Carissimi,
alle ore 15,50, nel reparto di rianimazione dell’Ospedale “Piemonte” di Messina, il Padre misericordioso ha accolto nel suo abbraccio la nostra sorella
GIUZIO CARMELA sr M. ALBERTA
nata a Tito (Potenza) il 26 novembre 1941
La visita del Signore è giunta improvvisa e in modo del tutto inatteso. Come di consueto, lo scorso venerdì 1° marzo, sr M. Alberta si stava recando nella vicina Cattedrale per la messa mattutina quando è stata investita da un’automobile. Trasportata in ospedale in codice rosso, i medici hanno immediatamente diagnosticato la condizione di estrema gravità. A causa delle consistenti emorragie che l’avevano colpita, ha vissuto questi ultimi giorni in stato di coma, circondata dalla benevolenza e dalla preghiera delle sorelle e di tutta la diocesi messinese. E proprio lei che non amava far parlare di sé, è rimbalzata in questi giorni sulle pagine dei giornali e nel ricordo di molti.
Sr M. Alberta era una sorella semplice, un po’ timida, buona, silenziosa, discreta e molto operosa che ha donato alla missione paolina, giorno dopo giorno, tutte le forze, nella serenità e nella pace.
Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 14 ottobre 1961. Dopo gli anni di formazione e l’esperienza apostolica vissuta ad Agrigento, entrò in noviziato in Casa Madre, ad Alba, ed emise la prima professione il 30 giugno 1965. Nel tempo dello juniorato fu impegnata nella missione itinerante, specialmente nella diffusione della Bibbia da mille lire, il testo sacro voluto dal Fondatore per una più ampia divulgazione nelle famiglie. Dal nord al sud dell’Italia, nelle case di Milano, Rovigo e Campobasso, si dedicò a questa semina della Parola di Dio anche accompagnando le sorelle della comunità nel servizio di autista. E dopo la professione perpetua, emessa a Roma il 27 giugno 1971, proseguì a far correre il vangelo nelle diocesi di Reggio Calabria, Napoli, Avellino.
Nel 1976 iniziò un’altra modalità apostolica a lei molto cara: l’evangelizzazione dalla libreria. Nei centri apostolici di Foggia, Napoli, Caserta, Taranto, Arezzo, L’Aquila, Ancona, Agrigento, Livorno, Trieste, Perugia e infine, Messina, aveva avuto l’opportunità di incontrare ogni categoria di persone e di offrire, oltre all’immancabile sorriso, il libro o il sussidio audiovisivo come risposta alle varie situazioni di vita o a richieste particolari. Amava ricordare che la libreria era chiamata a essere quel “pulpito” per l’annuncio del vangelo che il Beato Alberione aveva sempre sognato. E per essere più competente, aveva accolto con molta riconoscenza la possibilità di un tempo di aggiornamento teologico, nell’anno 1984-85.
Nel 1995, in occasione del “Progetto missionario”, esprimeva la disponibilità a partire come missionaria per rafforzare la presenza paolina a Mosca (Russia). Scriveva: «Questo desiderio è da tempo che va maturando nel mio cuore. Se è nella volontà di Dio, lo ritengo un dono grande del Signore per me. La missione paolina nei paesi dell’Est Europa mi attrae molto…. Consapevole della mia povertà confido solo nel Signore e nel carisma paolino. Offro la mia disponibilità a qualsiasi decisione…». Sr M. Alberta non è mai partita per la missione “ad gentes” ma certamente avrà portato le nazioni dell’Est Europa nel suo cuore di apostola e nella preghiera.
Ringraziamo questa carissima sorella per la semplicità e la bontà, per l’amore alla missione e l’impegno di testimoniare il vangelo della pace nell’apertura all’incontro, nell’accoglienza delle diversità. È stata davvero quel filo d’oro di cui parlava don Alberione: un filo d’oro che unito ad altri costituisce una fune robusta, una grande forza per il vangelo (FSP54, p. 162).
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 4 marzo 2024