FSP Italia: Sr M. Augusta Baldini

Nazione di nascita: Italia
+ 20/02/2024 Albano TM

Carissimi,

nell’anniversario della nascita di Maestra Tecla, alle ore 11, presso la comunità “Tecla Merlo” di Albano, il Divin Maestro ha chiamato a vivere per sempre nella sua intimità, la nostra sorella

BALDINI LUIGINA sr M. AUGUSTA
nata a Montesicuro (Ancona) il 23 gennaio 1926

Una sorella sorridente e affettuosa, semplice, che ha amato la congregazione con tutta se stessa e si è donata incessantemente con uno spirito davvero materno facendo tutto il possibile per rallegrare la vita delle comunità irradiando pace e tanta benevolenza.

Entrò in congregazione nella casa di Ancona il 1° aprile 1948. Dopo una breve sosta a Treviso, giunse a Roma per il periodo formativo e l’anno di noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1951. Trascorse il tempo dei voti temporanei ad Agrigento, impegnata nell’apostolato diffusivo presso famiglie, parrocchie, istituti. Rientrò poi a Roma per la professione perpetua che emise, nel Santuario “Regina degli Apostoli”, il 19 marzo 1956.

 Visse ancora otto anni ad Agrigento e nel 1964 iniziò, a Messina e poi a Palermo, il lungo curriculum di cuoca, concluso solo una decina d’anni fa, ormai quasi novantenne. Ricordava con particolare riconoscenza i vent’anni trascorsi a Palermo e le visite improvvise del card. Pappalardo, pastore della diocesi siciliana, che si sentiva a casa e volentieri si invitava a cena sapendo che sr Augusta non si sarebbe sentita imbarazzata per i suoi “fuori programma”. Proprio da Palermo scriveva, nel 1969, alla superiora provinciale:

«Sono serena e contenta, desidero solo fare la volontà di Dio, in tutto. L’ufficio di cuoca lo faccio volentieri, per amor di Dio, cercando di migliorare in quanto posso. Anche se richiede spirito di sacrificio e rinuncia, con la preghiera e l’unione con Gesù tutto diventa più facile. Spero con la grazia di Dio, di essere sempre docile e obbediente… Desidero solo amare i miei superiori e la mia congregazione e spendervi tutta la mia vita».

Dieci anni dopo, ancora da Palermo confidava, al termine degli esercizi spirituali:

«Sono felice, ho pregato tanto; ai piedi di Gesù, nel silenzio e nel raccoglimento si capiscono tante cose. Ho meditato le costituzioni e confesso che ho scoperto dei tesori che non avevo mai approfondito…. Desidero progredire, essere buona con tutte, desidero poter evitare anche le mancanze involontarie… nel mio lavoro quotidiano di cuoca ci vuole pazienza, saper tacere, sacrificarsi nel silenzio, rinunciare a tante cose… Penso a quante mamme di famiglia si sacrificano per i loro cari e sento che anch’io devo sacrificarmi per la mia comunità».

Nel 1984 fu tra le sorelle che aprirono la casa “Tecla Merlo” di Albano per l’assistenza delle sorelle ammalate. E in questa comunità si spese e sovraspese con grande generosità, spirito di sacrificio e molto amore. La sua accoglienza, gli abbracci affettuosi, il pieno coinvolgimento nella vita della comunità rimarranno per molto tempo impressi nel cuore delle sorelle che hanno condiviso con lei parte della vita. Negli ultimi tempi tutta la sua esistenza anelava a quell’intimo momento mattutino nel quale riceveva Gesù eucaristia. Attendeva la venuta del suo Maestro e Signore, dello Sposo della sua vita, con ardente desiderio e intimo coinvolgimento. Ormai era pronta per vivere con Lui per sempre. L’affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre perché la stringa a sé e l’avvolga con il suo inesauribile amore. Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 20 febbraio 2024


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