FSP India: Sr Tecla D’Mello

Nazione di nascita: India
+ 06/10/2024 Mumbai

Carissimi,

in questa XXVII Domenica del T.O., alle ore 9, nella comunità di Mumbai (India) il Divin Maestro ha attirato a sé per donarle Vita in pienezza, la nostra sorella

D’MELLO GLORIA sr TECLA
nata a Bulsar (Mumbai, India) il 9 dicembre 1930

«Gesù, il mio Maestro, è diventato il centro della mia vita consacrata e della missione. Lo slogan di Don Alberione: Vivere Cristo e dare Cristo mi ha attratta fin dall’inizio della vita paolina ed è rimasto vivo e attivo fino ad oggi…»: questa testimonianza offerta in occasione del Seminario Internazionale della Formazione del 2010 colora e dà senso a tutta l’esistenza di sr Tecla che nella benevolenza e nella pace, nella serenità di una vita profondamente unificata, ha sostenuto le sorelle della provincia indiana in una progressiva crescita carismatica e apostolica.

Entrò in congregazione nella casa di Mumbai l’8 dicembre 1954, dopo aver conseguito, in famiglia, il diploma dell’high school. Nel tempo della formazione iniziale si impegnò specialmente nella diffusione itinerante prima di recarsi a Roma per il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1958. Con un ricco bagaglio formativo e linguistico rientrò in India, a Mumbai, per continuare a spargere il seme del vangelo di scuola in scuola, di ufficio in ufficio, di casa in casa. Ben presto per la saggezza, la maturità vocazionale, la capacità di ascolto, è stata chiamata a compiti di governo. Per quattro mandati ha svolto il servizio di consigliera (a volte anche di vicaria provinciale) negli ambiti della formazione e della spiritualità. Nella comunità di Calcutta, per un sessennio, è stata un’amata superiora locale. A Secunderabad come pure a Panjim (Goa) ha servito il popolo con grande spirito ecumenico e universale. A Mumbai per qualche tempo ha diretto la legatoria rivelandosi una brava organizzatrice.

È stata una sapiente formatrice delle aspiranti e di alcuni gruppi di juniores nel tempo di preparazione alla professione perpetua. Era davvero proverbiale il suo amore a don Alberione e a M. Tecla. Viveva in sintonia con loro, ne ricordava gli insegnamenti, cercava d’imitarne lo stile di vita e soprattutto il loro rapporto d’intimità con il Maestro divino. Confidava alle formatrici paoline riunite a Roma: «Nei momenti di crisi di ogni genere, confusione e dubbio le domande: “Tecla, dove sei? Dove sono la tua mente e il tuo cuore?…”, mi hanno aiutata a rinnovare il mio fervore, a rettificare le mie motivazioni, a ritornare al luogo dove devo essere, al luogo a cui appartengo. Anche nei momenti oscuri della mia vita Gesù era misteriosamente vicino a me con la sua mano aiutandomi a compiere scelte giuste».

Parlava correttamente la lingua italiana ed era felice quando poteva rendersi utile nei compiti di traduzione. In questa veste accompagnava con gioia e tanta discrezione le sorelle del governo generale nella visita alle comunità, felice di avere pure lei l’occasione di rivedere tanti volti amati e ben conosciuti.

Ha trascorso gli ultimi quindici anni dapprima ad Ahmedabad, poi a Trivandrum, a Mangalore e infine a Mumbai. Ormai la situazione di salute andava declinando ma non si scoraggiava. Con la consueta serenità scriveva: «Metto tutto ai piedi del mio Maestro. Anche se non sono coinvolta nell’apostolato diretto, mi sento unita con le sorelle che operano in prima linea non solo nel mio paese ma in tutto il mondo». Fino alla fine è rimasta calma e tranquilla edificando quanti le rendevano visita. Si è spenta serenamente nel sonno, nel giorno in cui la Chiesa locale celebra la Giornata del ringraziamento. La sua vita offerta come sacrificio di soave odore, è divenuta oggi, il più bell’inno di ringraziamento e di lode al Padre per le grandi opere che Egli realizza in quanti hanno il coraggio di affidarsi pienamente a Lui.

Con affetto.

 sr Anna Maria Parenzan

Roma, 6 ottobre 2024


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