FSP Italia: Sr M. Mercedes Mastrostefano

Nazione di nascita: Italia
+ 29/03/2024 Roma DP

Carissimi,

all’una e venti, nella notte tra il Giovedì e il Venerdì santo, il Padre misericordioso ha chiamato a sé, nella comunità “Divina Provvidenza” di Roma, la nostra sorella

MASTROSTEFANO LIVIA sr M. MERCEDES
nata a Velletri (Roma) il 19 marzo 1926

Una sorella davvero poliedrica: entrata in congregazione giovanissima, ha vissuto con passione la vocazione paolina esprimendo un particolare affetto al Fondatore e a Maestra Tecla che ha seguito con amore, in una crescente fedeltà. Consapevole del valore della storia, ha dedicato tutta la vita, nella diversità degli impegni, ad approfondire da vera autodidatta la mirabile storia paolina.

Entrò in congregazione nella casa di Roma il 20 settembre 1936, a dieci anni di età. Nell’inverno del 1939, veniva trasferita ad Alba per apprendere l’arte tipografica e divenire in breve un’esperta “proto”. In Casa madre si viveva una grande povertà e sr Mercedes ricordava che al mattino, per lavarsi, era necessario rompere l’acqua ghiacciata con la zoccola di legno. Ad Alba visse il noviziato che concluse con la prima professione il 3 ottobre 1946.  Ad Alba emise pure, nel 1951, la professione perpetua e si dedicò, oltre al lavoro tipografico, a compiti redazionali. È sua l’impostazione della diffusissima collana “Mani giunte” che aveva l’intento di offrire libri regalo in occasione della celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. Ê sua la riduzione del libro Pinocchio per i più piccoli e la preparazione delle prime pagine dei Bollettini parrocchiali che venivano stampati in gran numero nella tipografia albese.

Nel 1957 fu costretta, per motivi di salute, a una sosta nella comunità di Albano per ricevere le cure appropriate. L’anno seguente veniva trasferita a Roma per operare nella tipografia e poi a Udine, per collaborare nella libreria. Ha offerto poi un valido apporto negli uffici diocesani di Massa. Nel 1967 era a Grottaferrata, nella casa delle scrittrici, per dedicarsi alla tecnica libraria. Per un breve periodo è stata superiora a Viterbo, prima di trascorrere altri quattro anni ad Albano come ammalata e come segretaria nel laboratorio analisi.

Dal 1976 si trovava a Roma, dapprima in casa generalizia e dal 1979 nella comunità “Divina Provvidenza” dov’è vissuta fino alla morte. Il suo impegno ufficiale era il riordino dell’archivio catechistico e poi di quello editoriale. Ma i suoi interessi in ambito archivistico si allargavano a tutto il mondo paolino e in particolare alla storia della congregazione e della Famiglia Paolina con speciale riferimento all’esperienza vissuta dal Fondatore e dai paolini della prima ora. Era interessata alla ricerca di libri antichi, specialmente delle fonti del pensiero alberioniano e di ogni dettaglio che potesse illuminare la storia. I suoi uffici erano zeppi di documenti, di oggetti che lei stessa andava a scovare nei vari mercatini. Era fiera di mostrare le annate delle riviste editate nella FP fin dagli inizi. Un suo fiore all’occhiello: l’archivio delle foto pubblicate sulla rivista Così.

Sognava, e aveva pianificato nei dettagli, una grande mostra permanente di Famiglia Paolina e un museo carismatico. Sr Mercedes avvertiva l’urgenza di comunicare quanto andava approfondendo e coglieva al volo le proposte dei vari direttori di testate, specialmente La Madre di Dio e Il Cooperatore Paolino per preparare articoletti, anche molto semplici, sulla nostra storia. Era divenuta un vero punto di riferimento tanto che i vari curatori dell’Opera Omnia Alberioniana si premuravano di ringraziare anche lei per l’aiuto ricevuto. Lei stessa aveva pubblicato alcuni libretti di aneddoti su don Alberione e Maestra Tecla e aveva redatto, ma solo in digitale, un vero e proprio Dizionario Antologico Alberioniano. Impossibile ridurre in poche righe il suo dinamismo, la sua capacità comunicativa, la sua ripetuta insistenza perché la Famiglia Paolina rimanesse fedele al Fondatore.

La Parola è stata il faro che ha orientato tutta la sua vita, una Parola esigente come quella di Marco 8,35 sulla quale spesso si confrontava nel desiderio di vivere una relazione sempre più piena con il suo Maestro. Nel libretto delle Costituzioni, conservava uno scritto che conferma la profonda esperienza di comunione da lei vissuta: «Grazie, Gesù, per la capacità di amare; grazie per avermi capita, accettata con tutti i miei difetti, grazie per avermi sorriso… Ti amavo per convenienza, ora ho capito e so che ti amo perché lo sento dentro: sei un Gesù, un Padre, uno Spirito diverso!».

Nel 1998 aveva espresso un desiderio davvero profetico: fare la fine del buon ladrone e sentirmi dire: oggi sarai con me in paradiso. In questo oggi, proprio in questo Venerdì santo, sr Mercedes contemplerà certamente quel Gesù Vivente e Risorto che l’accoglie nella sua casa, nella gioia senza fine.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 29 marzo 2024


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