PDDM USA: Sr. M. Luz Pichardo

Nazione di nascita: Messico
+ 10/10/2024 Boston

Carissime Sorelle,
mercoledì, 10 ottobre 2024, presso il Massachusetts General Hospital di Boston (USA), alle 23:50, il Maestro Divino ha chiamato all’eternità la sua Discepola

SR. M. LUZ – MARIA DE LA LUZ PICHARDO
nata l’8 giugno 1951 a Puruandiro – Michoacán (Messico)

Secondogenita di dieci figli, la domenica successiva alla nascita, il 17 giugno, viene portata al Fonte battesimale per entrare nella grande famiglia dei figli e delle figlie di Dio.
Conosciute le Pie Discepole del Divin Maestro, non ancora diciassettenne, il 15 febbraio 1968, entra in Congregazione a Città del Messico per iniziare il cammino formativo alla vita consacrata. È una giovane socievole e allegra, entusiasta per le opere della Congregazione,
generosa e di buona volontà nel comprendere e vivere sempre meglio lo spirito della vita religiosa paolina.
Viene inviata negli Stati Uniti, a Brookline (Massachusetts), per il noviziato, al termine del quale l’8 settembre 1971 emette la Professione religiosa a Fresno (California) e la Professione perpetua il 19 ottobre 1977 a Staten Island (New York).
Trascorre tutta la sua vita negli Stati Uniti, nelle diverse comunità della Delegazione – Fresno, Detroit, S. José, Boston, Staten Island, Los Angeles, Monrovia – svolgendo la sua missione a servizio dell’Eucarestia, del sacerdozio e della liturgia. Per alcuni anni è impegnata
nella Casa del clero diocesano Regina Cleri in Boston e anche presso la comunità della Società San Paolo a Staten Island e poi a Los Angeles.
Nel 2020, con la chiusura della comunità in Staten Island, viene trasferita a Boston assumendo il servizio al Centro dell’Apostolato Liturgico.
Ispirata dal nome ricevuto nel Battesimo – Maria de la Luz – è particolarmente grata per il dono della vita consacrata e cresce nel tempo la consapevolezza di dover corrispondere con quanta più coerenza possibile alla missione personale di essere luce che brilla quotidianamente e silenziosamente, come una candela che illumina e riscalda.
Ha cura di conoscere sempre meglio il carisma specifico e, dopo aver partecipato, in Italia, ad una iniziativa di Congregazione finalizzata ad approfondire l’Identità carismatica della Pia Discepola nel 1977, continua a dedicarsi con maggior zelo a vivere e far vivere la
bellezza di una vocazione sacerdotale che si radica sul Battesimo e matura nei diversi ministeri ecclesiali.

Le sorelle della sua comunità testimoniano di lei che era una persona calma, di pace. Difficilmente si dimostrava arrabbiata; anche nelle occasioni di inevitabile disaccordo – il che era normale – sapeva riconciliarsi prontamente senza rimanere a lungo distante e fredda nelle
relazioni interpersonali. Davvero questa è una grande virtù, che favorisce una vita fraterna e serena.
Aveva maturato una armonia interiore che esprimeva anche in piccoli gesti e attenzioni. Amava i colori e il design ben curato; si divertiva a preparare i tessuti e la carta colorata per le esposizioni del Centro di Apostolato Liturgico o per le feste comunitarie. Questi erano
i suoi momenti più felici. Inoltre, aveva un grande senso dell’umorismo e un grande senso della misura, nel parlare e nel tacere, che la caratterizzava nella relazione con gli esterni, specie i laici e i sacerdoti che frequentano il Centro di Apostolato Liturgico di Boston.
Confidenzialmente parlava spesso di argomenti importanti: della vita, della vita religiosa, della famiglia, degli amici, di tutto e di qualsiasi cosa. Ha affrontato i problemi della vita con calma. E parlando del fine della sua vita spesso lei confidava che non era spaventata
dalla morte. Si affidava fiduciosa e ripeteva spesso: “Cosa sarà, sarà!”. Consapevole della propria vulnerabilità comprendeva le fragilità degli altri e si prendeva cura delle persone più fragili cercando di consolarle anche solo con una parola gentile. Donna di preghiera, poneva una grande fiducia nella potenza dell’intercessione, nella preghiera del Rosario. Univa al tempo quotidiano di adorazione eucaristica, gesti semplici di carità in particolare verso le persone più povere e svantaggiate.
Un mese fa, circa, le sorelle a Boston hanno organizzato la celebrazione di chiusura del Centenario e per l’occasione è stato invitato Sua Em.za il Cardinale Sean O’Malley che ha pronunciato parole di apprezzamento per il nostro servizio in diocesi e per la nostra vocazione specifica. Sr. M. Luz era stanca per i preparativi, ma felice dell’evento che ha ravvivato in lei il dono del carisma ricevuto.
Il 26 settembre scorso, colta da malore improvviso, è stata ricoverata d’urgenza al Massachusetts General Hospital, dove le è stato diagnosticato un doppio aneurisma cerebrale.
La comunità e i sacerdoti di Boston l’hanno accompagnata da vicino con la preghiera e il sostegno fraterno in questi giorni, visitandola quotidianamente. Mercoledì 2 ottobre, ha ricevuto l’unzione degli infermi e la benedizione apostolica. Dopo questo momento di preghiera, e dopo essersi consultati con la famiglia, i medici hanno rimosso il dispositivo di supporto vitale. Sr M. Luz ha continuato a respirare tranquillamente fino all’arrivo dei suoi famigliari dal Messico. Giunti a Boston si sono recati immediatamente in ospedale: hanno pregato e trascorso del tempo con lei finché non è tornata alla Casa di Dio.
Così, cara sorella, desideriamo ricordarti: silenziosa nel servizio al Centro Liturgico, accogliente verso tutti con il tuo sorriso sereno, capace di scherzare e ingegnosa nel farci sorridere. Così, come abbiamo pregustato la festa dell’Eucarestia e del Centenario di Fondazione insieme, ora accompagnaci nel cammino della vita terrena perché possiamo trasmettere con autenticità lo stile di vita evangelica che caratterizza ogni discepola di Gesù Maestro.


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