PDDM Italia: Sr. M. Paola Amico

Nazione di nascita: Italia
+ 29/07/2024 Sanfrè

Carissime Sorelle,
il 29 luglio 2024, nella memoria della Famiglia di Betania: Marta, Maria e Lazzaro, alle ore 14:30, Gesù Maestro ha visitato la nostra Comunità di Sanfré (Italia) e ha chiamato definitivamente a sé la sua discepola e nostra sorella

SR. M. PAOLA – LUIGIA AMICO
nata il 25 Novembre 1943 a Alessano (LE) – Italia

Battezzata il 19 dicembre 1943, quarta di sei figli, cresce in un ambiente cristiano e di saldi valori umani. Impara nell’ambiente famigliare, e in particolare dalla mamma, l’importanza della vita cristiana animata da una fede salda e da una preghiera semplice e confidenziale.
Negli anni ricorda spesso una frase illuminante, ripetuta in più circostanze dalla mamma, donna umile, semplice, forte e coraggiosa: “Non si nasce santi, ma si muore santi”. Questa affermazione esprime la convinzione che, nella collaborazione docile alla grazia di Dio la vita
si trasforma progressivamente e raggiunge il fine per cui siamo creati: per amare e servire Dio e goderlo per sempre in Paradiso. Si tratta certo di quella santità ordinaria che si apprende nella palestra della vita quotidiana, nelle piccole cose e scelte che, ogni giorno, trovano il
senso vero alla luce del Vangelo di Gesù.
Anche nell’ambiente parrocchiale ha trovato sostegno per la sua crescita nella fede, specie nell’Azione Cattolica, a cui partecipa attivamente, prima come beniamina, poi come aspirante e giovanissima.
Conosce le Pie Discepole del Divin Maestro tramite la famiglia Rizzo che ha dato alla Famiglia Paolina alcune vocazioni. Il 26 agosto 1964 entra in Congregazione ad Alba in Casa Madre: è entusiasta dello stile di vita della comunità, della preghiera di adorazione eucaristica,
della devozione al Divin Maestro, Via, Verità e Vita, a S. Paolo apostolo. Si ritrova confermata nella devozione mariana appresa in famiglia e si rivolge con affetto filiale a Maria, Madre, Maestra e Regina degli Apostoli. È contenta del servizio sacerdotale e matura stima e comprensione verso i religiosi e i sacerdoti paolini. Si presenta come una giovane promettente: lieta, solare, generosa e convinta della bella vocazione religiosa.
Il 25 marzo 1967, terminato il regolare noviziato, emette la Professione religiosa a Roma e, sei anni più tardi, il 25 marzo 1973, sempre a Roma, emette la Professione perpetua.
Nel frattempo completa gli studi frequentando l’Istituto Magistrale a Rimini. Orientata e incoraggiata dalle superiore, il 3 giugno 1971 consegue il diploma di infermiera professionale, presso il Policlinico “A. Gemelli” della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università Cattolica del Sacro Cuore (RM).
L’anno successivo, il 10 ottobre 1972, ottiene la specializzazione in Assistenza Chirurgica presso gli Istituti Ospedalieri e di ricovero a Rimini.
Da allora, le sue giornate e, spesso anche le notti, sono dedicate alla cura delle persone più fragili nella salute fisica, sia nelle nostre comunità che nei reparti all’Ospedale Regina Apostolorum ad Albano Laziale (1978 – 1986). A Sanfré, a Roma in Via Portuense dove all’inizio degli anni ’70 era stata allestita per volere del Fondatore, una piccola “Casa di Cura” destinata ai religiosi e ai sacerdoti, ad Albano Laziale, a Cinisello Balsamo: laddove c’era una infermeria potevi incontrare Sr. M. Paola, generosa e competente nel servizio. Trascorre un breve periodo nella Repubblica Democratica del Congo (1993) maturando l’esperienza missionaria, oltre i confini nazionali e tra altre culture: questo, secondo lo stile paolino e universale, affina nella generosità il suo carattere gioviale e aperto.
Socievole e sensibile d’animo, spesso durante le ricorrenze particolari o le feste, liberava la vena poetica e recitava, in rima semplice, versetti celebrativi che allietavano l’evento e descrivevano la gioia e i sentimenti comunitari di gratitudine, di stima per la vita fraterna e
religiosa.
In questi ultimi anni, dopo un lungo periodo (2004 – 2024) trascorso a Roma in diverse comunità: Roma Prov., Roma SP, Albano Laziale, Roma RA ha continuato a servire nello spirito della Famiglia di Betania, della fedele e laboriosa Marta e della sorella Maria che in ascolto
assimilava la Parola del Maestro Gesù. Da alcuni mesi era ritornata a Sanfré, una comunità che lei amava molto e in cui aveva molto servito, nella serena convinzione che lì avrebbe avuto modo di orientare decisamente la sua vita all’incontro definitivo con l’Amato.
Chiude il suo pellegrinaggio terreno a causa di un’ischemia cerebrovascolare, nel giorno in cui come Chiesa facciamo memoria della Famiglia di Betania, la casa caratterizzata dall’amica ospitalità verso Gesù e verso i suoi discepoli.
Confidiamo che il Signore della vita, accogliendola nel suo Regno, avrà fatto risuonare la parola consolante per ogni discepolo del Regno: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo (…) Ogni volta che avete fatto
queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me» (cfr. Mt 25, 31-46).


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