FSP Italia: Sr M. Patrizia Savelli

Nazione di nascita: Italia
+ 21/04/2025 Albano GA

Carissimi,

in questo lunedì di Pasqua, un giorno che splende per la gioia della risurrezione, alle ore 8, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano è improvvisamente andata al Padre la nostra sorella

SAVELLI RITA sr MARIA PATRIZIA
nata a Santa Lucia (Rieti) il 23 febbraio 1931

Ricordiamo il volto gioioso e comunicativo di sr M. Patrizia, l’apertura, la socievolezza, la capacità di condivisione con quanti il Signore poneva sul suo cammino. Ricordiamo anche il suo umorismo, la battuta pronta, la disponibilità al dialogo e all’amicizia, la simpatia, l’affabilità…  doti che hanno dato un colore particolare alla vocazione che aveva ricevuto in tenera età di essere “apostola della Parola”, comunicatrice del Vangelo attraverso la diffusione del libro sacro ma anche tramite il contatto umano, la relazione. Scriveva in occasione del venticinquesimo di professione: «Sono felice di appartenere al Signore e vorrei essere sempre più degna…».

Entrò in congregazione nella casa di Roma il 3 settembre 1942, a undici anni, un’età preadolescenziale che la costrinse a un lungo periodo formativo per apprendere anche i segreti dell’arte libraria e completare la formazione culturale. A Roma, visse il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1950, un anno nel quale il Fondatore invitava al continuo progresso sottolineando con profonda unzione spirituale, che l’apostolato significa portare la luce del Vangelo, irradiare Gesù, seminare bontà, vivere per le anime, sognare le anime, amare le anime.

Nel tempo dello juniorato, a Napoli, fu impegnata specialmente nella diffusione della Parola presso uffici, famiglie, istituti. Poco dopo la professione perpetua, emessa nel 1955, il Signore la chiamò all’apostolato della sofferenza. Dovette sostare quattro anni nella comunità di Albano per curare nel modo più adeguato la grave malattia che l’aveva colpita. E proprio riferendosi alla malattia scriveva: «Tutto ciò che il Signore ha permesso nei miei riguardi, sono certa che è per il mio bene solo in paradiso comprenderò la finezza con cui mi tratta…».

Raggiunta la guarigione, si dedicò all’animazione della libreria della cittadina di Albano e fu poi chiamata a farsi propagandista di Dio nelle diocesi di Benevento e Siena. Per vent’anni consecutivi si dedicò alla missione dalle librerie di Verona, Rovigo, L’Aquila, Albano, Livorno. E dopo una parentesi a Terni e a Cicogna dove si prestò anche come cuoca, si spese ancora nel centro diffusivo di Savona. Nel 2004 fu inserita nella comunità di Napoli Capodimonte: la sua presenza al centralino e l’impegno nell’accoglienza erano particolarmente apprezzati.

Nell’anno 2013 fu accolta nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano dove continuò a prestarsi specialmente al centralino. La sua memoria era viva nelle persone che l’avevano conosciuta nella libreria: l’incontro con lei era sempre una festa e i ricordi che riaffioravano spontanei erano motivo di lode e di riconoscenza.

Da alcuni anni era allettata per una grave forma di decadimento cerebrale. Il Signore l’ha chiamata all’improvviso, mentre stava facendo colazione. È bello ricordare oggi, a quanto aveva scritto nel 2007, immaginando il momento della sua morte: «Voglio essere un piccolo seme vocazionale». Così la pensiamo e così l’affidiamo al Signore: come un piccolo seme sepolto nella terra ma risorto con Cristo, capace di portare, in Lui, molto frutto.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 21 aprile 2025
Lunedì dell’Angelo


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