FSP Italia: Sr M. Candida Torneri

Nazione di nascita: Italia
+ 08/12/2020 Verduno (Cuneo)

Carissimi,

nel giorno del compimento del novantesimo anno di età e nella bella festa dell’Immacolata, verso le ore 12, presso l’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno (Cuneo), la Vergine Maria ha accolto l’ultimo “sì” della nostra sorella

TORNERI GINA MARIA sr MARIA CANDIDA
nata a Centro di San Mauro di Saline (Verona) l’8 dicembre 1930

Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 1° aprile 1952. Dopo un tempo di formazione e di esperienza apostolica itinerante, visse il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1955, un anno particolare dedicato dal Fondatore a «conoscere, imitare, pregare il Divin Maestro»; un anno nel quale l’Alberione aveva ribadito, con toni di grande entusiasmo, la chiamata delle Figlie di San Paolo, «a portare la Parola di Dio nel mondo, come fece S. Paolo», a svolgere perciò «un ufficio verginale… un ufficio di carità… un ufficio faticoso… un ufficio che non ha confini, non ha che i confini del mondo».

Sr Candida aveva assimilato e cercato di realizzare questi orientamenti del Beato Alberione fin dall’inizio, quando fu chiamata, a L’Aquila, a diffondere la Parola con fatica ma con tanto amore, specialmente attraverso le feste del Vangelo, le settimane bibliche e catechistiche, le giornate mariane. Rientrò poi a Roma per la preparazione ai voti perpetui, emessi il 19 marzo 1961. Proseguì il ministero della Parola a Livorno e poi a Udine, dove prestò aiuto nell’Agenzia “San Paolo Film”. Nel 1968, fu inserita nella comunità e nella libreria di Roma Castro fino a quando, nel 1975 venne trasferita definitivamente ad Alba dove abitò fino alla morte.

In Casa Madre, visse ben quarantacinque anni impegnata specialmente, nei locali spaziosi della legatoria, a rivestire di bellezza la Parola di Dio. La sua costante disponibilità le permise inoltre di spaziare nei diversi servizi come sacrestana, sarta, centralinista, portinaia e perfino parrucchiera della comunità.

Da diversi anni era in cura per una grave forma di insufficienza renale che l’ha poi costretta alla dialisi peritoneale. La sua totale docilità ai medici era ammirata dagli stessi sanitari che trovavano in lei una paziente che si consegnava con piena fiducia ed era sempre disponibile anche alle cure più dolorose e a volte disgustose.

Il nome di professione, “Candida”, che aveva voluto mantenere anche quando c’era stata la possibilità di ritornare al nome di battesimo, esprime la sua personalità davvero candida, buona, positiva, sempre pronta a rinunciare a se stessa per fare del bene agli altri. È passata tra noi «con mani innocenti e cuore puro», senza fare rumore, nel silenzio della fedeltà quotidiana, nell’accoglienza di quanto il Signore andava predisponendo per lei, non pronunciando mai parole di ribellione o di insofferenza.

A fine novembre, è stata una delle prime sorelle contagiate, ad Alba, dal virus covid19 che ha colpito il suo fisico particolarmente fragile e ha peggiorato le sue condizioni già gravi. Dopo circa una settimana di ricovero, è stata chiamata, nella solitudine dei locali ospedalieri, a contemplare per sempre il volto del Padre, a cantare il canto nuovo per le meraviglie che il Signore aveva compiuto nella sua umiltà e semplicità di cuore.

Siamo vicine alle nostre sorelle di “Casa Madre” in queste giornate di sofferenza e preoccupazione. La Vergine Maria le custodisca, le protegga e invochi su di loro la pienezza dello Spirito Santo.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 8 dicembre 2020
Solennità dell’Immacolata Concezione.


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