Carissimi,
ieri sera, nei primi vespri della solennità dell’Ascensione e della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, alle ore 17,20 (ora locale) presso l’Unità di Pronto Soccorso di Rio Pequeno, in São Paulo (Brasile), in modo quasi improvviso è stata chiamata a vivere per sempre nell’intimità con il Padre la nostra sorella
ZAIA sr AMELIA
nata a Cruz do Rio Pardo (SP, Brasile) il 5 maggio 1935
Entrò in congregazione nella comunità “Divin Maestro” di São Paulo (Brasile), all’età di quattordici anni, il 2 agosto 1949. Dopo un breve tempo di formazione, nel 1950 era già a servizio come cuoca, nel seminario della Società San Paolo della casa São José. Ritornò poi nella comunità “Divin Maestro” per il noviziato che concluse con la prima professione, il 19 marzo 1956.
Curitiba, Salvador, Fortaleza, sono state le grandi diocesi che ha percorso nel tempo dello juniorato, dedicando le energie specialmente nella diffusione del Vangelo presso famiglie, istituti, collettività. Dopo la professione perpetua, emessa a São Paulo, il 19 marzo 1961, si dedicò, per una decina d’anni all’apostolato tecnico e poi al servizio del centralino e della portineria nella comunità di “Cidade Regina” e nella vicina Casa di preghiera.
Nel 1975 aveva espresso alla superiora generale la gioia di essere paolina e la consapevolezza della propria realtà, dei propri limiti. La consolava la profonda certezza dell’apostolo Paolo, scriveva: «Sono persuasa che colui che ha iniziato in me l’opera buona la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù (cfr. Fil 1,6). Cristo è stato fedele al Padre… ha vissuto il proprio sì fino alle estreme conseguenze… così anch’io desidero vivere il mio sì nella congregazione… Ho una speranza molto grande in Cristo: è Lui che lavora in me, che mi libera e mi colma della sua grazia».
Ebbe la possibilità di conseguire il diploma d’infermiera professionale e nel 1989 iniziò a occuparsi delle sorelle ammalate, dapprima nella comunità “Istituto Alberione” di São Paulo e negli anni 1990-93, nella casa “Tecla Merlo” di Albano (Italia). Rientrò poi in Brasile e per essere vicina alla mamma e alla sorella gravemente ammalate chiese un anno di assenza dalla comunità.
Nel 1997 era nuovamente in Italia per prestare aiuto in casa generalizia e in seguito accompagnare le sorelle ammalate e anziane delle case “Tecla Merlo” di Albano e “Divina Provvidenza” di Roma. Avvertiva la responsabilità dei compiti che le venivano affidati e, molto consapevole del suo carattere energico, si impegnava per diventare sempre più dolce e cordiale.
Rientrò in Brasile nel 2003 dopo aver vissuto a Roma, con molta gioia, la festa per la beatificazione di don Giacomo Alberione. A Niteroi, “Cidade Regina”, Maringa, Curitiba si dedicò ai servizi vari alle comunità e alla confezione dei rosari che venivano diffusi nelle librerie. Pregava molto e nei prolungati momenti di intimità, continuava a chiedere quella grazia che le stava tanto a cuore: la mitezza, la bontà, l’umiltà per divenire simile al suo Maestro e Signore. Dall’anno 2019 si trovava nella comunità “Cidade Regina” di São Paulo, riconoscente per il tempo che le era donato per rendersi utile e prepararsi alla tappa definitiva della vita.
Il Padre, nella sua infinità bontà l’ha chiamata a sé mentre la liturgia ci fa contemplare Gesù, disceso in basso per portarci in alto; disceso nelle profondità della terra perché il cielo si potesse spalancare sopra di noi (Papa Francesco). Quel cielo che oggi, anche per la nostra cara sorella si è spalancato per sempre .
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 12 maggio 2024