Carissimi,
il Signore ha nuovamente bussato alla nostra porta. Ci giunge la notizia che questa mattina verso le ore 4, a Fianarantsoa (Madagascar) è stata chiamata a contemplare per sempre il volto del Maestro, la nostra sorella
RAHARISOA sr LÉA
nata a Fandriana (Fianarantsoa, Madagascar) il 21 febbraio 1978
Nei giorni scorsi sr Léa, insieme ad altre sorelle, era stata colpita da una grave forma influenzale ma per cause non ancora accertate, è improvvisamente mancata. Da poco più di un anno, era superiora della comunità di Fianarantsoa, una comunità aperta solo quattro anni fa con l’obiettivo di accogliere e accompagnare le giovani malgasce in quella zona del Madagascar ricca di vocazioni.
Sr Léa entrò in congregazione nella comunità di Antananarivo (Madagascar) il 23 agosto 1997 dopo aver conseguito, in famiglia, il diploma di scuola media superiore. Visse in quella casa il tempo di postulato e nel 2001 si recò a Nairobi per apprendere la lingua inglese e vivere il noviziato insieme ad altre giovani provenienti dalle varie nazioni africane. Nella casa di delegazione di Antananarivo emise il 29 giugno 2003, la prima professione. Durante lo juniorato, perfezionò la propria formazione religiosa e visse, a Tulear, il periodo di esperienza apostolica.
Nell’anno 2010 giunse in Italia per lo studio della lingua e partecipare al corso di preparazione ai voti perpetui insieme a un folto gruppo di sorelle provenienti dai diversi continenti. Fu per lei un’esperienza indimenticabile nella quale avvertì «rafforzato e confermato il desiderio di appartenere totalmente al Signore, il Tutto della vita» e crebbe in lei il senso di appartenenza alla congregazione. E dopo la professione perpetua, emessa ad Antananarivo il 24 giugno 2012, ritornò in Italia per un periodo prolungato di studio. Dapprima conseguì, alla Pontificia Università Lateranense il baccalaureato in filosofia e poi all’Università Gregoriana, nell’anno 2016, la licenza in teologia biblica impegnandosi, secondo la sua affermazione, «al massimo delle sue possibilità».
Con la rettitudine e la fortezza d’animo che la caratterizzava, ritornò in Madagascar per svolgere l’apostolato di Dio, come denominava la missione paolina. Ne aveva ben compreso il senso e cercava con tutte le forze di superare anche i limiti della propria timidezza per poter essere una vera paolina. Anche la partecipazione all’Incontro Internazionale d’apostolato, era stata per lei una bella occasione per arricchire lo spirito di universalità e allargare il cuore alle dimensioni del mondo. Per la sua preparazione, le venne affidata la responsabilità del “Progetto Bibbia”, cioè della revisione delle note e delle introduzioni della Bibbia Africana per adattarla alla specifica realtà malgascia. Confidando nella grazia della vocazione, coordinava con molta saggezza, il lavoro di una decina di esperti biblisti. Desiderava che la Parola, diffusa a piene mani, letta e meditata, potesse trasformare la vita di tutti.
Svolgeva con responsabilità il servizio di superiora nella comunità di Fianarantsoa e, dallo scorso mese di agosto, anche quello di consigliera di delegazione. Si impegnava concretamente perché la sua circoscrizione potesse crescere in un concreto amore alla chiesa e non tralasciava occasione per rendere le sorelle partecipi dei diversi eventi ecclesiali. La sua vita testimoniava davvero la gioia di essere consacrata e il desiderio profondo di lasciarsi guidare dal Signore in ogni situazione. La chiamata improvvisa, non l’ha certo trovata impreparata. Nella domanda per l’ammissione alla professione perpetua, scriveva: «Credo che tutto quello che è successo nella mia vita, il Signore l’ha usato per realizzare il suo progetto su di me».
Con le sorelle del Madagascar e con i familiari, adoriamo oggi questo progetto, nella certezza che per sr Léa ma anche per tutte noi, è un progetto di amore, di misericordia, di salvezza.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 29 novembre 2021