Carissimi,
nel gruppo “San Paolo” della comunità “Divina Provvidenza” di Roma, alle ore 13,30 ha pronunciato il suo “sì” definitivo la nostra sorella
COLONNA sr ANTONIETTA
nata a Civitacampomarano (Campobasso) il 27 giugno 1932
Entrò in congregazione il 21 marzo 1948, a sedici anni di età, nella casa di Roma. Prima del noviziato, ebbe la possibilità di una bella esperienza diffusiva nella grande diocesi di Milano. A Roma, il 19 marzo 1952, emise la prima professione e subito dopo si inserì nella comunità di Lodi dove spese gli anni dello juniorato nella missione itinerante, presso famiglie e collettività.
Nella solennità di San Giuseppe del 1957 emise, a Roma, nel Santuario “Regina degli Apostoli” la professione perpetua insieme ad altre 35 sorelle. In quell’occasione don Alberione indirizzò alle giovani parole colme di speranza che rimasero per sempre nel loro cuore: «Aspirare sempre all’alto. Aspirare sempre. Elevazione! Elevarsi a Dio, cercare Dio. Elevarsi come aquile verso Dio. Con questa vita interiore il ricordo del giorno presente vi sarà sempre di grande consolazione. Fortunato il giorno quando il Signore vi chiamerà a sé e ripeterete il vostro sì, come avete detto il vostro sì oggi sulla terra… Non guardare mai indietro… Chi continua a tracciare il suo solco e a vivere la vita cui è stato chiamato, alla fine avrà una grande corona: Ho compiuto il mio viaggio, ora la corona di giustizia… (2Tm 4,8)».
E davvero sr Antonietta ha guardato sempre in alto, ha vissuto la vocazione paolina con gioia, offrendo al Signore giorno dopo giorno un “sì” che diventava sempre più maturo e consapevole. Dopo la professione perpetua, si inserì nella casa di Trento e in seguito in quella di Treviso per prestare la sua opera in libreria. Nel 1962 ebbe l’opportunità di ampliare le sue conoscenze presso il Centro “Altre Edizioni” di Roma e proseguì poi l’apostolato librario a Perugia e a Palermo. Mentre si trovava in questa comunità, ebbe occasione di manifestare alla superiora provinciale tutta la propria disponibilità. Scriveva: «Dopo aver chiesto luce ai piedi del tabernacolo, per quanto riguarda l’ufficio e la casa sono contenta di rimanere dove sono perché qui mi ha voluta il Signore e qui ho le grazie per farmi santa e compiere tutto quel bene di cui sono capace».
Per la sua semplicità, bontà, rettitudine, capacità di dialogo, di attenzione e valorizzazione di ogni persona, ha spesso ricoperto ruoli di responsabilità. Nel 1970, iniziò il lungo curriculum come superiora, intervallato da un periodo trascorso in famiglia per la cura dei genitori e da altre esperienze apostoliche. È stata una superiora molto amata e stimata, sempre positiva con tutte. Dalle sue labbra non uscivano parole di biasimo o di lamento, cercava solo quello che poteva rendere felici le sorelle. Svolse questo servizio a Cosenza, Lecce, Bologna, Taranto. Per un triennio, nel 1991, ricoperse il ruolo di delegata affiancando la superiora provinciale nell’accompagnamento di alcune comunità della provincia Italia. A Napoli, Palermo, Salerno, Roma DP e Castro Pretorio, fu chiamata a svolgere, con competenza e molta sapienza, il servizio di librerista. Aveva una bella capacità di coinvolgere nella missione persone esperte nei vari ambiti. Intuiva possibili collaborazioni e tesseva relazioni apostoliche che sono durate nel tempo.
Con il venir meno delle forze fu inserita, a Roma, nel reparto dei semilavorati e poi affiancò la sorella incaricata della confezione dei biglietti artistici. Ma a motivo del morbo di Alzheimer, sr Antonietta ha dovuto a mano a mano ritirarsi da ogni ufficio accogliendo dalle mani del Signore le diminuzioni che incontrava sul cammino. La precisione, l’amore all’ordine e alla pulizia non l’hanno mai abbandonata. Fino alla fine, anche in modo inconsapevole, la sua vita si è elevata al cielo come profumo d’incenso, come offerta gradita al Padre per la salvezza di molti. Per questo, don Alberione direbbe che oggi è un giorno fortunato: è il giorno dell’ultima chiamata, dell’ultimo sì che porta a compimento tutti i sì che sr Antonietta ha pronunciato sulla terra.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 12 novembre 2021.