Dal 9 al 17 novembre u.s., una trentina di fratelli e sorelle hanno vissuto, presso la Casa “San Paolo” di Roma, l’esperienza degli esercizi spirituali che segna l’avvio dell’itinerario spirituale di Famiglia Paolina per l’anno 2022. Il percorso, quanto mai coinvolgente, ha focalizzato la preghiera alberioniana che alle origini era denominata Per chi sente sete di anime come Gesù e che attualmente è conosciuta come Offertorio paolino con i rispettivi paralleli Offertorio pastorale per le suore Pastorelle e Offertorio vocazionale per le suore Apostoline.
Il tema, presentato per l’ambito biblico da don Boguslaw Zeman ssp e per l’aspetto carismatico da don Agatino Gugliara ssp (in videoconferenza), ha posto gli esercitanti in sintonia con la sete di Gesù (Gv 19,28) e li ha sollecitati a partecipare a questa sete d’amore, a comprendere e condividere il suo struggente desiderio di redenzione.
Gli inviti a dissetarsi alla fonte della vita, a offrire se stessi al Padre in unione all’offerta sacrificale di Cristo per cooperare al suo disegno di salvezza, a riparare per restaurare un mondo poco solidale, sono stati i punti luce che hanno illuminato le intense giornate di preghiera, ascolto, riflessione. Si è sperimentata, ancora una volta, la centralità dell’unico e perfetto Maestro, vero Pastore dell’umanità dispersa, Sacerdote eterno dal quale deriva l’efficacia della missione.
L’itinerario che l’équipe di Famiglia Paolina ha preparato per quest’anno, conclude il triennio dedicato alla fondamentale dimensione della vita spirituale, una delle quattro ruote grazie alle quali cammina la nostra variegata famiglia di consacrati. E questo corso inaugurale ha permesso di riscoprire che «la santità assicura il frutto al nostro apostolato… il vero amore a Dio suscita nell’anima uno zelo puro, calmo, acceso, costante, forte, fino a dare la vita» (CISP pp. 1354-1355).
L’esperienza di ritrovarsi insieme, sorelle e fratelli appartenenti ai diversi rami della “mirabile Famiglia Paolina”, ha ribadito la forza della comunione e la bellezza della diversità nell’unità perché la Parola continui a correre e a portare gioia e salvezza a tutti.