PDDM Italia: Sr. M. Piergiuliana Farina

Nazione di nascita: Italia
+ 01/10/2024 Albano

Carissime Sorelle,
martedì 1° ottobre 2024, alle 23:15, Gesù Maestro ha visitato la Comunità DM in Albano Laziale (Italia), chiamando definitivamente a sé la sua discepola e nostra sorella

SR. M. PIERGIULIANA – VITTORIA FARINA
nata il 7 Ottobre 1941 a S. Martino dei Mulini RN (Italia)

Battezzata l’11 ottobre riceve, con il dono della fede della Chiesa, il nome di Vittoria. Cresce in una famiglia contadina a San Martino dei Mulini, piccola frazione del comune di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini. Incontrate le Pie Discepole del Divin Maestro, e percepita la vocazione alla vita religiosa, non ancora ventenne lascia la sua famiglia ed entra in Congregazione ad Alba (CN) il 25 gennaio 1961, nella festa della conversione di S. Paolo.
Terminati gli anni della prima formazione il 25 marzo 1963, a Roma, emette la Professione religiosa e nel 1968, sempre il 25 marzo a Roma, emette la Professione perpetua.
Sono gli anni del Concilio Vaticano II e le giovani professe partecipano con entusiasmo al fervoroso rinnovamento ecclesiale, pregando e aggiornandosi. Sono gli anni che formano anche Sr. M. Piergiuliana allo spirito universale della cattolicità e ne temprano l’appartenenza cogliendo nel cuore l’autentica vocazione e missione a servizio dell’Eucarestia, del Sacerdozio e della Liturgia.
Sr. M. Piergiuliana si distingue per la pietà liturgica ed eucaristica vissuta e sentita, per la generosità costante e discreta nella missione, improntata sulla silenziosità e mitezza. Sostiene con la preghiera e l’offerta della vita tutti i presbiteri, invitandoli ad una testimonianza di santità e apostolato. Ed è orgogliosamente fiera quando nella sua famiglia matura una vocazione presbiterale.
Indirizzata agli studi, nel 1967 consegue la maturità magistrale. In seguito, frequenta l’Istituto Teologico “Regina Mundi” aggregato alla Pontifica Università Gregoriana ottenendo il Magistero in Scienze Religiose con ottimi risultati (1972). Frequenta inoltre la Scuola Vaticana di paleografia diplomatica e archivistica e ottiene la formazione specifica presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Questo per meglio svolgere il suo servizio presso il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, dal 1975 al 1990.
Lasciato questo servizio è destinata all’Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma (1990 – 1995) e, in seguito al Centro Azione Liturgica, un’associazione di cultori di liturgia e operatori pastorali voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana, al servizio delle Chiese che sono in Italia.
La vita liturgica è, di fatto e per carisma, il cuore che palpita nella missione vissuta da Sr. M. Piergiuliana, per favorire alle comunità cristiane di vivere ciò che celebrano e di partecipare con intelligenza e consapevolezza alla liturgia «per ritus et preces».
L’esperienza di servizio ecclesiale, così ampia e intensa anche nelle relazioni interpersonali, continuerà ad essere messa a frutto negli anni in cui assume l’incarico di seguire gli abbonati della Rivista di formazione e informazione liturgica “La Vita in Cristo e nella Chiesa”. Precisa, discreta e cordiale, instaura con le persone e le comunità che la contattano una relazionale cordiale che testimonia come
la preghiera liturgica dia l’impronta ai dettagli della vita quotidiana: «vigilanti nella preghiera, operosi nella carità ed esultanti nella lode».
A diverse riprese è stata superiora di alcune comunità: Firenze (1973 – 1975), Roma SMM (2012 – 2015), Bari (2018 – 2021). Così testimoniano di lei: «Una donna piccola, riservata, precisa, cortese e affabile, capace di far sentire a proprio agio il suo interlocutore e di spalancare la porta del cuore oltre che della propria casa a chi si rivolgesse a lei per qualunque motivo. Ricordo sempre con tanto
piacere quelle domeniche pomeriggio in cui mi recavo nella comunità di via Quintino Sella a Bari per l’adorazione e la preghiera dei Vespri e la vedevo comparire con il suo abituale sorriso sul pianerottolo di casa, pronta a fare gli onori di casa. Era immancabile questa domanda: “Gradisci un caffè o vuoi bere qualcos’altro?”. Alla fine della preghiera condividevamo sempre qualche momento insieme, dove mi raccontava del suo servizio durante il Congresso Eucaristico Nazionale celebrato nel capoluogo pugliese nel 2005, dei preparativi della settimana liturgica nazionale a San Giovanni Rotondo ed altre esperienze da lei vissute con grande entusiasmo. Non mancava poi, in perfetta sintonia con il suo carisma di Pia Discepola, di chiedermi di pregare per suo nipote, presbitero della diocesi di Rimini».
E ancora: «Desidero sottolineare tre tratti distintivi di Sr. M. Piergiuliana che, personalmente, hanno arricchito la mia fede. Innanzitutto, la sua silenziosità: lei non faceva rumore attorno a sé, ma era profondamente concentrata nel suo percorso di crescita personale e nel suo apostolato, senza mai ostentarlo. In secondo luogo, la sua straordinaria capacità di dialogo e collaborazione in gruppo, donando agli altri quella leggerezza tipica di chi sa cosa è l’essenziale. Tuttavia, ciò che più mi ha colpito di lei e che penso la contraddistinguesse fosse la sua apertura nei confronti delle persone e delle novità della vita. Non è da tutti guidare un gruppo di 25 ragazzi nell’iniziazione cristiana, affrontando le sfide legate all’età e le difficoltà tecnologiche imposte dal COVID-19. Eppure lei lo ha fatto egregiamente!».

Provata nella salute fisica con metastasi diffuse, ha progressivamente affinato, come oro nel crogiuolo, la sua consacrazione di Pia Discepola intensificando l’offerta consapevole della vita, nella fraternità, nella preghiera quotidiana e nell’affidamento fiducioso al Dio della misericordia.
Cara Suor M. Piergiuliana, nel cuore della notte, lo Sposo divino ti è venuto incontro e ti ha trovata pronta con la lampada accesa della carità, con l’olio delle buone opere, raccolto giorno dopo giorno, in piccoli vasi della semplicità e della serenità. La chiamata definitiva del Maestro Divino ti ha raggiunto mentre la Chiesa universale continua il suo cammino sinodale con umiltà e intelletto spirituale.
Tu ne avresti gioito intensamente con la partecipazione orante. Grazie per la tua testimonianza autentica di consacrata e di donna di grande umanità. Ora, purificata nel crogiuolo della sofferenza, prendi parte all’Eucaristia senza fine dove il tuo grazie è divenuto perfetto e la tua vita resa luminosa per sempre.


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