FSP Italia: Sr Anna Teresa Bisotto

Nazione di nascita: Italia
+ 02/01/2025 ALBANO

Carissimi,

con profonda commozione vi comunichiamo che nella comunità di Albano, alle ore 2,40 è stata chiamata a vivere nella piena intimità con il suo Signore e Maestro la nostra sorella

BISOTTO LUCIA sr ANNA TERESA
nata a Boves (Cuneo) il 27 dicembre 1933

Scriveva in occasione dei novant’anni: «Rendo grazie al Signore per quanto mi ha donato. Mi sono sempre affidata a Lui e mai mi ha delusa specie nei periodi e momenti dolorosi. Rendo grazie al Signore per la sua misericordia per avermi fatto incontrare persone che mi hanno aiutato. Ringrazio anche le sorelle della comunità e prego per loro sempre». In queste poche righe c’è tutta la vita di sr Anna Teresa connotata da semplicità e saggezza, maturità e fedeltà, sobrietà ed eleganza. Apparteneva a una numerosa famiglia di quattordici figli, uno dei quali deceduto in tenera età e due sorelle, Suore Missionarie della Consolata. A Boves, suo paese natale, aveva vissuto nell’infanzia la dura esperienza bellica e aveva assistito all’incendio della propria casa e di altre 350 case di quel paese martire della violenza nazifascista. Desiderosa di prestare aiuto alla famiglia, conseguì il diploma d’infermiera generica e, prima dell’ingresso in congregazione, visse sette anni di esperienza professionale. Il 22 giugno 1958 lasciò la propria casa per iniziare, ad Alba, il percorso formativo. Nella diocesi di Milano si dedicò per qualche tempo alla missione itinerante sperimentando la gioia di annunciare il vangelo presso famiglie, scuole, istituti. Visse poi a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1961. E subito dopo venne trasferita nella casa di Albano per svolgere il servizio d’infermiera e prendersi cura di molte Figlie di San Paolo ammalate. Iniziava per lei una lunga storia vissuta giorno per giorno nella medesima comunità, intercalata di tanto in tanto da brevi periodi donati come infermiera professionale alle sorelle della casa generalizia e della casa provinciale. Aveva conseguito il diploma di caposala e nel 1975, aveva avuto l’opportunità di frequentare un corso di medicina tropicale a Kinshasa (Congo), dove si era recata per organizzare un dispensario presso i fratelli paolini. La triennale esperienza africana le rimase per sempre nel cuore. Ma la casa di Albano e l’Ospedale “Regina Apostolorum” sono stati i luoghi della sua offerta quotidiana e delle esperienze che hanno segnato la sua vita specialmente come caposala della sala operatoria e responsabile di vari servizi diagnostici, in particolare dell’encefalogramma. Per qualche tempo è stata membro del consiglio d’amministrazione dell’Ospedale.

Era una vera autodidatta e aveva assunto la studiosità come stile di vita. Confidava: «Mi sono sempre documentata su quanto non mi era chiaro e ho sempre avuto una forte devozione allo Spirito Santo… E poi l’angelo custode è sempre stato fedele al suo compito». Amava la lettura di libri e riviste ed era fedelissima nell’ascolto della radio vaticana. Si nutriva specialmente con gli scritti del Fondatore e il Libro delle preghiere della Famiglia Paolina. E poi godeva nel comunicare alle sorelle quanto aveva appreso.

La malattia si è manifestata in modo improvviso: all’inizio di dicembre sono apparsi sul volto i segni di una disfunzione epatica diagnosticati, in occasione del breve ricovero ospedaliero, come un tumore del pancreas. Giorno dopo giorno si è abbandonata nel silenzio e nella pace forse ripensando al sogno che portava in cuore e che qualche anno fa aveva svelato: «Mi avvicino al momento dell’incontro e voglio farmi più bella che posso!! Per questo prego e ricamo la vita con fili smaglianti». Un sogno che è diventato, oggi, splendida realtà. La sofferenza degli ultimi giorni l’ha certamente preparata a vedere Dio così come egli è e a godere della sua intimità per sempre.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 2 gennaio 2025


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