PDDM Italia: Sr. M. Francesca Corraine

Nazione di nascita: Italia
+ 26/07/2024 Sanfrè

Carissime Sorelle,
Ieri sera, 26 luglio 2024, nella Comunità di Sanfrè (CN) – Italia, alle ore 23:00, Gesù Maestro ha portato a compimento l’itinerario pasquale della sua discepola, nostra sorella:

SR. M. FRANCESCA – ANGELA CORRAINE
nata il 21 febbraio 1941 a Orgosolo – Nuoro (Italia).

Angela nasce nel contesto di una famiglia numerosa e cristiana che le fa dono del Sacramento del Battesimo il 28 febbraio 1941. Rimane orfana della mamma, Pisanu Maria, proprio il giorno prima di compiere 5 anni. Questa esperienza dolorosa le segna la vita che tuttavia
prosegue nel suo cammino di crescita umana e spirituale. Infatti dopo la frequenza alle scuole d’obbligo, continua gli studi e consegue il diploma di abilitazione magistrale che le permette di insegnare nelle scuole statali. L’8 settembre 1965 lascia il suo impiego, la parrocchia e la famiglia per entrare nella nostra Congregazione a Roma e iniziare il cammino della formazione iniziale. Il Parroco la presenta come una giovane “dalla condotta irreprensibile”.
Dopo il postulato e il noviziato emette la prima professione religiosa a Roma il 25 marzo 1968 ricevendo il “nome nuovo” che ricorda papà Francesco, defunto circa un mese dopo il suo ingresso in Congregazione e la mamma Maria. Durante il periodo dei voti temporanei è destinata prima a Cinisello Balsamo come insegnante delle Immacolatine, un’esperienza di “pre-vocazionario” che stava per concludersi definitivamente e poi ritorna a Roma. Infatti dall’ottobre del 1969 a giugno del 1971, a Sr. M. Francesca viene chiesto di frequentare il Pontificio Istituto “Regina Mundi” conseguendo il Magistero in Scienze Religiose con una tesi dal titolo: “Il luogo della presenza di Dio nel contesto della secolarizzazione”.
Nel mese di settembre del 1971 darà nuovamente il suo servizio, come insegnante, a Centrale di Zugliano (Vicenza) dove, per volere del Fondatore, era in corso un’esperienza di pre-seminario per bambini.
Farà la Professione perpetua il 16 giugno 1974 a Cinisello Balsamo e nel 1975 l’obbedienza la invia nella comunità di Cagliari per mansioni varie. Confermata nel suo amore a Gesù Maestro e nella consegna della sua vita come Pia Discepola del Divin Maestro, continua il suo pellegrinare nell’obbedienza e nel settembre del 1978 è chiamata a Milano per dare il suo contributo in ufficio, presso la curia arcivescovile.
Un nuovo orientamento apostolico coinvolge Sr. M. Francesca che nel 1981 è richiamata a Roma per frequentare la scuola per infermieri professionali “Armida Barelli” presso il Policlinico Gemelli. Conseguito il Diploma di Stato, nel 1984, il suo servizio apostolico proseguirà sempre nell’ambito infermieristico, con l’eccezione del triennio 2003-2006 quando viene nominata superiora locale a Torino DM. La sua pratica infermieristica sarà particolare, insieme alle altre sorelle, specialmente a partire dal 1985 nel “reparto sacerdoti” dell’ospedale
Regina Apostolorum di Albano (Roma), dove rimase fino alla sua chiusura.
Infatti dal 1998 in poi incontriamo Sr. M. Francesca, a più riprese, sia nelle infermerie delle nostre case: a Sanfrè, ad Albano, a Roma Beato Timoteo e sia in quelle dei fratelli della Società San Paolo a Roma. Di tutti e di tutte lei si prende cura con professionalità e con spirito di profonda carità apostolica. Lungo gli anni continua la sua formazione e segue i corsi di aggiornamento per infermiere professionali su varie tematiche.

Sr. M. Francesca si trovava nell’infermeria di Sanfrè, dal 2021 soffrendo, da alcuni anni, di un graduale e globale decadimento a livello mentale e cognitivo che le impediva di esprimersi. Quando riconosceva le persone e riusciva a dirne il nome, era contenta e il suo volto si illuminava con un sorriso.
Ieri aveva ricevuto, quasi occasionalmente, il sacramento dell’Unzione degli infermi e aveva trascorso la giornata coi ritmi abituali. Alla sera inoltrata però, senza preavviso, un arresto cardiocircolatorio ha provocato il suo passaggio attraverso la morte ed è entrata nell’Eternità di Dio.
Nel brano evangelico di oggi, Gesù Maestro spiega il mistero del Regno con la parabola del grano buono e della zizzania.
Sr. M. Francesca, in occasione del suo 25° di Professione religiosa, ha scritto una bella sintesi del suo cammino che ci mostra una vita di Pia Discepola vissuta sotto lo sguardo del Padrone della Parabola evangelica che è uno sguardo paterno che ama, che pazienta, che fa crescere il buon grano e lo porta a maturazione senza strappare la zizzania, prima del tempo, come suggerivano gli agricoltori. In questa luce è significativo e bello quanto scriveva di sé: «Posso timidamente affermare e comincio a credere, che di fronte a Dio tutto si piega e tutti gli ostacoli scompaiono: quando Dio avanza in un’anima si può gridare al miracolo perché è come se tutte le forze avverse si ammansiscano dolcemente. Così è stato per me in questi anni. Il mio stupore e la mia meraviglia crescono a dismisura quando faccio scorrere nella mia anima tutti gli avvenimenti passati che, in qualche modo avrebbero potuto arrestare l’opera di Dio in me, non solo come consacrata, ma come appartenente a questa Congregazione che amo e che Lui mi fa amare così com’è, anche nelle “rughe” e nelle “macchie”.
Sono ammirata e commossa per la tenacia di Dio di volermi Pia Discepola. Lui, il Maestro ha oltrepassato i miei limiti, il mio carattere estremamente schietto specialmente di fronte alla verità (…). Sento di dover sottolineare che la mia spiccata sensibilità, l’amore al mio io, mi hanno portata a fare degli sbagli, a constatare limiti e fragilità, a sentirmi, in una parola, vaso di creta su cui il Signore ha riversato abbondantemente la sua misericordia. (…). Egli, il Maestro, ha guardato al dono che Lui stesso aveva posto in me esaltando così la sua fedeltà. Ha visto il fascino irresistibile che la preghiera produce in me, la spinta interiore all’adorazione riparatrice e portante tutto il mondo, ha visto l’amore per la Parola studiata, pregata, assimilata. E poi l’amore mai esaurito per gli altri, per le persone che mi erano poste accanto (…).
Ma questa dilatazione dell’amore, molto spesso, per ragioni a me nascoste ma svelate solo a Dio, è stata ostacolata, male interpretata, motivo perciò di amarezza (…). Ma Dio mi ha sorretto, il “patto” con Lui era fatto e Lui “mi sollevò su ali di aquila”. (…)
Il cuore ora si dilata in commossa gratitudine a Dio per avermi portata in tutti questi anni, per tutto il cammino che mi ha fatto fare e soprattutto per avermi messo alla prova per sapere quello che avevo nel cuore. Ed è nel cuore e con il cuore che riconfermo il mio “sì” iniziale, assunto e perciò avvalorato dal “sì” di Cristo al Padre per la salvezza dei fratelli».
Cara Sr. M. Francesca, grazie per la Parola di Dio che è stata la tua vita tra noi e per il dono della tua testimonianza apostolica di Pia Discepola. Intercedi per noi, per le nuove generazioni della Famiglia Paolina, per la pace del mondo e perché tutti seguano Gesù Maestro come Via, Verità e Vita nel discernimento e nella crescita vocazionale.
Riposa in pace e vivi in Dio!


ITENES – FR