Carissimi,
questa sera, alle ore 19,20, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano il Cristo Maestro ha attirato a sé, per donarle gioia in pienezza, la nostra sorella
ZACCAGNINO MARIA INCORONATA sr MARIA DANIELA
nata a Sant’Ilario (Potenza) il 13 marzo 1927
Un’espressione di sr M. Daniela, scritta nel 1969 da Perugia alla superiora provinciale, sintetizza bene la sua vita: «Io mi trovo molto bene, non ho nulla da chiederle. Sono contentissima di servire il Signore facendo sempre la sua volontà». La serenità, la gioia, la prontezza e la delicatezza hanno caratterizzato tutta la vita di questa cara sorella. La sua bontà era conosciuta e ammirata da tutte… realmente si è spesa e sovraspesa per rendere felici le sorelle, specialmente nei lunghi anni di servizio come cuoca. Non aveva nessun desiderio se non quello di compiere sempre, il più perfettamente possibile, la volontà del suo Signore.
Era nata in un piccolo paesino della Basilicata dove si era alimentata della religiosità profonda e dell’esempio di onestà, laboriosità e sacrificio dei genitori. In quel tempo, la frazione di Sant’Ilario contava pochi abitanti per cui le famiglie si conoscevano tutte ed erano pronte ad aiutarsi economicamente, soprattutto quando qualcuna si trovava in particolari difficoltà. In famiglia aveva respirato un clima semplice e sobrio, un amore concreto e solidale arricchito da una fede autentica.
Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 24 giugno 1948 seguendo le orme e l’esempio della sorella maggiore, sr M. Redenta, deceduta nel 2007. Da postulante, mentre si trovava ad Ancona, ebbe la possibilità di sperimentare l’apostolato itinerante per portare la “gioia del Vangelo” in tante famiglie, scuole, istituti. Visse poi a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1951, settant’anni fa. E subito dopo iniziò il lungo curriculum di cuoca, interrotto solamente da una breve esperienza apostolica a Perugia. Ma sr M. Daniela era profondamente convinta che dietro ai fornelli, maneggiando i grandi pentoloni della casa di Roma o pulendo montagne di verdura, era pienamente apostola paolina; la cucina era davvero il luogo privilegiato della sua evangelizzazione e della sua offerta. Roma, Napoli Capodimonte, Genova, Roma Castro, sono state le comunità che hanno sperimentato l’eccezionalità della sua premura, della sua disponibilità, della sua dolcezza.
Sapeva prevenire e intuire le necessità di ogni persona, portava la gioia e la pace ovunque, era per tutte una presenza attenta, sensibile, capace di irradiare positività, amore, accoglienza. Le stesse espressioni usate per la sorella sr M. Redenta, valgono, oggi, per sr M. Daniela. Anche lei ha lasciato in mezzo a noi il ricordo di una bontà operosa, di una generosità senza limiti, di una fede salda come la roccia. Una bontà arricchita da tanta serenità e da quella sapienza che il Signore elargisce ai piccoli, a quanti ripongono in Lui ogni fiducia.
Nell’anno 2008, le avvisaglie del morbo di Alzheimer suggerirono il suo inserimento nella comunità “Tecla Merlo” di Albano. Otto anni dopo, per l’aggravarsi della malattia, venne trasferita nella casa “Giacomo Alberione”. Da qualche anno, non riusciva a parlare e faticava a deglutire. L’unica via di comunicazione era il sorriso che illuminava sempre il suo volto. Comunicava anche in questo modo la gioia di appartenere al Signore, di essere una piccola nelle sue mani di Padre. Davvero, nella sua vita, si è reso palpabile, concreto, il vangelo dei piccoli e degli umili, di coloro che si abbassano e per questo sono innalzati e ricevono in eredità il centuplo e la vita eterna.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 17 agosto 2021