Alle ore 23,30 circa (ora locale) del 18 agosto 2018, quando la Chiesa era ormai entrata nei Primi Vespri della XX Domenica del Tempo Ordinario, ha raggiunto il premio eterno presso la Comunità “Divina Provvidenza” di Alba il Discepolo del Divin Maestro
FRATEL AMERIGO BERNARDO MODANESI
85 anni di età, 68 di vita paolina, 63 di professione religiosa
Fratel Bernardo era conosciuto da tutti con il suo nome di professione, preso in prestito dal grande Abate, padre dell’Ordine Cistercense, la cui memoria liturgica (20 agosto) cade il dies natalis della nostra Congregazione. Questo a testimonianza di una vita interamente dedicata nel nascondimento a Dio, svolgendo, al riparo dalle glorie del mondo, l’umile e prezioso apostolato tipografico e, per lunghi tratti, anche quello in libreria. Una vita condotta senza rumore, come senza rumore se ne è andato nella notte tra il 18 e il 19 agosto.
Fratel Bernardo nasce a Saludecio (Rimini, Italia) il 3 agosto 1933 e cresce nei tempi cupi della guerra, in luoghi particolarmente devastati dalla lotta per la liberazione nazionale (8 settembre 1943 – maggio 1945), che conservano fino ad oggi la memoria di numerosi martiri della fede. Nasce da papà Attilio, sposo di Esterina, con cui ha ben otto figli, di cui il piccolo Amerigo è il terzo in ordine di nascita. È il 7 dicembre 1949 quando il padre firma l’autorizzazione perché il giovane entri nella Società San Paolo.
È interessante, anche per la storia, la breve descrizione dei Discepoli del Divin Maestro, che si trovava nella seconda pagina del modulo di domanda allora in uso: «Sono giovanetti che hanno ricevuto dal Signore maggiori doni di grazia e che hanno sentito nel loro cuore l’invito del Maestro Gesù a seguire una via di maggior perfezione nella Pia Società San Paolo. Loro scopo è l’apostolato dell’adorazione, del buon esempio e l’apostolato tecnico per la Stampa». Sposando queste sante intenzioni, il 3 gennaio 1950 fratel Bernardo varca la soglia di Casa Madre ad Alba, munito della lettera del suo parroco, che attesta che il ragazzo ha «segni indubbi di vocazione». La storia, in effetti, gli darà ragione.
Ad Alba, dove per quasi tre anni svolge l’apostolato nella compositoria libri e nell’impaginazione di Famiglia Cristiana, il ragazzo, inserito nel gruppo dei Discepolini, riceve la vestizione il 19 marzo 1951. Fin da giovane non gode di buona salute, ma questo non gli impedisce di servire il Maestro Divino nel corso di lunghi anni. Seguono, a cavallo tra il 1953 e il 1954, quattro mesi nella comunità di Balsamo (Milano) in preparazione al noviziato, che vive nella Casa di Ostia (Roma) dal marzo 1953 all’8 settembre 1954. In quella data emette a Roma la prima professione religiosa, che lo conferma nella sua scelta di vita. I formatori sono contenti di lui e ne sottolineano l’umiltà, la pietà, il senso del dovere e il continuo progresso spirituale, unito a un sincero spirito paolino.
Dopo il noviziato fratel Bernardo torna ad Alba, dove fino al 1957 prosegue nell’apostolato tipografico, prima di essere trasferito nella Casa di Roma in previsione della professione perpetua. Qui per due anni è assistente degli Apostolini. L’8 settembre 1959, quindi, emette la professione perpetua nella Città Eterna.
La prima obbedienza che fratel Bernardo riceve è per la comunità di Catania, dove rimane fino al 1973, dedicandosi a quello che sapeva fare meglio, la compositoria libri. Sono gli anni della gioventù, pieni di energie e ardore apostolico. Nel 1973 torna a Casa Madre ad Alba, dove fino al 1987 è ancora impegnato nel settore tipografico, allora in piena espansione grazie alle vertiginose crescite diffusionali di Famiglia Cristiana. Seguono tredici anni a Bari (1987-2000), dove riconverte le sue competenze dedicandosi all’apostolato della diffusione nella locale libreria. Dopo una breve permanenza nella comunità di Genova (gennaio 2000-giugno 2001), viene quindi destinato al servizio di accoglienza nella Casa di Tor San Lorenzo (Roma), residenza marittima, ora chiusa, che accoglie molti Paolini durante i mesi estivi. Nel 2003, vista la sua positiva attitudine e capacità maturata in quegli anni, il Superiore generale, don Pietro Campus, lo trasferisce nella Casa Divin Maestro di Ariccia, dove rimane fino all’ottobre 2007. In quell’anno riceve la sua ultima destinazione, la comunità di Vicenza, dove rimarrà praticamente fino al termine della sua vita.
Fratel Bernardo è deceduto in seguito a una metastasi tumorale, scoperta quasi casualmente dopo che, qualche mese fa, aveva subito una delicata operazione a un ginocchio. Per questo si trovava da qualche mese ricoverato nell’infermeria di Alba, dove la scorsa notte è deceduto. Una delle sue attitudini più apprezzate è sempre stata quella del canto. Possa ora lui unire la sua voce a quella degli angeli nell’alzare a Dio l’eterna lode.
Roma, 20 agosto 2018
Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale
Le esequie di fratel Bernardo si svolgeranno oggi, 20 agosto 2018, alle ore 15 nel Tempio di San Paolo in Alba. Dopo le esequie la salma sarà tumulata nel cimitero di Saludecio (Rimini).
I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).