Carissimi,
in questa VI domenica del Tempo pasquale, alle ore 9,15, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, il Cristo risorto ha chiamato a rimanere per sempre nel suo amore la nostra sorella
GRECO RITA sr MARIA RITA
nata a Palermo il 4 febbraio 1925
Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 28 dicembre 1952, in età adulta, dopo aver conseguito l’abilitazione magistrale e aver insegnato per alcuni anni nelle scuole elementari. In congregazione, ebbe la possibilità di completare la formazione culturale attraverso la frequenza del corso filosofico. Dopo una breve esperienza apostolica a Napoli, visse a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1954. Proprio in quel giorno, il Fondatore pronunciò per le giovani neo professe parole di grande speranza che, oggi, hanno un sapore tutto particolare: «Questo giorno lo ricorderete in punto di morte, quando già starete passando all’eternità e farete l’ultima eterna professione. Allora il sacerdote non vi dirà solo “Riceverete il centuplo, possederete la vita eterna”, ma in qualche modo vi introdurrà in essa» (FSP54, p. 105).
Per quasi vent’anni, sr Rita diede un valido apporto all’ufficio catechistico delle diocesi di Messina e di Napoli. Nel 1972, venne nominata economa locale della comunità di Napoli e, nel 1980, venne trasferita a Roma, nella casa provinciale di Via Vivanti per prestare aiuto negli uffici amministrativi. Ebbe così la possibilità di mettere a frutto la precisione che la caratterizzava ma anche di condividere il buon umore con il quale sapeva rendere gioioso il clima della casa. Le sue battute, sempre spiritose, sollevavano, mettevano le ali alla vita comunitaria.
Nella casa di Roma, Via Vivanti, e in seguito in quella del “Divin Maestro”, svolse con attenzione e premura il servizio di superiora. Venne poi trasferita a Palermo per dedicarsi, per altri sette anni, all’economato locale fino a quando, con molta sofferenza, dovette rimanere in famiglia per curare e aiutare le due uniche sorelle gravemente ammalate. Quei due anni di assenza, furono per lei una preziosa, sofferta occasione nella quale apprese a «vivere momento per momento la volontà di Dio e da Lui imparare a vivere distaccata da tutto…». Affermava con convinzione che la lontananza dalla comunità la portava a «valorizzare ancora di più, la ricchezza e i benefici che la vita insieme offre».
Le due sorelle, nel giro di sei mesi, furono chiamate alla vita eterna e sr Rita, nel 2008, ebbe la possibilità di rientrare nella comunità di Napoli dove continuò a donarsi nei vari servizi, anche come consigliera. Fino a quando le forze fisiche gliel’hanno consentito, si è impegnata per valorizzare ogni istante della vita, a donare il sorriso, la laboriosità, l’amore grande alla vocazione paolina. Confidava: «È con gioia che penso che, a mano a mano passano i giorni e gli anni, si va abbreviando il cammino che ci porta alla visione beatifica del nostro Creatore».
Nel 2014, il progredire del morbo di Parkinson, suggerì il trasferimento nella casa “Giacomo Alberione” di Albano. Era pienamente consapevole della propria situazione e scriveva proprio in quel tempo: «So che la congregazione conta ancora sulla mia vita, sulla mia preghiera, sulla mia offerta. Mi sento impegnata finché il Signore mi darà forze a dare volentieri quel poco che riesco a fare…».
Nello scorso mese di febbraio era stata colpita dal covid-19 che aveva ulteriormente aggravato la sua difficile situazione fisica togliendole anche la capacità di deglutire. Ma, oggi, è arrivato per lei il giorno della salvezza e della liberazione, il giorno del passaggio alla vita nuova, il giorno dell’amore più grande che dona, fino in fondo, la vita.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 9 maggio 2021