FSP Giappone: Sr M. Patrizia Hara

Nazione di nascita: Giappone
+ 18/02/2025 la struttura per anziani “Camellia-kai Sakuragaoka” di Hiratsuka (Giappone)

Carissimi,

ci giunge la notizia che questa mattina, alle ore 6,58 (ora locale) presso la struttura per anziani “Camellia-kai Sakuragaoka” di Hiratsuka (Giappone), il Padre misericordioso ha chiamato a sé la nostra sorella

HARA MASAKO sr M. PATRIZIA
nata a Nagano Ken Ueda (Nagano, Giappone) il 20 marzo 1928

Sr M. Patrizia venne battezzata nel 1950, a ventun anni di età, da un parroco francescano italiano che, lungo gli anni, aveva dato un valido apporto allo sviluppo della pastorale vocazionale e delle attività apostoliche paoline. Su invito di questo padre, nel 1951 sr Agnes Leto e un’altra sorella si erano recate in quella parrocchia per proporre la vocazione paolina alle giovani. E proprio in quell’occasione incontrarono sr M. Patrizia e sr M. Eletta Tokutake, deceduta nel 2020.

Sr M. Patrizia così ricordava quella circostanza: «Circa un anno dopo il mio battesimo, una suora che balbettava appena la lingua giapponese, attraverso un opuscolo scritto in lingua inglese, ci presentò la congregazione e ci invitò a un ritiro vocazionale. Era la prima volta che incontravo una suora e quel ritiro capovolse il mio modo di pensare. Scoprii che le condizioni per entrare in congregazione non erano l’istruzione eccellente o la dote, ma la risposta generosa a una chiamata. Alla fine del ritiro, avevo già preso la decisione».

Sr M. Patrizia entrò in congregazione a Tokyo, il 15 marzo 1952. Era una giovane buona e dalla forte volontà, diligente, decisa e responsabile ma anche colma di compassione e capace di sincero affetto. Nel 1953, durante la seconda visita in Giappone di don Alberione e di Maestra Tecla, con altre sedici postulanti vestì l’abito delle Figlie di San Paolo. Visse poi a Tokyo il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1955. Nel tempo dei voti temporanei si occupò della diffusione itinerante, nella diocesi di Osaka. E dopo la professione perpetua emessa a Tokyo nel 1960, fu impegnata nella libreria e nell’amministrazione nelle case di Tokyo, Nagoya, Osaka. A Sendai, per un triennio svolse il servizio di superiora e poi, per quasi quarant’anni, nella casa centrale di Tokyo si occupò dell’economato locale e dell’amministrazione apostolica.

Amava la cultura tradizionale giapponese e, attraverso l’arte dell’ikebana, la cerimonia del tè e la calligrafia, intratteneva e arricchiva la comunità. Compose anche poesie giapponesi nelle quali esprimeva la propria fede e il desiderio di degustare il vino nuovo dell’alleanza e di lasciarsi trasportare dalla brezza primaverile per volare in alto fino al cuore di Dio.

In occasione del giubileo d’oro di consacrazione, esprimeva il sincero ringraziamento alle sorelle che le avevano trasmesso il dono della vocazione: «Se non ci fossero state le sorelle della prima ora che hanno posto le fondamenta con tanta fede e amore, con speranza e fatica, non potremmo godere la gioia di questo giorno. Vogliamo e dobbiamo infinitamente ringraziarle in modo particolare… e andare avanti fino ad arrivare al compimento della vocazione».

Immaginiamo che le parole scritte in occasione della professione perpetua possano diventare per lei, una radiosa e consolante realtà: «La totalità del mio essere – mente, volontà, cuore –  si unisce oggi per pronunciare il SI all’invito del Maestro divino». Un che sarà davvero per tutta l’eternità.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 18 febbraio 2025


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