Carissimi,
nel clima natalizio, ci giunge la notizia che ieri, alle ore 17,45 (ora locale), presso l’ospedale “Mederi de Barrios Unidos” di Bogotà (Colombia) è stata chiamata alla vita nuova, nel regno dei cieli, la nostra sorella
GONZÀLEZ MARGARITA sr MARIA LUCIA
nata a Samaria (Caldas, Colombia) il 9 dicembre 1933
Era stata ricoverata lo scorso 20 dicembre, in seguito a una caduta che le aveva procurato la frattura di una gamba. Il sopraggiungere, quattro giorni dopo, di una grave broncopolmonite ha affrettato il suo incontro con il Verbo della Vita, il salvatore del mondo.
Sr Lucia è una delle prime sorelle colombiane essendo entrata in congregazione, nella casa di Manizales, il 4 gennaio 1951, tre anni dopo la fondazione. Si dedicò presto alla diffusione del Vangelo nelle famiglie, scuole, istituti e nel 1955 iniziò, a Bogotà, il noviziato che concluse con la prima professione, il 19 marzo 1956. Da giovane professa, venne inviata a Caracas, per collaborare all’apertura della prima casa in terra venezuelana. Al rientro in Colombia, si dedicò alla diffusione itinerante a Barranquilla e Manizales.
Nel 1960, le venne proposto di svolgere la missione negli Stati Uniti, nella comunità di Staten Island da dove si raggiungeva con facilità la grande metropoli newyorkese. L’anno seguente, emetteva, a Bogotà, i voti perpetui. Era un’occasione per riconoscere la propria debolezza ed esprimere il desiderio di bene che ardeva nel suo cuore. Scriveva: «Riconosco che sono molto debole, ma c’è la grazia di Dio che mi anima e ho la buona volontà di correggere ogni giorno i miei difetti e tendere sempre alla perfezione e santificazione».
Dopo tre anni di intensa missione statunitense, continuò a dedicarsi, a Bogotà, alla diffusione della Parola di Dio in forma capillare e attraverso la libreria. Ebbe pure l’occasione di recarsi per qualche mese a Panama dove le Figlie di San Paolo erano state invitate dall’Arcivescovo per avviare un centro apostolico. Dopo un tempo di assenza, rientrando in comunità, esprimeva alla superiora generale il profondo desiderio di «poter dire a Cristo e a coloro che lo rappresentano: “Mi metto nelle tue mani, eccomi per fare la tua volontà”». Manifestava la convinzione che il Signore accoglie la volontà ferma e determinata di pronunciare nuovamente il proprio sì confidando nella sua fedeltà e nella sua grazia.
Nella comunità di Bogotà si occupò ancora, negli anni Ottanta, dell’ambito promozionale e catechistico, della spedizione, dell’accompagnamento della comunità nella veste di superiora. Lo zelo apostolico non conosceva confini: percepiva le necessità del popolo di Dio e accompagnava con la preghiera e l’offerta la vita e la vocazione di tanti sacerdoti e vescovi. Il suo cuore grande abbracciava anche le necessità dei propri familiari ed escogitava varie modalità per sostenerli specialmente nei momenti di malattia e di sofferenza.
Nel 1987, venne inviata a Barranquilla per coordinare la libreria e svolgere il compito di superiora locale. E dopo un altro tempo trascorso a Bogotà, nell’apostolato librario, venne trasferita a Manizales dove, per oltre vent’anni è stata una presenza attiva nella pastorale vocazionale, nella promozione del libro, nei servizi vari alle sorelle. Nel 2018, a motivo di una salute sempre più fragile, venne inserita nella casa “Tecla Merlo” di Bogotà dove ha vissuto in spirito di offerta i limiti propri dell’età cogliendo ogni occasione per riversare sulle sorelle tanta bontà e tenerezza.
Ieri sera, sr Lucia è stata chiamata a pronunciare per l’ultima volta, con il martire Santo Stefano, quell’espressione a lei tanto cara: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Affidando questa sorella all’amore misericordioso del Padre, chiediamo che anche per lei si aprano le porte del cielo e possa contemplare in eterno lo splendore della gloria di Dio.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 27 dicembre 2022