discepolo
FRATEL BRUNO BARBIERO
65 anni di età, 54 di vita paolina, 46 di professione
Stava andando a Messa a piedi nella parrocchia non molto lontana dalla Comunità, quando in modo accidentale è stato investito da un camion: l’impatto è stato così violento da morire all’istante. Era giunto a Montreal nell’ottobre del 2013, ultima tappa di una vita realmente spesa per la missione.
Bruno nasce a Padova l’11 febbraio 1953 ma la sua famiglia dopo qualche anno si sposta a Creola di Saccolongo (Provincia di Padova), un paesino vicino ai Colli Euganei, famosi per un grande Parco regionale, all’interno del quale si trova anche l’Abbazia benedettina di Praglia.
Da giovanissimo, il 1° di settembre del 1962, inizia il suo cammino vocazionale nel pre-vocazionario di Centrale di Zugliano (Provincia Vicenza), un’esperienza del tutto singolare voluta da Don Alberione e condotta dalle Pie Discepole del Divin Maestro di questa comunità, durata però solo qualche anno.
Entra nella comunità paolina di Modena come aspirante nel 1963 e vi rimane per le scuole medie e superiori, fino al 1971. Qui studia all’Istituto Tecnico Professionale per le Arti Grafiche, raggiungendo la qualifica di tipo-compositore, specializzazione che gli servirà più tardi per il suo apostolato, spesso chiamato a dirigere la tipografia.
L’8 settembre del 1971 inizia il noviziato ad Albano Laziale (Roma) e l’anno successivo, emette la prima Professione religiosa come Discepolo del Divin Maestro. Trasferito a Roma frequenta alcuni corsi all’Istituto Mater Ecclesia presso la Pontificia Università Lateranense. Nel frattempo studia il francese e si aggiorna nella tecnica tipografica. È anche caporeparto in tipografia.
Dal 1975 fratel Bruno inizia la sua vita missionaria, fino a martedì scorso, quando cioè il Signore lo ha chiamato a sé. Cinque sono le Nazioni che lo accoglieranno come Paolino.
La prima è il Congo, dove arriva da giovane professo all’età di 22 anni. Vi giunge la prima volta nel 1975 appunto, inserendosi nella comunità di Kinshasa, per aiutare in tipografia, e per assumere poi la direzione del reparto d’impaginazione. In Congo ritornerà una seconda volta (2002-2004) e successivamente dal 2010 al 2013, come Direttore generale dell’apostolato a Kinshasa, e come coordinatore della tipografia a Lubumbashi.
La terra che però ha servito per più tempo è sicuramente la Colombia. Arriva a Bogotá nel 1977 e vi rimane ininterrottamente fino al 1995. L’impego apostolico era ancora la tipografia che pian piano ha trasformato con nuovi macchinari, dando così un forte impulso a innumerevoli pubblicazioni, ma anche la direzione generale dell’apostolato, servizio che gli permetterà di incrementare la costruzione di nuove librerie in Colombia e in altre Nazioni del Centro-America. Proprio a Bogotá emetterà la Professione perpetua il 29 giugno 1978.
Non va dimenticato però il suo impegno all’interno del CIDEP, come membro del Direttivo e specificatamente incaricato a seguire il settore della Diffusione. Dal 1996 al 2002 infatti, fratel Bruno vive a San Paolo (Brasile) e insieme ad altri confratelli dà impulso a nuove iniziative, visitando le librerie sparse nelle diverse Circoscrizioni e accompagnando le realtà apostoliche nel loro sviluppo.
Un importante periodo della sua vita missionaria è legato alla Regione Canada-Francia. Nel 2004 giunge nella comunità di Arpajon (Francia) e fino al 2007 è direttore della libreria di Parigi, Direttore generale dell’apostolato, e Vicario di Circoscrizione. In questo periodo è anche membro del CTIA (2005-2007). Nel settembre del 2007 parte per Sherbrook (Canada) impegnato in libreria, apostolato che continuerà fino al 2010, quando viene inviato a Montreal (nel 2009), inserito nella libreria presente in città. A Montreal vi ritornerà nell’ottobre del 2013 come responsabile del magazzino. Dal novembre del 2015 era anche delegato del Superiore regionale per la comunità.
Ricordare questo nostro confratello oggi, vuol dire pensare alla sua passione apostolica. Ovunque si è speso con tanta generosità, ha usato la tenacia per superare le non poche difficoltà, per ammodernare le nostre tipografie e per aprire nuove librerie… Nei suoi diversi impegni ha mostrato forza d’animo e una concreta lungimiranza; alle volte era esigente e deciso nel sostenere le sue idee. Un Discepolo che ha veramente lavorato molto, e che, proprio per questo, ultimamente ha dovuto rallentare i suoi impegni.
Non va dimenticato il suo umorismo, il suo fare alle volte scherzoso, tratto che insieme all’entusiasmo apostolico, lo rendevano una persona capace di adattarsi alle diverse situazioni.
Affidiamo ora fratel Bruno alla bontà del Divin Maestro. Insieme ai Beati Alberione e Timoteo Giaccardo, possa essere accolto nella Città celeste, sicuro che il bene vissuto tra noi è ciò che rimarrà in eterno.
Roma, 12 luglio 2018
Don Domenico Soliman, ssp
Ad oggi, non è stato stabilito ancora il giorno del suo funerale, né il luogo della sepoltura.
I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).