Carissimi,
nella comunità di Roma “Divina Provvidenza”, alle ore 7,30, il Padre misericordioso ha attirato a sé, per donarle vita in pienezza, la nostra sorella
SCANO VITALIA sr MARIA LORETA
nata a Serrenti (Cagliari) il 18 settembre 1935
Apparteneva a una bella e numerosa famiglia sarda, ricca di amore e di tanta fede. Con il grande desiderio di fare del bene attraverso la missione paolina, Loreta entrò in Congregazione a Roma, il 10 novembre 1955. Prima dell’ammissione in noviziato, venne inviata a Terni per l’esperienza apostolica.
Il 30 giugno 1959 emise a Roma, nel Santuario Regina Apostolorum, la prima professione. Negli esercizi che preparavano questa tappa importante, Don Alberione dettò alcune meditazioni molto significative sull’amore all’Istituto e sulla necessità del continuo progresso per «fare tutto sempre meglio». Possiamo dire che sr M. Loreta ha preso alla lettera questa espressione: ha davvero cercato, in tutta la vita, di crescere, di progredire, di fare tutto bene.
Nel tempo dello juniorato si inserì, per quasi cinque anni, nella casa di Caltanissetta dove imparò a spendersi con dinamismo e amore, nella locale libreria. E dopo la professione perpetua, emessa a Roma nel 1964, proseguì il servizio apostolico dalle librerie di Messina, Cagliari, Rimini, Sassari, Livorno, Roma Castro, Salerno, Reggio Calabria, Napoli. A Milano, negli anni 1969-70, ebbe la possibilità di approfondire la propria formazione culturale e a Roma, dal 1977 al 1981, presso il centro “Altre Edizioni” mise a frutto la propria esperienza libraria nel rifornire le librerie con le novità delle diverse case editrici.
Ma soprattutto sr M. Loreta è ricordata per la sensibilità e la preparazione nei linguaggi della comunicazione, specialmente nel linguaggio cinematografico e in quello musicale. Nelle librerie gestiva il settore degli audiovisivi: le audiocassette, i CD e gli spartiti musicali non avevano segreti per lei che con tanta sicurezza trovava il canto richiesto o suggeriva le musiche più adatte per sollevare lo spirito o rendere bella e partecipata la liturgia. E poi aveva una vera passione per la produzione filmica: si aggiornava, leggeva le schede filmografiche e le varie critiche pubblicate sulle riviste specializzate. Era sempre pronta a suggerire il film adatto per momenti di riflessione, di studio o di svago. Le sorelle che hanno condiviso con lei la missione, ricordano la sua precisione, l’eleganza del tratto, il rapporto competente con i sacerdoti, i laici, i religiosi, che affluivano nel centro apostolico. «Fare tutto sempre meglio» era realmente il suo motto.
Nella comunità di Napoli dove si trovava dall’anno 2007, si ebbero le prime avvisaglie di una progressiva perdita della memoria. Venne accolta, nell’anno 2013, nell’infermeria della comunità di Roma “Divina Provvidenza”, dov’è vissuta nella serenità e nella pace fino alla morte. Ricordava ancora le comunità, le librerie dove aveva vissuto momenti indimenticabili ma subito dopo, emergeva il buio. Ha sofferto molto specialmente per le continue crisi asmatiche che rendevano difficoltosa la respirazione. Circa un mese fa, era stata ricoverata per alleviare questo problema ma poi era rientrata in comunità. E proprio questa grave insufficienza respiratoria l’ha condotta all’incontro definitivo con il suo Signore e Maestro.
È bello immaginare che oggi, l’angelo del Signore si sia avvicinato anche a lei, come al diacono Filippo, per invitarla ad alzarsi, a mettersi in cammino per essere immersa nella vita nuova. E le parole pronunciate dal Fondatore prima della sua professione, assumono oggi un significato particolare: «La morte non è un tramonto ma un’alba; il tramonto della vita attuale misera, povera, incerta, l’alba della vita eterna felice…».
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 30 aprile 2020.