Carissimi,
ci giunge la notizia che ieri sera, mentre la liturgia ci introduceva nella solennità di Cristo Re dell’Universo, alle ore 20 (ora locale), nella comunità di Mexico Capri (Messico), è stata chiamata a magnificare per sempre il Signore, la nostra sorella
BECERRA AYALA MARIA GUADALUPE sr MARIA DEL ROSARIO
nata a Leon Gto. (Messico) l’11 gennaio 1929
Era la sesta figlia di una bella e numerosa famiglia messicana, molto religiosa, che l’aveva arricchita con una soda formazione umana e culturale e le aveva impresso nel cuore una tenera devozione alla Vergine di Guadalupe.
Entrò in congregazione il 30 agosto 1951, nella comunità di Mexico Capri, dopo aver conseguito, in famiglia, l’abilitazione magistrale. Aveva conosciuto le Figlie di San Paolo, giunte nella Repubblica Federale del Messico tre anni prima, attraverso dei semplici foglietti vocazionali che le sorelle seminavano ovunque approfittando della diffusione capillare nelle parrocchie. Visse nella comunità di Mexico Capri il noviziato che concluse, con la prima professione, l’8 dicembre 1955. La sua preparazione culturale fu di grande aiuto per la formazione delle giovani che avevano necessità di regolarizzare i loro studi sia a livello primario che secondario e fin dall’inizio, a sr M. del Rosario venne affidato il compito della redazione.
Nel 1961, una sosta a Roma le diede la possibilità di perfezionare la lingua italiana e prendere contatto con i luoghi delle origini della congregazione. Rientrata nella propria nazione, continuò a dedicarsi alla correzione delle bozze, alla traduzione di varie pubblicazioni, a impartire lezioni nelle diverse materie alle sorelle più giovani. Per essere meglio preparata, frequentò corsi di teologia, di francese e inglese, di educazione tecnica. Si preparò pure nell’area degli audiovisivi alla cui produzione diede un valido apporto.
Per qualche tempo, nella comunità di Ciudad Juarez, si inserì nella libreria come orientatrice. Sr M. del Rosario era una sorella semplice di cuore che viveva una profonda devozione a Nostra Signora di Guadalupe, patrona e regina di tutti i popoli d’America. Era allegra e simpatica, capace di vera amicizia. Confidenzialmente veniva chiamata “la profe” (la maestra) proprio per il suo costante atteggiamento volto all’insegnamento e alla formazione. Ma prestò pure un valido aiuto al progresso della missione: con la sua collaborazione venne avviata la traduzione in lingua spagnola, della rivista “Via Verità e Vita” e si incentivò la produzione dei filmini e di altro materiale audiovisivo che ebbe, in Messico, una vasta diffusione. Era sempre disponibile per collaborare ovunque la comunità avesse necessità: dal centralino al refettorio, ad altri servizi comuni.
Aveva una particolare stima e affetto per i sacerdoti paolini e per i membri della Famiglia Paolina presenti numerosi in quella nazione. Il suo volto sorridente era aperto all’incontro, pronto a stabilire legami d’amicizia con tutti. Negli ultimi anni, a poco a poco la salute cominciò a peggiorare, i piedi soffrivano per una particolare forma di artrite che le impediva di essere autosufficiente. Qualche mese fa, venne ricoverata in ospedale per gravi difficoltà ai reni.
Ieri mattina, i parametri vitali hanno rivelato un progressivo aggravamento delle condizioni fisiche. L’insufficienza renale e una cardiopatia ischemica sono state le cause prossime della morte. Si è spenta lentamente, come una candela, esalando il profumo di una vita tutta offerta al Signore, tutta spesa nella missione, tutta gioiosamente donata alle sorelle, sue compagne di cammino.
Nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, re dell’universo, si avveri anche per lei la promessa del Maestro crocifisso e possa essere accolta, oggi stesso, in paradiso (cfr. Lc. 23,43).
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 20 novembre 2022
